Carcinoma Spinocellulare - Carcinoma squamoso

Ultima modifica 27.03.2020

Generalità

Il carcinoma spinocellulare è un tumore maligno della pelle, che colpisce le cellule squamose dell'epidermide.

Carcinoma Spinocellulare

Figura: lesione cutanea associata a carcinoma spinocellulare. Dal sito: www.surgicalnotes.co.uk

Nella maggior parte dei casi, è provocato da un'eccessiva esposizione ai raggi UV del sole o da un abuso delle lampade abbronzanti.
La sua insorgenza determina la comparsa di una ferita cutanea, dai connotati diversi a seconda del paziente in questione.
Se diagnosticato per tempo, il carcinoma spinocellulare viene curato, generalmente, con successo; se insorgono complicazioni, è perché il tumore è insorto in un punto delicato del corpo o perché il paziente è un individuo "fragile" e più predisposto di altri alle neoplasie cutanee.
Se si adottano le dovute cautele, è possibile prevenirlo.

Cos'è il carcinoma spinocellulare?

Il carcinoma spinocellulare è un tumore maligno della pelle, diverso dal melanoma, che ha origine nelle cellule squamose dell'epidermide.
In genere, non si tratta di un tumore molto aggressivo, ma può diventarlo e provocare diverse complicazioni quando insorge in determinate aree del corpo o quando non viene trattato a dovere.
Il carcinoma spinocellulare ha diversi sinonimi: infatti, è detto anche carcinoma squamoso, carcinoma squamocellulare, epitelioma squamocellulare o spinalioma.


Cosa sono le cellule squamose?


Le cellule squamose sono degli elementi cellulari più o meno sottili, che si trovano negli strati più esterni della pelle, precisamente nell'epidermide. EpidermideEsse non durano tutta la vita, ma solo per poche settimane; man mano che muoiono vengono sostituite prontamente da altre cellule squamose del tutto identiche, le quali, a loro volta, poco dopo, subiranno le stesse sorti. Pertanto, sono protagoniste di un ricambio periodico e ordinato.
Le cellule squamose appartengono alla famiglia dei cosiddetti cheratinociti, ovvero le cellule che producono la cheratina.

TUMORI DELLA PELLE DIVERSI DAL MELANOMA

I tumori della pelle diversi dal melanoma (o tumori cutanei non melanomatosi) sono le neoplasie più comuni della cute, e tra le più diffuse in generale. L'elemento comune è il coinvolgimento degli strati più superficiali della pelle; quello che li differenzia è invece il tipo di cellula interessata dalla neoplasia.
I tumori della pelle non melanomatosi più diffusi sono due carcinomi: quello spinocellulare, di cui si sta parlando, e quello basocellulare, noto anche come epitelioma basocellulare.

EPIDEMIOLOGIA

Tumori della pelle diversi dal melanoma. Il carcinoma spinocellulare e il carcinoma basocellulare rappresentano, rispettivamente, il 20% e il 75% di tutti i tumori della pelle diversi dal melanoma (in tabella, è riportato il restante 5%). Ciò significa che, su 10 malati di tumore della pelle diverso dal melanoma, 2 soffrono di carcinoma squamoso e 7/8 di carcinoma basocellulare (ciò che avanza è rappresentato dal rimanente 5%).

Il restante 5% dei tumori cutanei non melanomatosi è costituito da:

Carcinoma spinocellulare basocellulare

Figura: un carcinoma basocellulare a confronto con uno spinocellulare. Dal sito: www.veteranstoday.com

In Italia, l'incidenza annuale calcolata è pari a 100-105 casi ogni 100.000 abitanti.


Carcinoma spinocellulare. Il carcinoma squamoso insorge, di solito, in età avanzata (attorno ai 60 anni) ed è più frequente tra gli uomini, piuttosto che tra le donne. La sua incidenza annuale varia in base all'area geografica considerata, in quanto aumenta più ci si avvicina all'equatore e/o ci si trova ad alta quota. Per quanto riguarda l'Italia, l'incidenza annuale calcolata è pari a circa 22-23 casi ogni 100.000 individui.

Cause

Cos'è un tumore?

Un tumore è il risultato di una moltiplicazione cellulare fuori controllo, scatenata da una o più mutazioni genetiche del DNA. In altre parole, quando il DNA subisce determinati cambiamenti e questi cambiamenti sono irreparabili, allora le cellule che lo contengono vanno incontro a una crescita e a una suddivisione eccessive e inarrestabili.
Nel caso del carcinoma spinocellulare, le cellule che si moltiplicano in modo incontrollato (per colpa di uno o più errori genetici del DNA), sono le cellule squamose dell'epidermide. Tali cellule, in un individuo sano, nascono, crescono e muoiono in modo ordinato; in un individuo malato di spinalioma, invece, si riproducono senza alcun controllo, alterando il normale processo di ricambio cellulare che avviene sulla superficie delle pelle.

COSA C'È ALL'ORIGINE DEI CAMBIAMENTI DEL DNA?

Le mutazioni del DNA, che portano alla formazione della maggior parte dei carcinomi spinocellulari, avvengono a causa dell'esposizione alle radiazioni ultraviolette (raggi UV) del sole e delle lampade abbronzanti.
I cambiamenti genetici, che non hanno questa origine, invece, si spiegano con un contatto insolito tra il paziente e determinate sostanze tossiche, oppure con un sistema immunitario troppo debole.

FATTORI DI RISCHIO

Sono state individuate diverse circostanze che favoriscono la comparsa del carcinoma squamoso. Tali fattori di rischio consistono in:

  • Pelle chiara. Chiunque può ammalarsi di carcinoma spinocellulare, indipendentemente dal colore della pelle. Tuttavia, chi ha meno melanina (cioè il pigmento cutaneo che ci protegge dai raggi UV) è più predisposto di chi ne ha di più. Pertanto, le persone di pelle molto chiara, che si scottano al sole facilmente (per la scarsità di tale pigmento) sono ad alto rischio.
  • Troppo sole. Esporsi troppo ai raggi UV del sole, anche se non si ha una pelle chiara, incide in maniera determinante sulla comparsa del carcinoma squamoso e di qualsiasi altro tumore della pelle, favorendola.
  • Eccessiva esposizione alle lampade abbronzanti. Le lampade abbronzanti emanano le stesse radiazioni ultraviolette del sole, pertanto un loro uso eccessivo ha gli stessi effetti di quest'ultimo.
  • Storia di gravi scottature al sole. Chi, in passato, è stato protagonista di gravi scottature solari è più a rischio di chi, invece, si è sempre protetto in modo adeguato.
  • Storia personale di lesioni cutanee precancerose. Chi soffre di cheratosi attinica o malattia di Bowen, ovvero due lesioni cutanee pre-tumorali, è più a rischio di ammalarsi delle persone sane.
  • Storia personale di un precedente tumore della pelle. Gli individui, colpiti in passato dallo stesso o da un altro tumore della pelle, sono maggiormente a rischio di ricadute.
  • Sistema immunitario debole. Il sistema immunitario di un individuo è la sua barriera difensiva contro le infezioni e le altre minacce, portate dall'ambiente esterno o interno. Quando tale difesa è poco efficace, predispone a diversi disturbi, tra cui i tumori della pelle. Un caso emblematico, di quanto appena detto, è rappresentato dai malati di leucemia o linfoma e dai trapiantati d'organo, i quali - essendo costretti a sopprimere, con dei farmaci appositi, il proprio sistema immunitario - si espongono a malattie infettive e, appunto, ai tumori della pelle.
  • Predisposizione genetica. Le persone affette da xeroderma pigmentoso sono estremamente sensibili alla luce solare, pertanto sono predisposte a tutti i tumori della pelle conosciuti, incluso il carcinoma spinocellulare. L'incidenza in questi soggetti è altissima, tanto che devono proteggere la pelle persino quando si trovano nelle loro abitazioni.

Sintomi e Complicanze

Per approfondire: Sintomi Carcinoma squamo-cellulare)


Il carcinoma spinocellulare si manifesta con un segno cutaneo distintivo.
Tale segno può presentarsi ovunque (quindi anche in bocca, nei genitali e nell'ano); tuttavia, nella maggior parte dei casi, compare nelle aree corporee più esposte al sole, come cuoio capelluto, dorso delle mani, viso e orecchie. Le sue caratteristiche variano da persona a persona, tanto che potrebbe assomigliare a:

  • Un nodulo arrossato, di consistenza rigida
  • Una piaga squamosa e crostosa
  • Una lesione ulcerosa che non guarisce mai
  • Nelle labbra, una zona dall'aspetto ruvido e squamoso, che tende a diventare una piaga aperta
  • All'interno della bocca, una piaga dalla superficie ruvida e arrossata
  • Nei genitali e nell'ano, una verruca

QUANDO RIVOLGERSI AL MEDICO

È opportuno contattare il proprio dermatologo, se una ferita cutanea, comparsa inspiegabilmente in un punto del corpo, tende a non guarire mai e a riformarsi di continuo.

COMPLICAZIONI

Qualora non venisse curato per tempo e a dovere, il carcinoma spinocellulare potrebbe, in sequenza, contaminare i tessuti sani circostanti, raggiungere i linfonodi e/o gli altri organi interni (come, per esempio, il fegato) e, infine, portare alla morte.
Tutte queste complicazioni hanno maggiore probabilità di verificarsi se il carcinoma spinocellulare:

  • Comporta la formazione di una lesione o di una piaga molto grande e profonda
  • Insorge a livello delle mucose (per esempio, in bocca o sulle labbra)
  • Insorge in un individuo con un sistema immunitario poco efficace

Diagnosi

Per diagnosticare un carcinoma spinocellulare, sono richiesti un esame obiettivo e una biopsia tissutale (cioè del tessuto sospetto).

ESAME OBIETTIVO

Durante l'esame obiettivo, il dermatologo esamina la ferita e interroga il paziente in merito al suo stato di salute e alla sua storia clinica.
Dall'aspetto della ferita, può valutare, almeno in parte, la gravità del tumore; dalla storia clinica e dallo stato di salute, invece, può capire se l'individuo sotto esame è potenzialmente un soggetto ad alto rischio di carcinoma spinocellulare oppure no.

BIOPSIA

La biopsia è l'unico controllo diagnostico in grado di stabilire la vera natura della ferita, presente sulla pelle, e, qualora si tratti di tumore, il tipo di neoplasia.
Questo esame prevede il prelievo, direttamente dall'area cutanea sospetta, di un piccolo pezzo di tessuto e l'osservazione di questo al microscopio. Allo strumento, le eventuali cellule tumorali presenti hanno un aspetto inconfondibile.

Trattamento

Il solo modo, per guarire da un carcinoma spinocellulare, è rimuovere completamente la ferita cutanea. La rimozione può avvenire con metodi diversi, a seconda della sede, della grandezza e dell'aggressività del tumore. Ecco, di seguito, le varie tecniche terapeutiche utilizzabili per l'asportazione del carcinoma squamoso:

  • Elettrodissecazione Figura: strumento per l'elettrodissecazione.
    Curettage ed elettrodissecazione. La prima operazione è il curettage, ovvero il raschiamento, tramite un apposito arnese, della parte superficiale della lesione tumorale. La seconda è l'elettrodissecazione, cioè la bruciatura, per mezzo di un ago elettrico, della base della lesione neoplastica. Curettage ed elettrodissecazione rappresentano una soluzione ideale per i carcinomi spinocellulari molto piccoli.
  • Laser terapia. Viene "sparato", direttamente sull'area cutanea interessata dal tumore, un intenso fascio di luce luminosa. Questo ha il potere di vaporizzare la piaga tumorale, senza danneggiare troppo le zone di tessuto circostanti e senza provocare eccessive perdite di sangue. È la soluzione ideale per i carcinomi spinocellulari superficiali.
  • Crioterapia. È la terapia del freddo ("crio" deriva dal greco e vuol dire "freddo"). Consiste nell'applicare, sulla zona interessata, dell'azoto liquido. L'azoto liquido congela le cellule del tessuto tumorale e le uccide. È una buona soluzione per i carcinomi squamosi superficiali.
  • Terapia fotodinamica. Prevede l'utilizzo di un farmaco fotosensibilizzante, a uso topico, e una fonte di radiazioni luminose. Il farmaco fotosensibilizzante è una sorta di crema, che, applicata sull'area tumorale, rende quest'ultima più sensibile alla luce; la fonte luminosa, invece, emette la luce, che serve a distruggere le cellule tumorali, diventate iperfotosensibili dopo l'applicazione del farmaco.
  • Farmaci a uso topico. Esistono diverse creme e lozioni contenenti farmaci antitumorali. queste, una volta spalmate sulla zona interessata, distruggono le cellule tumorali.
  • Escissione (o excisione) chirurgica. È la rimozione chirurgica, tramite incisione, della lesione tumorale presente sulla pelle. Il rischio più grosso, che si corre con questa procedura, è quello di lasciare una cicatrice cutanea, specie in zone delicate come il viso.
  • Chirurgia di Mohs. È l'eliminazione della piaga neoplastica per piccoli strati. Esaminando, di volta in volta, ogni strato rimosso al microscopio, il chirurgo sa quando il carcinoma spinocellulare è stato eliminato del tutto. Questa procedura, dato che si conclude al prelievo del primo strato privo di cellule tumorali, garantisce la rimozione esclusiva del tumore, senza compromettere eccessivamente i tessuti sani.
  • Radioterapia. Prevede l'uso di una fonte di raggi X ad alta energia, i quali, proiettati sulla zona tumorale, uccidono le cellule neoplastiche. Non è sempre efficace, in quanto possono verificarsi delle recidive. Viene applicata soprattutto in caso di carcinomi squamosi molto profondi.

Prognosi e prevenzione

Se il tumore viene diagnosticato e curato per tempo, e se non si soffre di particolari disturbi (per esempio lo xeroderma pigmentoso), il carcinoma spinocellulare è una neoplasia maligna dalla quale si può guarire.
Tuttavia, possono verificarsi comunque delle complicazioni, ad esempio se il tumore è grave e profondo o se è comparso in un punto anatomico scomodo (viso, bocca, genitali ecc).
La prognosi, pertanto, dipende non solo dalla tempestività delle cure, ma anche dalla caratteristiche (sede, grandezza, gravità ecc) del carcinoma squamoso.

PREVENZIONE

Il carcinoma spinocellulare è un tumore che si può prevenire, attinendosi a determinate raccomandazioni. Ecco, di seguito, le principali:

  • Evitare di esporsi troppo al sole nelle ore centrali delle giornate più calde. In questi momenti, infatti, l'irraggiamento UV è notevole e altamente dannoso per la pelle.
  • Utilizzare le creme solari protettive. Il loro uso è particolarmente caldeggiato agli individui di pelle chiara che si trovano al mare, a coloro che svolgono un'attività lavorativa all'aperto e alle persone a forte rischio di tumore della pelle (persone con un sistema immunitario indebolito, malati di xeroderma pigmentoso ecc).
  • Coprire le parti del corpo solitamente più esposte alla luce solare e indossare gli occhiali da sole. Per entrambi questi consigli, vale lo stesso discorso fatto nel caso delle creme solari protettive: vanno seguiti da tutti, ma in particolar modo da determinate persone più a rischio.
  • Non abusare delle lampade abbronzanti o, meglio, evitare di farne uso. Se ne sconsiglia vivamente l'uso soprattutto a coloro che hanno la pelle chiara o che sono predisposti al tumore della pelle.
  • Controllare periodicamente la propria pelle. È bene esaminare, di tanto in tanto, tutto il corpo, anche i punti più impensabili (genitali, tra le dita dei piedi ecc). Può essere utile munirsi di più specchi, in modo tale da ispezionare anche le parti più nascoste o non visibili del corpo.
  • Non trascurare qualsiasi anomalia cutanea, comparsa improvvisamente, perché potrebbe trattarsi di un carcinoma spinocellulare o di un qualsiasi altro tumore della pelle.

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza