Ultima modifica 24.10.2019

Cos'è un nevo di Becker

Il nevo di Becker, altrimenti noto come "melanosi di Becker", è una lesione benigna della pelle, che si manifesta come una macchia iperpigmentata monolaterale (interessa, cioè, un solo lato del corpo). Più precisamente, questa lesione è un tipo di nevo epiteliale (epidermico e follicolare) ad esordio tardivo. Dal punto di vista istologico, il nevo di Becker è correlato all'ipermelanosi epidermica, dipendente cioè dall'aumento della concentrazione locale di melanina.

Il nevo di Becker colpisce prevalentemente soggetti di sesso maschile, con esordio durante l'infanzia o l'adolescenza e, nella maggior parte dei casi, si manifesta dopo una prolungata esposizione al sole.

Il nevo appare inizialmente come una pigmentazione irregolare (melanosi o iperpigmentazione), localizzata prevalentemente sul petto, sulla parte superiore del tronco o sulla spalla, anche se altre zone del corpo possono essere colpite. Successivamente, per un periodo di 1-2 anni la macchia tende ad allargarsi in maniera graduale ed irregolare, diventando ispessita, più scura e molto pelosa (ipertricosi). Il nevo di Becker, rappresentando una lesione benigna, non rende necessario un trattamento, ma dev'essere definito in fase diagnostica e costantemente monitorato.

Nevo di becker

Caratteristiche

Un nevo di Becker si presenta come una macchia piana (simile ad una voglia cutanea), caratterizzata da una leggera pigmentazione brunastra (caffelatte) omogenea, con contorni demarcati e irregolari (sfumati). Nel 50% dei casi il nevo di Becker si copre di peli terminali, talvolta molto spessi, determinando una caratteristica "ipertricosi", mentre in altri soggetti può rimanere stabile per tutta la vita. Nel suo contesto possono comparire anche lesioni acneiche o follicoliti.

  • Il nevo di Becker è più comune negli uomini: uno studio ha riportato una prevalenza del 0,52% negli uomini di età compresa tra 17 e 26 anni.
  • La chiazza bruna si presenta spesso con localizzazione monolaterale, disposta sulla spalla, in sede pettorale e scapolare. In rari casi, il nervo di Becker può essere bilaterale o multiplo, mentre sono eccezionali le forme che rispettano una trasmissione familiare.
  • Il diametro della lesione può estendersi da pochi millimetri a molti centimetri, arrivando, talvolta, a coprire la metà della parte superiore della schiena o del torace.
  • In genere, la lesione compare entro i 20 anni di età e tende a diventare lievemente più scura, a causa dell'aumento della melanina epidermica. In alcuni casi, in età adulta può verificarsi una riduzione della pigmentazione.
  • Il nevo di Becker è asintomatico e solo in rari casi è stata riportata la comparsa di prurito.

Dal punto di vista istologico:

  • L'epidermide mostra acantosi lieve (aumento delle cellule che compongono lo strato spinoso) e ipercheratosi variabile (ispessimento dello strato epiteliale);
  • Lo strato basale dimostra iperpigmentazione derivante da un aumento della melanina (cioè un aumento del pigmento melaninico all'interno dei cheratinociti). Occasionalmente, può essere rilevato anche un aumento del numero di melanociti basali.
  • L'ipertricosi correla con un aumento del numero di unità follicolari morfologicamente normali.
  • A livello del derma si può riscontrare iperplasia della muscolatura liscia cutanea e presenza di melanofagi nel derma papillare (i "melanofagi" sono cellule che intervengono nella normale difesa della cute e che fagocitano parte del pigmento).

Cause

Il nevo di Becker rappresenta un'alterazione della pigmentazione cutanea tipicamente acquisita (raramente è congenita). Spesso, la lesione compare durante l'adolescenza, prima come una chiazza pigmentata, poi con la crescita dei peli terminali. Alcuni ritengono che l'origine del nevo di Becker sia dovuta ad un difetto genetico non ancora identificato. Si ipotizza che gli eventi determinanti lo sviluppo della lesione possano essere attivati da androgeni circolanti (ormoni maschili, come il testosterone), motivo per cui il nevo di Becker tende a presentarsi prevalentemente nei maschi durante la pubertà e in associazione ad altre condizioni sensibili alla loro azione (esempio: ipertricosi ed acne). Inoltre, è stato riportato un aumento significativo del numero di recettori per gli androgeni nel contesto della lesione. Le conoscenze mediche e la documentazione relative a questo disturbo dermatologico sono ancora scarse, per una serie di diversi fattori: definizione recente (1948), bassa prevalenza e natura non maligna della lesione. Per questi motivi, la fisiopatologia del nevo di Becker rimane ancora poco chiara.

Diagnosi

L'accertamento dell'età di esordio, della localizzazione e della natura stabile della lesione è di solito sufficiente per definire la diagnosi. La biopsia cutanea fornisce conferma istologica ed aiuta a distinguerla da altre entità cliniche. La diagnosi differenziale viene realizzata rispetto a:

  • Sindrome di McCune-Albright: si manifesta con macchie caffelatte giganti sulla pelle, presenti già dalla nascita.
  • Pitiriasi versicolor: infezione cutanea superficiale caratterizzata da alterazioni della pigmentazione cutanea. Rispetto al nevo di Becker, presenta macchie di solito simmetriche e leggermente squamose.
  • Nevo melanocitico congenito medio o grande: neoformazione pigmentata presente dalla nascita.

Trattamento

  • Il nevo di Becker è considerato una lesione benigna, quindi non è necessario alcun trattamento, se non per motivi estetici.
  • La pigmentazione della lesione è meno evidente se l'area interessata è protetta dall'esposizione al sole, in modo da non favorirne l'abbronzatura.
  • L'acne associata al nevo di Becker (cioè a livello della lesione) può essere trattata con normali terapie. Nelle forme più gravi è possibile assumere isotretinoina per via orale.
  • Dal punto di vista estetico, si può ricorrere a trattamenti ripetuti con epilazione laser o elettrolisi, che possono aiutare a ridurre e/o a rimuovere in maniera duratura i peli eccessivi, dalla regione interessata da ipertricosi.
  • La pigmentazione può essere talvolta ridotta o eliminata con diversi tipi di laserterapia, ma il risultato è altamente variabile, non è sempre efficace e può essere addirittura aggravata.
  • Se il quadro clinico lo consente, si può valutare la rimozione della lesione, seguita da un trapianto di cute. Tuttavia, nella maggior parte dei casi non è possibile ricorrere alla terapia chirurgica per l'ampia estensione del nevo di Becker.

Sindrome del nevo di Becker

La sindrome del nevo di Becker si riferisce ad una rara e complessa malattia, che consiste nell'associazione della lesione con varie alterazioni dello sviluppo della pelle, del sistema nervoso, dell'apparato scheletrico, cardiovascolare ed urogenitale. In pratica, queste anomalie supplementari interessano i tessuti derivati €‹dallo stesso tipo di cellule embrionali, l'ectoderma.
La sindrome del nevo di Becker si può presentare con manifestazioni a carico di diverse strutture, come ad esempio:

Prognosi

Dal punto di vista prognostico, il nevo di Becker tende a rimanere invariato per un tempo indeterminato. Il medico dovrebbe avvisare i pazienti che la melanosi di Becker è un'entità benigna e non richiede alcun trattamento, salvo per ragioni puramente estetiche. Tuttavia, come per qualsiasi crescita anomala che colpisce la pelle, il nevo di Becker dev'essere sottoposto regolarmente a controllo e gli eventuali cambiamenti improvvisi nel suo aspetto devono essere riferiti al proprio medico.


Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici