La febbre reumatica è un processo infiammatorio generalizzato, che interessa diversi distretti anatomici del corpo; le sedi più colpite sono le grandi articolazioni, il cuore, la cute e il sistema nervoso. Il disturbo ha un'origine curiosa: a causa di un'infezione batterica, sostenuta dallo streptococco del gruppo A, il sistema immunitario comincia a funzionare in modo errato e ad agire contro l'organismo da difendere.
Figura: la febbre reumatica colpisce maggiormente i bambini e insorge dopo una faringite da streptococco. Dal sito: www.stuff.co.nz
Da ciò, scaturiscono diversi sintomi, tra cui dolore e gonfiore articolare, problemi cardiaci, febbre ecc.
Per evitare complicazioni, è importante che diagnosi e terapia siano tempestive. La cura consiste nell'alleviare la sintomatologia e nel prevenire l'insorgenza di altre infezioni.
La febbre reumatica è una malattia infiammatoria generalizzata, che rappresenta una complicazione postuma di infezioni da streptococco del gruppo A.
Le sedi principali interessate dal processo infiammatorio sono le grandi articolazioni, il cuore, la cute e il sistema nervoso centrale.
La guarigione può avvenire anche senza cure, tuttavia, in questo caso, c'è un elevato rischio che la malattia lasci dei danni permanenti sul paziente.
Il batterio coinvolto nell'insorgenza della febbre reumatica è lo streptococco del gruppo A (Streptococcus Pyogenes), che causa faringite (mal di gola) o scarlattina.
La febbre reumatica può essere quindi considerata una complicazione di queste malattie infettive.
La febbre reumatica, nei paesi industrializzati, è molto rara: ad ammalarsene, infatti, è una persona ogni 100.000 abitanti. Al contrario, è molto più comune nei paesi sovraffollati e carenti dal punto di vista igienico-sanitario, come alcune regioni dell'Africa, del Medio Oriente e del Sud America.
In tutto il mondo, annualmente, i casi di febbre reumatica sono poco meno di mezzo milione.
Gli individui più colpiti sono i giovani (maschi e femmine in ugual misura), di età compresa tra i 5 e i 15 anni. Negli adulti, invece, questa malattia infiammatoria è molto rara.
Un tempo, si riteneva che la febbre reumatica fosse provocata esclusivamente dallo streptococco del gruppo A della faringite o della scarlattina.
Oggi, invece, si è abbastanza convinti che il meccanismo patologico sia un altro, più complesso e con più protagonisti. Pare, infatti, che a determinare l'infiammazione sia un malfunzionamento del sistema immunitario, attivatosi per difendere l'organismo dall'infezione batterica da streptococco.
Il sistema immunitario, una volta attivato contro il batterio in questione, scambia alcune molecole fisiologiche del corpo umano (sembra siano delle proteine) per molecole di origine batterica, aggredendole e distruggendole. Ciò innesca il processo infiammatorio in tutti quei tessuti contenenti questa molecola riconosciuta come estranea e pericolosa.
Rimane da spiegare per quale motivo il sistema immunitario, ad un certo punto, vada "in tilt"; a tal proposito, sono stati individuati alcuni possibili fattori di rischio, ma servono ulteriori indagini scientifiche in merito.
I fattori di rischio noti, con un ruolo nel malfunzionamento del sistema immunitario, sono:
Per approfondire: Sintomi Febbre Reumatica
I sintomi e i segni che caratterizzano la febbre reumatica sono numerosi.
cuore, grandi articolazioni, cute e sistema nervoso centrale; inoltre, la febbre reumatica può provocare una serie di manifestazioni simili per certi aspetti a quelle influenzali, come febbre e mal di gola. Ad ogni modo, è bene ricordare che ogni paziente rappresenta un caso a sé stante, con una sintomatologia che talvolta può essere diversa da quella più comune.
Un elenco dei principali sintomi è il seguente:
L'artrite è, probabilmente, il sintomo più comune della febbre reumatica: infatti, il dolore e il gonfiore articolari colpiscono tre persone su quattro.
Figura: la febbre reumatica provoca dolore e gonfiore alle grandi articolazioni del corpo umano. Dal sito: www.dinf.ne.jp
Le articolazioni interessate sono, di solito, quelle delle ginocchia, delle anche, dei polsi e delle caviglie, le quali appaiono dolenti su entrambi i lati del corpo.
L'insorgenza di questo disturbo è abbastanza rapida, tanto che in alcuni individui l'artrite può manifestarsi anche dopo appena una settimana dall'infezione batterica.
I problemi cardiaci, dovuti all'infiammazione del miocardio (il muscolo del cuore), sono forse il sintomo più importante della febbre reumatica. Tale importanza non è dovuta tanto alla percentuale di pazienti colpiti (circa il 30-60%), quanto, piuttosto, alle gravi complicanze che potrebbero insorgere.
Un miocardio infiammato pregiudica la contrazione del cuore e, con essa, la circolazione sanguigna. Tutto ciò si manifesta con fiato corto (sia dopo sforzo sia a riposo), senso persistente di fatica, dolore toracico e tachicardia.
Se non curata nel modo adeguato, l'infiammazione cardiaca può provocare una danno permanente alle strutture anatomiche del cuore (si vedano le complicazioni).
La corea di Sydenham è una condizione patologica di tipo infiammatorio, che colpisce il sistema nervoso. Si manifesta, principalmente, con dei movimenti a scatto involontari e delle contorsioni del corpo incontrollabili; secondariamente, può provocare mancanza di equilibro, incapacità di coordinare i movimenti delle mani e cambi d'umore improvvisi.
La corea di Sydenham compare, quasi esclusivamente, nei pazienti giovani (un caso su quattro) e, una volta esauritasi la febbre reumatica, non lascia danni permanenti al cervello.
Figura: il rash cutaneo. L'arrossamento comincia, solitamente, dal collo e si diffonde, poi, su tutto il tronco. Dal sito: www.iahealth.net
Il rash cutaneo, o eruzione cutanea, che accompagna la febbre reumatica è detto anche epitelio marginato. Si tratta di un arrossamento della cute non doloroso, non pruriginoso (cioè non crea prurito) e caratterizzato da un bordo frastagliato.
È raro, in quanto colpisce un paziente giovane ogni 10, e tende a esaurirsi e a ricomparire spontaneamente.
I segnali da tenere sotto osservazione, perché potrebbero indicare che è in corso la febbre reumatica, sono:
Se non curata in modo appropriato, la febbre reumatica può causare dei danni permanenti al cuore, modificando, in particolare, le valvole cardiache. Le valvole cardiache regolano il flusso di sangue in entrata e in uscita dal cuore e, chiaramente, un loro malfunzionamento può alterare la circolazione sanguigna.
Cardiopatie più comuni provocate dalla febbre reumatica:
Figura: il cuore e le sue principali strutture anatomiche. Le complicazioni cardiache, spesso, riguardano le valvole, su tutte la mitrale e l'aortica.
Chi ha già sofferto di febbre reumatica, è predisposto a ricadute, specialmente se viene infettato nuovamente dal batterio Streptococcus Pyogenes.
Per stabilire la diagnosi di febbre reumatica, servono un esame obiettivo del paziente, un'analisi del sangue accurata e, infine, dei test strumentali.
Durante l'esame obiettivo, il medico chiede al paziente come sono insorti i sintomi e da quanto tempo li avverte. Per esempio, sapere se un individuo ha trascorso diverso tempo in un paese in cui è più facile ammalarsi di febbre reumatica, può essere molto importante.
Dopodiché, valuta in prima persona le condizioni delle grandi articolazioni, la presenza di febbre e dei segni della corea di Sydenham, il battito cardiaco e l'aspetto della gola.
Il sangue di un paziente con febbre reumatica possiede delle caratteristiche particolari, che possono evidenziarsi con determinati test.
I cosiddetti test di sedimentazione degli eritrociti e della proteina C-reattiva (PCR) mostrano se è in corso (valori elevati) o meno (valori normali) un'infiammazione all'interno del corpo.
Il titolo antistreptolisinico, invece, è un test che mira a ricercare la presenza di anticorpi anti-streptococco. Se questi sono effettivamente presenti, significa che c'è stata, in un recente passato, un'infezione batterica.
Gli esami strumentali consistono nell'elettrocardiogramma (ECG) e nell'ecocardiogramma.
L'ECG misura l'attività elettrica del cuore, mostrando o meno se ci sono alterazioni del battito.
L'ecocardiogramma, invece, è un'ecografia, che fornisce immagini dettagliate delle principali strutture anatomiche del cuore (valvole, atri e ventricoli).
In entrambi i casi, si tratta di esami innocui per il paziente, che il medico consiglia di ripetere periodicamente, perché i problemi cardiaci da febbre reumatica non compaiono immediatamente.
Di seguito, è riportata una tabella con i cosiddetti criteri di Jones, utili al medico per stabilire se si tratta o meno di febbre reumatica. I criteri si suddividono in maggiori e minori: si parla di febbre reumatica quando il paziente presenta almeno due criteri maggiori oppure due criteri minori e almeno uno maggiore.
I criteri maggiori
I principali criteri minori
Non esiste una cura specifica per la febbre reumatica; bisogna attendere che questa guarisca spontaneamente. Tuttavia, esistono delle contromisure terapeutiche che hanno i seguenti obiettivi:
Gli antinfiammatori vengono somministrati al paziente per alleviare e moderare i sintomi della febbre reumatica: su tutti, il dolore e il gonfiore alle grandi articolazioni e l'infiammazione del miocardio.
I farmaci usati più di frequente sono: i FANS (ibuprofene o naprossene), l'aspirina e, nei casi più gravi, il prednisolone.
Aspirina e prednisolone richiedono delle attenzioni particolari durante l'assunzione, in quanto possono scatenare gravi effetti collaterali. La prima, nei pazienti giovani, può provocare la sindrome di Reye; il secondo è un corticosteroide, un potente antinfiammatorio capace di favorire l'osteoporosi, l'ipertensione, l'aumento del peso corporeo ecc.
Gli antibiotici (penicillina e derivati) sono assunti dal paziente per eliminare del tutto lo streptococco e per proteggerlo da future infezioni batteriche (profilassi), che potrebbero provocare la ricomparsa della febbre reumatica.
Il modo migliore di prevenire una ricaduta è sottoporsi a iniezioni intravenose di antibiotico ogni due o tre settimane, per diversi anni.
Gli anticonvulsivanti, come l'acido valproico, sono somministrati ai pazienti che mostrano i segni tipici della corea di Sydenham.
Per approfondire: Farmaci per la Cura della Febbre Reumatica »
Il medico consiglia di rimanere a riposo per non affaticare il paziente e per accorciare i tempi di guarigione. È indicato, in particolare, se l'individuo con febbre reumatica soffre di gravi problemi cardiaci.
Astenersi dall'attività fisica consente una più facile risoluzione dell'infiammazione del miocardio.
La prognosi relativa alla febbre reumatica dipende, in larga parte, da quando si cominciano le cure.
Se la diagnosi e la terapia sono entrambe tempestive, la guarigione è veloce e, con buone probabilità, priva di complicazioni.
Viceversa, una diagnosi e una terapia tardive pregiudicano il percorso di guarigione, in quanto c'è un rischio maggiore che compaiano complicanze e che il paziente sia soggetto a ricadute.
Per prevenire l'insorgenza della febbre reumatica, è molto importante curare con scrupolosità le infezioni da streptococco del gruppo A. Con le dovute terapie, il rischio di peggiorare la situazione è minimo, soprattutto nei paesi con misure sanitarie all'avanguardia.
Per quanto riguarda, invece, coloro che hanno già contratto la febbre reumatica, la raccomandazione migliore è di sottoporsi a controlli periodici e alla profilassi.