Tracheite
Ultima modifica 18.11.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è
  3. Cause
  4. Sintomi e Complicanze
  5. Diagnosi
  6. Terapia
  7. Prognosi

Generalità

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La tracheite è l'infiammazione a carico della trachea, il condotto elastico e flessibile che unisce la laringe ai bronchi primari.
La tracheite riconosce diverse cause. Nella maggior parte dei casi, è la conseguenza di un'infezione: i batteri sono i principali responsabili (in particolare Staphylococcus aureus e lo Streptococcus pneumoniae); tuttavia, anche i virus giocano un ruolo di una certa rilevanza.
Una classica tracheite dovuta ad agenti infettivi produce: tosse, naso che cola, febbre, dolore retrosternale, emissione di suoni anomali durante la respirazione (stridore e rantolii) e difficoltà respiratorie.
Se l'infiammazione è particolarmente grave, la trachea può occludersi completamente e il paziente rischia l'arresto respiratorio.
Una diagnosi accurata e l'individuazione della cause scatenanti permette di pianificare il trattamento più adeguato.
Quando la tracheite è molto severa, il paziente necessita di una terapia immediata e del ricovero ospedaliero.

Cos'è

Tracheite: Cos’è?

La tracheite è l'infiammazione della trachea.
Come si vedrà successivamente, la tracheite può essere una condizione di natura infettiva oppure di natura non-infettiva.

Cos’è la Trachea: un breve ripasso

Struttura tubulare di natura perlopiù cartilaginea, la trachea è il tratto delle vie respiratorie che collega la laringe ai bronchi.
Lunga in media 12 centimetri, la trachea contribuisce al transito dell'aria inspirata e di quella espirata.

Epidemiologia della Tracheite

Chiunque può sviluppare una tracheite, specialmente le forme infettive; l'infiammazione della trachea, tuttavia, è di più comune riscontro in particolari categorie di persone, come per esempio i bambini, i fumatori e coloro che sono esposti quasi quotidianamente a sostanza irritanti per le vie respiratorie.

Cause

Tracheite: Quali sono le Cause?

La tracheite riconosce diverse cause.
Nella maggior parte dei casi, è la conseguenza di un'infezione di tipo batterico (tracheite batterica) o virale (tracheite virale).
Più raramente, è dovuta a condizioni o fattori irritativi, che non hanno natura infettiva.

Per approfondire: Tracheite: Cause e Sintomi

Tracheite Primaria e Tracheite Secondaria

Prima di analizzarne gli agenti responsabili, è doveroso segnalare che la tracheite di natura infettiva si distingue in primaria e secondaria: la tracheite primaria deriva da un'infezione a carico diretto della trachea, mentre la tracheite secondaria da un'infezione originata in un tratto delle vie aeree superiori ed estesasi alla trachea soltanto in un secondo momento.

Tracheite Batterica

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Staphylococcus aureus

Come suggerisce il nome, la tracheite batterica è l'infiammazione della trachea dovuta all'azione di un batterio.
Tra i batteri che più comunemente causano tracheite, figurano:

  • Staphylococcus aureus. È l'agente batterico all'origine della maggior parte dei casi di tracheite.
    In genere, colonizza la pelle, le ghiandole cutanee e le prime vie respiratorie, ed è causa di foruncoli e ascessi; meno frequentemente, interessa gli organi interni ed è responsabile di gastroenterite, osteomielite, artrite settica, polmonite, meningite, endocardite, setticemia e della cosiddetta sindrome da shock tossico.
    La tracheite indotta da Staphylococcus aureus può essere primaria o secondaria; quando è secondaria deriva da un'infezione a carico del tratto naso-faringeo (quindi rinite, faringite o laringite).
  • MRSA. È un ceppo particolare di Staphylococcus aureus, resistente all'antibiotico meticillina (MRSA, infatti, è l'acronimo di Staphylococcus Aureus Resistente alla Meticillina).
    Dal punto di vista delle conseguenze, MRSA è molto simile al normale Staphylococcus aureus: causa soprattutto ascessi e foruncoli, ma, occasionalmente, può provocare anche endocardite, polmonite, artrite settica, osteomielite e setticemia.
    La tracheite dovuta a MRSA può essere primaria o secondaria.
  • Streptococcus pneumoniae. È il principale agente batterico che causa polmonite negli adulti.
    In realtà, però, questo microrganismo può avere anche altre conseguenze, alcune lievi e altre decisamente più severe.
    Tra le condizioni di lieve entità, rientrano la bronchite, la congiuntivite, l'otite media, la sinusite e appunto la tracheite; tra le condizioni di grave entità, invece, meritano una citazione particolare l'artrite settica, la batteriemia, la cellulite infettiva, la meningite, l'osteomielite, la pericardite e la peritonite.
    La tracheite da Streptococcus pneumoniae può essere primaria o secondaria; se è secondaria, deriva in genere da una sinusite.
  • Haemophilus influenzae. È la classe di batteri che colonizza prevalentemente le vie aeree superiori e le prime vie aeree inferiori.
    In genere, Haemophilus influenzae è responsabile di sinusite, otite media e bronchite; più raramente, è causa di polmonite e meningite.
    La tracheite dovuta a Haemophilus influenzae è spesso il risultato di una sinusite, quindi è di tipo secondario.
  • Moraxella catarrhalis. È un colonizzatore tipico delle vie aeree superiori e delle prime inferiori.
    Di solito, Moraxella catarrhalis provoca la comparsa di sinusite, laringite, bronchite e otite media; solo in rari casi, induce la comparsa di condizioni più gravi, come polmonite, uretrite, artrite settica e setticemia.
    La tracheite sostenuta da Moraxella catarrhalis è generalmente di tipo secondario, derivante da episodi di sinusite o laringite.
  • Klebsiella pneumoniae. È un agente batterico che, nella maggior parte dei casi, infetta le vie aeree superiori e il tratto urinario, e, solo in rari casi, provoca meningite, osteomielite, polmonite e batteriemia.
    La tracheite dovuta a Klebsiella pneumoniae è per lo più di tipo secondario.

Tracheite Virale

Com'è intuibile, la tracheite virale è l'infiammazione della trachea conseguente all'azione di un virus.
Tra i virus potenzialmente in grado di provocare tracheite, figurano:

Generalmente, l'infiammazione della trachea provocata dai suddetti agenti virali è di tipo secondario, in quanto deriva da una qualche forma di rinite, faringite o laringite.

Tracheite Non Infettiva

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Una tracheite non infettiva può essere dovuta a:

  • L'inalazione involontaria di oggetti, che, fermandosi in trachea, ne causano l'infiammazione.
  • Il tabagismo. Il fumo di sigaretta è un'irritante per l'intero tratto respiratorio; inoltre, è un fattore favorente le infezioni respiratorie.
    In genere, le infiammazioni alla trachea connesse al fumo sono di tipo cronico.
  • L'inquinamento ambientale, domestico o lavorativo. Se l'aria inspirata contiene inquinanti o sostanze irritanti per la mucosa respiratoria, può causare l'infiammazione delle vie aeree che attraversa (in particolare, è dannosa per la trachea e l'albero bronchiale).
    L'inquinamento ambientale, domestico o lavorativo è maggiormente associato a infiammazioni croniche del tratto respiratorio.
  • L'inalazione di polline, polvere, pelo di animale e sostanze simili. Si tratta di allergeni che possono causare tracheite nei soggetti con un'ipersensibilità o una vera e propria allergia.

Tracheite Acuta e Tracheite Cronica

La tracheite può essere una condizione acuta oppure cronica.

La tracheite acuta è l'infiammazione della trachea a insorgenza brusca e improvvisa, intensa sotto l'aspetto dei sintomi e di durata relativamente breve.

La tracheite cronica, invece, è l'infiammazione della trachea a comparsa graduale, lieve sotto il profilo dei sintomi, di lunga durata e soggetta a ricadute ricorrenti.

In genere, la tracheiti acute hanno origine infettiva, mentre quelle croniche sono dovuti a cause non infettive.

Tracheite: i Fattori di Rischio

A favorire l'insorgenza della tracheite sono fattori quali:

  • Il contatto diretto o indiretto con persone con un'infezione delle vie respiratorie sostenuta da uno degli agenti infettivi sopra riportati (es: Streptococcus pneumoniae, Staphylococcus aureus ecc.);
  • La presenza di uno stato di immunodepressione (dovuto, per esempio, all'AIDS, all'uso di farmaci immunosoppressori o al diabete);
  • Vivere in città altamente inquinate;
  • La pratica di lavori in cui si respirano quotidianamente sostanze irritanti per le vie aeree;
  • Fumare.

Sintomi e Complicanze

Tracheite: i Sintomi

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Le forme di tracheite infettiva sono tipicamente responsabili di sintomi, quali:

  • Tosse grave e profonda;
  • Febbre alta (superiore a 38°C);
  • Naso che cola;
  • Stridori e rantolii durante la respirazione;
  • Dolore retrosternale o al petto. Questa sensazione si accentua con i colpi di tosse;
  • Mal di gola, congestione nasale, starnuti, raucedine e dolore alla deglutizione. Sono manifestazioni comuni soprattutto nelle tracheiti secondarie, successive alla presenza di una rinite, una faringite o una laringite;
  • Lievi difficoltà respiratorie. Avvertite dal paziente come un affanno durante la respirazione, tali difficoltà sono il risultato di un edema generalizzato a carico della trachea, che causa il restringimento di quest'ultima.
    Attraverso una trachea più ristretta, l'aria transita con maggiori difficoltà.

In genere, la tosse, il naso che cola e la febbre sono caratteristici della fase d'esordio della tracheite; mentre le anomalie respiratorie (stridore, affanno ecc.) e il dolore retrosternale contraddistinguono la fase più tardiva dell'infiammazione, comparendo solitamente 2-5 giorni dopo le prime manifestazioni.

I sintomi connessi a condizioni come rinite, faringite o laringite (quindi mal di gola, congestione nasale, starnuti ecc.) possono presentarsi prima ancora che la trachea si infiammi oppure insorgere assieme alle manifestazioni più tardive della tracheite.

Per approfondire: Sintomi Tracheite

Tracheite Non Infettiva: i Sintomi

A eccezione di febbre e di pochi altri sintomi, la tracheite non infettiva si manifesta in modo molto simile alla tracheite infettiva.

Tracheite: le Complicazioni

In presenza di una tracheite molto severa, l'edema interno alla trachea è grave al punto da pregiudicare drasticamente il passaggio dell'aria diretta ai polmoni. Ciò si traduce in un aggravamento profondo delle difficoltà respiratorie e nella comparsa di cianosi.

Con il termine "cianosi", i medici indicano la condizione in cui il sangue contiene una quantità insufficiente di ossigeno (N.B: è un effetto della riduzione degli scambi alveolari a livello polmonare) e la pelle assume una colorazione bluastro-violacea.

Se la trachea subisce un'occlusione totale e i soccorsi non sono tempestivi, una grave tracheite può sfociare, dapprima, nell'arresto respiratorio e, successivamente, nella morte del paziente.

Complicanze della Tracheite dovuta Staphylococcus aureus

In caso di tracheite da Staphylococcus aureus, il paziente potrebbe sviluppare la cosiddetta sindrome da shock tossico (TSS), una condizione infiammatoria multisistemica.
Più frequente nelle donne, TSS è causa di: febbre alta, vertigini (da ipotensione), nausea, vomito, diarrea, mal di gola, dolori muscolari, debolezza, brividi, problemi di sanguinamento e desquamazione cutanea.

Tracheite: Quando Rivolgersi al Medico?

Una persona dovrebbe sottoporsi a un consulto medico immediato, se:

  • La febbre è molto alta e non accenna a ridursi con il passare dei giorni;
  • Le difficoltà respiratorie peggiorano, invece di migliorare;
  • Compare cianosi;
  • La tosse diventa sempre più grave e ci sono serie difficoltà di deglutizione dei cibi.

Diagnosi

L'esame obiettivo, comprensivo di una valutazione accurata delle capacità respiratorie, e l'anamnesi sono spesso sufficienti a diagnosticare la presenza di tracheite.

Tuttavia, i medici sono soliti ricorrere comunque a esami e test più specifici, in quanto è loro intenzione:

  • Accertare i sospetti clinici ed eliminare eventuali dubbi. La tracheite causa sintomi simili all'infiammazione dell'epiglottide, condizione meglio nota come epiglottite;
  • Capire l'esatta natura della tracheite in atto (se è batterica, virale o non infettiva);
  • Chiarire la gravità della condizione.

Per il raggiungimento di questi tre obiettivi, sono fondamentali l'ossimetria, gli esami colturali sulle cellule del tratto nasofaringeo e talvolta anche del tratto tracheale, la radiografia della trachea e, alle volte, anche l'endoscopia delle vie respiratorie.

Cos'è l'Epiglottite?

L'infiammazione dell'epiglottide, o epiglottite, è una condizione delicata, che può provocare l'improvvisa occlusione delle vie respiratorie e causare la morte la paziente.

Esame Obiettivo

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L'esame obiettivo comincia tipicamente con un'indagine volta a chiarire la sintomatologia, durante la quale il medico pone al paziente domande del tipo:

  • Quali sono i sintomi presenti?
  • Quando sono comparse le prime manifestazioni? Sono insorte dopo una circostanza particolare?
  • I sintomi sono peggiorati con il passare dei giorni o c'è stato un miglioramento?
  • Ci sono momenti della giornata in cui i disturbi peggiorano?

Dopo queste domande, l'esame obiettivo prosegue con la valutazione medica delle capacità respiratorie del paziente (auscultazione); tale analisi è fondamentale all'individuazione di eventuali difficoltà o suoni anomali durante la respirazione (rantolii, stridore ecc.).

Anamnesi

Durante l'anamnesi, il medico indaga lo stato di salute generale del paziente, la sua età, le sue abitudini, la sua storia familiare, la città di residenza, la sua attività lavorativa, se soffre di una qualche allergia ecc., con l'intento di capire se esistono relazioni con la sintomatologia presente.

L'anamnesi stabilisce se il paziente rientra in una situazione di rischio e se è giustificato pensare alla presenza di tracheite.

Ossimetria

L'ossimetria è un test semplice e immediato, che serve a misurare la saturazione di ossigeno nel sangue.

Una bassa saturazione di ossigeno nel sangue indica che le difficoltà respiratorie (come quelle che può indurre una tracheite) sono di una certa rilevanza e meritano una cura appropriata.

Esami Colturali

Gli esami colturali su un campione di cellule nasofaringee o tracheali opportunamente prelevate permettono di chiarire due aspetti:

  • Stabilire se il paziente soffre di una qualche infezione batterica (si ricorda che i batteri sono i principali responsabili di tracheite);
  • Individuare il batterio coinvolto.

Dal punto di vista procedurale, gli esami colturali consistono nell'inoculare il campione cellulare in terreni di coltura diversi, ciascuno dei quali è adatto alla crescita di un preciso batterio, e vedere dove ha luogo una proliferazione batterica.

Il terreno che consente la crescita batterica indica il batterio responsabile.

L'identificazione del batterio responsabile permette al medico di pianificare la cura più adeguata.

Esame Colturale su un campione di cellule del tratto Nasofaringeo

Immediato e non fastidioso, il prelievo del campione cellulare nasofaringe ha luogo sulla mucosa nasale o della gola.

Un'eventuale presenza di batteri in questa sede sta a significare che, probabilmente, la tracheite è di tipo secondario (cioè deriva da una forma di rinite o faringite).

Esame Colturale su un campione di cellule del tratto Tracheale

La raccolta del campione di cellule tracheali è alquanto complessa e richiede la sedazione del paziente, perché altrimenti quest'ultimo avvertirebbe dolore.

Il ricorso alla coltura tracheale avviene solo se strettamente necessario; per esempio, quando la sintomatologia è grave o quando il medico sospetta un'infezione batterica severa, della quale è fondamentale conoscere l'agente responsabile.

Raggi X alla Trachea (RX-Trachea)

Una scansione ai raggi X della trachea fornisce un'immagine abbastanza chiara del condotto che unisce la laringe ai bronchi; pertanto, permette al medico di delineare qual è lo stato di salute del condotto tracheale e che cosa ha indotto l'infiammazione a suo carico.

Terapia

Come Curare la Tracheite?

Il trattamento delle tracheite dipende da almeno due fattori, che sono:

  • La causa dell'infiammazione ai danni della trachea e
  • La gravità della condizione in corso.

La gestione terapeutica dei fattori scatenanti è fondamentale per il raggiungimento della guarigione, mentre una terapia a misura dei sintomi in atto (terapia sintomatica) permette di evitare conseguenze spiacevoli, talvolta anche drammatiche.

Tracheite Batterica: Come Curarla?

Una tracheite batterica richiede, prima di tutto, una cura a base di farmaci antibiotici.
La scelta degli antibiotici da somministrare spetta al medico curante e dipende dall'agente batterico che ha scatenato l'infiammazione della trachea (N.B: ecco perché è importante l'esame colturale).

Quindi, in secondo luogo, è bene che il paziente si attenga ad alcune importanti indicazioni mediche, valide ogniqualvolta sia presente un'infezione, quali: riposo assoluto per alcuni giorni, apporto costante di liquidi per evitare fenomeni di disidratazione e assunzione di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) per alleviare la sintomatologia.

Tracheite Virale: Come Curarla?

Una tracheite virale non richiede, solitamente, cure farmacologiche particolari; infatti, è molto raro, in questi frangenti, che i medici somministrino farmaci antivirali.

Poiché la tracheite virale è un'infezione, ha un'importanza fondamentale l'osservanza delle indicazioni mediche citate poc'anzi per le tracheiti batteriche, ossia: riposo assoluto, apporto costante di liquidi a scongiurare eventuali episodi di disidratazione e assunzione di FANS per ridurre la sintomatologia.

Tracheite da Allergeni: Come si Cura?

Il trattamento di una tracheite dovuta ad allergeni prevede, in primis, l'individuazione del fattore scatenante e la sua esclusione dall'ambiente in cui il paziente solitamente vive; dopodiché, include il ricorso ad antistaminici e/o cortisonici, allo scopo di ridurre la reazione allergica.

Tracheite Grave: Cosa Fare?

A prescindere da quali siano le cause, i casi severi di tracheite richiedono l'immediato ricovero ospedaliero, perché i pazienti hanno bisogno di un supporto respiratorio.

Tale supporto respiratorio avviene tramite l'inserimento, nella trachea del paziente, di un tubo endotracheale, collegato a una macchina per la ventilazione meccanica.

Il ricorso all'ausilio respiratorio termina nel momento in cui il paziente dimostra chiari miglioramenti ed è in grado di respirare autonomamente e con buoni risultati.

Durante il ricovero ospedaliero, il personale medico provvede a somministrare al paziente farmaci (antibiotici, se la tracheite è batterica, antinfiammatori ecc.) e a controllarne i parametri vitali, come il battito cardiaco, la saturazione dell'ossigeno ecc.).

Tracheite: Rimedi Naturali

In presenza di tracheite, è importante bere molto, non fumare, mangiare molta frutta e verdura, ed evitare i pasti troppo abbondanti.

Inoltre, può giovare all'organismo il ricorso a suffumigi a base di acqua e sale, e ai preparati a base di sostanze naturali, quali propoli, camomilla, eucalipto, echinacea e malva.

Prognosi

La prognosi di una tracheite lieve è generalmente positiva, con il paziente che guarisce del tutto e senza conseguenze permanenti di alcun tipo.
Di contro, la prognosi di una tracheite grave può essere decisamente negativa, specie quando vi è un ritardo nel trattamento.

Tracheite: quanto dura?

Una tracheite acuta può durare al massimo 10-14 giorni; una tracheite cronica, invece, dura decisamente di più, almeno 3-4 settimane.

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza