Paralisi del Sonno: è pericolosa? Cause, sintomi e rimedi

Paralisi del Sonno: è pericolosa? Cause, sintomi e rimedi
Ultima modifica 16.01.2023
INDICE
  1. Generalità
  2. Sonno e Fasi del Sonno
  3. Cos'è
  4. Cause
  5. Sintomi
  6. Diagnosi
  7. Terapia e Rimedi
  8. Prognosi e Prevenzione

Generalità

https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2021/07/24/paralisi-del-sonno-orig.jpeg Shutterstock

La paralisi del sonno, nota anche come paralisi ipnagogica, è un disturbo del sonno caratterizzato, al momento del risveglio o poco prima dell'addormentamento, da una temporanea incapacità di muoversi e parlare.
Questo stato di paralisi è dovuto ad un prolungamento eccessivo della fase di sonno REM, oppure a un suo inizio anticipato.
In genere, le persone più suscettibili al disturbo sono quelle che dormono poco e male; tuttavia, non è escluso che all'origine ci sia una patologia grave, come la narcolessia.
La terapia varia in funzione della severità e del numero degli episodi di paralisi lamentati dal paziente.
Quasi sempre, sotto il profilo terapeutico, è sufficiente aumentare il numero di ore dedicate al sonno e migliorare la qualità del riposo notturno.

Sonno e Fasi del Sonno

Il sonno si caratterizza per due fasi principali, che si alternano l'una con l'altra per diverse volte (4-5 cicli) nel corso della notte; queste fasi sono:

  • La fase NON-REM, o sonno ortodosso, e
  • La fase REM, o sonno paradosso.

Ogni ciclo composto da una fase NON-REM e una fase REM dura in genere 90-100 minuti.

Solo la corretta alternanza tra la fase NON-REM e la fase REM garantisce un riposo ristoratore.

Fase NON-REM

La fase NON-REM (o NREM) si contraddistingue per quattro stadi, durante i quali il sonno diviene progressivamente più profondo.

I primi due stadi sono, rispettivamente, l'addormentamento e il sonno leggero; al terzo stadio, inizia la fase di sonno profondo, il quale raggiunge il suo culmine al quarto stadio.
È al quarto stadio della fase NREM che l'organismo umano si rigenera.

La fase NON-REM si accorcia a ogni ciclo: inizialmente, occupa gran parte del ciclo "fase NREM-fase REM" (almeno per due cicli); dopodiché, lascia sempre più spazio alla fase REM.

Fase REM

La fase REM è un momento particolare del sonno: se da un lato c'è un aumento del battito cardiaco e della frequenza respiratoria, e l'individuo sogna e muove rapidamente gli occhi (da qui l'acronimo REM che vuol dire Rapid Eye Movement, ossia rapido movimento oculare), dall'altro si verifica, sotto l'influsso di specifi neurotrasmettitori, una sorta di rilassamento/paralisi della musculatura (atonia muscolare).

La fase REM inizialmente copre una piccola porzione dei cicli del sonno notturno; verso il mattino, però, si allunga, sottraendo tempo alla fase NREM.

Cos'è

Paralisi del Sonno: in cosa consiste?

Si parla di paralisi del sonno quando un individuo, al momento del risveglio o poco prima dell'addormentamento, risulta temporaneamente incapace di muoversi e/o parlare a causa di un fenomeno di atonia muscolare.
In altre parole, il soggetto che soffre di paralisi del sonno è cosciente, ma non riesce a compiere i gesti tipici di una persona sveglia.

Tali episodi di paralisi hanno una durata variabile, da pochi secondi a qualche minuto; una volta terminati, l'individuo è completamente ristabilito: parla e si muove, come se nulla fosse successo.
Tuttavia, la sensazione suscita impressione e, talvolta, uno stato d'ansia.

La paralisi del sonno rientra nell'elenco delle parasonnie; le parasonnie sono quei disturbi del sonno episodici caratterizzati da comportamenti anomali o eventi fisiologici indesiderati che avvengono durante specifici stadi del riposo o nei passaggi sonno-veglia. 

Per approfondire: Parasonnie: Cosa sono, Cause, Sintomi e Terapia

Paralisi del Sonno: è pericolosa?

Oltre a non avere ripercussioni sull'individuo, la paralisi del sonno è un episodio raro, che si verifica poche volte nel corso della vita.

Tuttavia, per qualche soggetto, può diventare un fenomeno ricorrente, tanto da richiedere ulteriori accertamenti relativi allo stato di salute generale o alle abitudini giornaliere e notturne.

Come si vedrà più avanti, infatti, la paralisi del sonno può essere connessa alla narcolessia, una patologia che crea attacchi improvvisi di sonnolenza, o al dormire poco e male.

Epidemiologia: Quanto è comune la Paralisi del Sonno?

È difficile quantificare quante persone accusino (o abbiano accusato in passato) paralisi del sonno.

Secondo alcuni dati statistici, nei paesi industrializzati, ne soffre circa il 6% della popolazione. Buona parte di queste persone è protagonista di episodi sporadici, talvolta unici nel corso della vita.

Gli individui più colpiti sono gli adolescenti e gli adulti giovani, di età compresa tra i 25 e i 44 anni (quest'ultimi sono ben il 36% dei sofferenti).

Donne e uomini sono, in ugual misura, tutti possibili bersagli.

Infine, l'ultimo dato statistico che merita di essere menzionato, riguarda il rapporto con la narcolessia: circa il 30-50% delle persone narcolettiche soffre anche di paralisi del sonno.

Cause

Per quanto concerne le cause della paralisi del sonno, due sono le questioni da chiarire:

  1. Qual è il meccanismo che provoca la paralisi del sonno?
  2. Quali circostanze o situazioni aumentano la probabilità di manifestare un episodio di questo genere?

Nei prossimi due paragrafi, l'articolo cercherà di rispondere a queste domande.

Perché viene la Paralisi del Sonno?

A riguardo esistono varie teorie. 

Quella più accreditata sostiene che a causare la paralisi del sonno sia un'alterazione di quei processi neurotrasmettitoriali che determinano la paralisi e il rilassamento muscolari, tipici della fase REM.

L'idea è che i neuritrasmettitori coinvolti tipicamente nella fase REM entrino in gioco in un momento non consono del sonno. 

Il risultato finale è una paralisi muscolare poco dopo il risveglio o poco prima dell'addormentamento.

Quali eventi scatenano la Paralisi del Sonno?

L'errata sincronia dei tempi in cui avviene il rilascio ormonale si verifica soprattutto in determinate circostanze, che potrebbero definirsi elementi favorenti (o fattori di rischio). Tali circostanze sono:

  • L'età compresa tra gli anni dell'adolescenza e i 40 anni circa.
  • Dormire meno del dovuto. E' probabile che chi dorme poco, nel corso della vita, manifesti fenomeni di paralisi.
  • Sonno irregolare, inteso come andare a letto e svegliarsi a orari sempre diversi. È il caso, per esempio, di chi lavora facendo i turni di notte.
  • Narcolessia. Spesso, gli individui narcolettici accusano paralisi del sonno e diversi altri disturbi durante le fasi di sonno e durante la giornata.
  • Storia familiare. Sembra che chi ha un familiare sofferente di paralisi del sonno, sia più portato a manifestare fenomeni simili. Tuttavia, la ricerca scientifica, in questo campo, è ancora agli inizi e merita ulteriori approfondimenti.
Per approfondire: Paralisi del sonno - Cause e Sintomi

Sintomi

Come si manifesta la Paralisi del Sonno

Come anticipato, il principale sintomo della paralisi del sonno è la temporanea incapacità di muoversi e parlare (atonia muscolare), che può manifestarsi al risveglio o prima dell'addormentamento.

Si tratta di una sensazione alquanto strana e, per certi aspetti, angosciante, in quanto chi è vittima di un siffatto episodio rimane cosciente ma non può reagire, né eseguire alcuna movenza.

La durata del fenomeno può variare da pochi secondi a qualche minuto e, una volta esauritosi, non ha alcuna ripercussione sul sofferente: quest'ultimo, infatti, sta bene e riprende la propria vita e le proprie attività giornaliere, senza alcun problema.

Altri Sintomi della Paralisi del Sonno: le Allucinazioni

https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2021/07/24/paralisi-del-sonno-sintomi---allucinazioni-orig.jpeg Shutterstock

Sentirsi incapaci di muoversi non è l'unico sintomo della paralisi del sonno.

Talvolta, infatti, può capitare che la persona abbia delle allucinazioni e percepisca delle presenze o dei suoni non reali.

Un esempio classico, descritto dai protagonisti di fenomeni del genere, è la sensazione di non essere soli nella stanza in cui ci si trova.

Le allucinazioni, se si verificano nel passaggio dalla veglia al sonno, sono dette allucinazioni ipnagogiche; se, invece, si verificano al risveglio, sono definite allucinazioni ipnopompiche.

Vedi anche: Allucinazioni nel Sonno

Diagnosi

Come riconoscere la Paralisi del Sonno

In genere, la diagnosi di paralisi del sonno si basa, quasi esclusivamente, sull'anamnesi.

Per anamnesi, s'intende la raccolta, da parte del medico, di tutte quelle informazioni relativi ai sintomi e non solo, che aiutano a risalire alla probabile causa della sintomatologia presente.

Anamnesi

Durante l'anamnesi, il medico fa una vera e propria inchiesta, chiedendo al paziente:

  • Come evolvono e quanto durano le paralisi;
  • Se si hanno allucinazioni di qualche tipo;
  • Se si ricorda quando è stato vittima, per la prima volta, di una paralisi e se c'è stato un cambiamento delle abitudini notturne precedentemente a quell'episodio;
  • Se soffre, durante la giornata, di improvvise perdite di controllo dei muscoli (cataplessia) o di comportamento automatico, cioè la continuazione inesorabile e senza sosta delle attività in cui ci si sta cimentando.

Questi due ultimi aspetti - la cataplessia e il comportamento automatico - sono molto importanti ai fini diagnostici, in quanto, se descritti dal paziente, potrebbero significare che la paralisi del sonno è frutto di una patologia ben più grave: la narcolessia.
In questi casi, la situazione diventa patologica e va trattata con contromisure appropriate e immediate: si pensi, infatti, al pericolo che corre un paziente narcolettico alla guida di un veicolo o impegnato in lavori pericolosi.

Per approfondire: Narcolessia: Cause Sintomi e Cura

Terapia e Rimedi

Paralisi del Sonno: come curarla?

Poiché, molto spesso, lamentano paralisi del sonno coloro che dormono poco e male, per curare il disturbo può essere sufficiente ristabilire delle abitudini notturne consone alle richieste dell'organismo umano.

La terapia farmacologica della paralisi del sonno trova impiego solo nei casi più gravi, quando cioè gli episodi sono cronici; nel caso, essa consisterebbe nell'assunzione di farmaci antidepressivi.

Paralisi del Sonno: Come Dormire bene e a sufficienza

Il nostro organismo e il nostro cervello hanno bisogno, per stare in salute, di circa 6-8 ore di sonno notturno.

Nelle persone che soffrono di paralisi del sonno, il rispetto di queste tempistiche è fondamentale.

Comportamenti, abitudini e accorgimenti che aiutano a dormire bene e il giusto numero di ore sono:

  • Coricarsi e svegliarsi sempre alla stessa ora, in modo tale da avere un ritmo di sonno regolare;
  • Creare un ambiente notturno accogliente: stanza buia, silenziosa, non troppo calda, ma neppure troppo fredda;
  • Disporre di un letto confortabile;
  • Praticare esercizio fisico con regolarità, ma mai poco tempo prima di coricarsi;
  • Limitare il consumo di caffeina;
  • Non mangiare e non bere alcolici poco prima di andare a letto;
  • Per i fumatori, non fumare prima di coricarsi, in quanto la nicotina è uno stimolante.
Per approfondire: Come Dormire Bene: le Regole più importanti

Farmaci per la Paralisi del Sonno

Come anticipato, si ricorre al trattamento farmacologico a base di antidepressivi quando la paralisi del sonno è cronica e crea sconforto a chi ne è interessato.

Il farmaco più utilizzato è la clomipramina, un antidepressivo triciclico che deve essere prescritto su indicazione del medico curante.

Il motivo per cui si somministrano questi preparati è il seguente: essi riducono l'intensità con cui avviene il rilassamento muscolare notturno e la profondità del sonno, in particolare della fase REM.

La durata del trattamento può variare da un mese a due; in ogni caso, sono i miglioramenti del paziente e soprattutto il consulto medico a stabilire se interrompere o meno la terapia.

Gli antidepressivi triciclici non sono esenti da effetti collaterali (si veda approfondimento sottostante).

Effetti Collaterali degli Antidepressivi Triciclici

N.B: sebbene possa sembrare un controsenso (visto quanto detto in precedenza), la sonnolenza nelle ore del giorno è uno degli effetti collaterali tipici e anche più pericolosi degli antidepressivi triciclici: si pensi a quello che potrebbe capitare a un individuo, che ne fa uso, quando si trova alla guida di un auto ed è colto da un improvviso attacco di sonno.

Paralisi del Sonno e Narcolessia: Cosa Fare?

Se la paralisi del sonno è dovuta a narcolessia, è bene rivolgersi a medici esperti in materia, in quanto si tratta di una condizione patologica grave.

Prognosi e Prevenzione

La paralisi del sonno non è di per sé una condizione patologica grave; pertanto, salvo non ci siano legami con la narcolessia, la prognosi è sempre positiva.
Se ci si attiene ai consigli medici relativi a una sana routine notturna, il problema si risolve in breve tempo e senza complicazioni.

Come Evitare la Paralisi del Sonno?

Per prevenire la paralisi del sonno ed eventuali ricadute, è sufficiente continuare a dormire a sufficienza e in modo regolare.

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza