Ultima modifica 12.02.2021

Generalità

Il carcinoma basocellulare è un tumore maligno della pelle, diverso dal melanoma. Come ricorda il nome stesso, tale neoplasia origina nelle cellule basali, che risiedono nello strato più esterno della cute, ovvero l'epidermide.

Carcinoma Basocellulare

Figura: lesione cutanea associata a carcinoma basocellulare. Dal sito: www.myvmc.com

Come avviene per ogni tumore, a causare il carcinoma basocellulare sono una o più mutazioni genetiche; queste sono spesso l'esito di esposizioni eccessive ai raggi UV del sole, ma non solo. I fattori di rischio, infatti, sono diversi.
Il carcinoma basocellulare si manifesta con un segno sulla pelle visibile a occhio nudo e con particolari caratteristiche.
Con una diagnosi precoce e una cura tempestiva, è possibile guarire. Al contrario, se la diagnosi e il trattamento terapeutico sono tardivi, è possibile che si formino delle metastasi e che il carcinoma basocellulare diventi mortale.

Cos'è il carcinoma basocellulare?

Il carcinoma basocellulare, noto anche come epitelioma basocellulare o basalioma, è un tumore maligno della pelle, che origina nelle cellule basali dell'epidermide.
Appartenente alla categoria dei cosiddetti tumori della pelle diversi dal melanoma, non è un carcinoma particolarmente aggressivo e pericoloso, ma può diventarlo quando non viene diagnosticato e curato per tempo.


Cosa sono le cellule basali? Che compiti svolgono?


Le cellule basali sono degli elementi cellulari di forma cubica o cilindrica, situati alla base dell'epidermide, a diretto contatto con il derma sottostante. L'epidermide è lo strato più esterno della pelle ed è composto, oltre che dalle cellule basali, anche da altre cellule.
Le cellule basali sono considerate una sorta di cellule staminali, in quanto, replicandosi in maniera molto intensa, sono capaci di dar vita ai cosiddetti cheratinociti, cioè gli elementi cellulari più rappresentativi dell'epidermide. Appena formatisi, i cheratinociti si spostano dalla base verso la superficie epidermica, andando a rimpiazzare quelli di vecchia generazione, prodotti in precedenza. Con questo fine meccanismo, le cellule basali garantiscono un ricambio cellulare efficace e periodico.

COSA SONO I TUMORI DELLA PELLE DIVERSI DAL MELANOMA

I tumori della pelle diversi dal melanoma (o tumori cutanei non melanomatosi) sono le neoplasie più comuni della cute, e tra le più diffuse in generale. L'elemento comune è il coinvolgimento degli strati più superficiali della pelle; quello che li differenzia è invece il tipo di cellula interessata dalla neoplasia.
I tumori della pelle diversi dal melanoma più diffusi sono due carcinomi: quello basocellulare, di cui si sta parlando, e quello spinocellulare, noto anche come epitelioma squamocellulare.

EPIDEMIOLOGIA

Tumori della pelle diversi dal melanoma. Il carcinoma spinocellulare e il carcinoma basocellulare rappresentano, rispettivamente, il 20% e il 75% di tutti i tumori della pelle diversi dal melanoma (in tabella, è riportato il restante 5%).

Il restante 5% dei tumori cutanei non melanomatosi è costituito da:

Carcinoma spinocellulare basocellulare

Figura: un carcinoma basocellulare a confronto con uno spinocellulare. Dal sito: www.veteranstoday.com

Ciò significa che, su 10 malati di tumore della pelle diverso dal melanoma, 7/8 soffrono di carcinoma basocellulare e 2 di carcinoma squamoso (la parte che avanza soffre del restante 5%). In Italia, l'incidenza annuale dei tumori della pelle non melanomatosi è pari a 100-105 casi ogni 100.000 abitanti.


Carcinoma basocellulare. Il carcinoma basocellulare è il tumore più diffuso nella popolazione di carnagione bianca. Di solito, insorge in età medio-avanzata, attorno ai 50-60 anni circa, e colpisce maggiormente i maschi rispetto alle femmine.

Il tasso d'incidenza dipende dalla zona geografica considerata: nelle zone più prossime all'equatore e/o alle alte altitudini è superiore che altrove. In Italia, l'incidenza annuale è di circa 75-80 casi ogni 100.000 persone.

N.B: secondo alcune fonti attendibili, in Europa (quindi anche in Italia), l'incidenza annua dei tumori della pelle non melanomatosi è in aumento.

Cause

Cos'è un tumore?

Un tumore è il risultato di una moltiplicazione cellulare fuori controllo, scatenata da una o più mutazioni genetiche del DNA. In altre parole, quando il DNA subisce determinati cambiamenti e questi cambiamenti sono irreparabili, allora le cellule che lo contengono vanno incontro a una crescita e a una suddivisione eccessive e inarrestabili.

Nel caso del carcinoma basocellulare, le cellule che crescono e si moltiplicano senza controllo, per colpa di una o più mutazioni genetiche del DNA, sono le cellule basali dell'epidermide. Così alterate, queste cellule non garantiscono più quel fine meccanismo di ricambio cellulare che contraddistingue le controparti sane.

COSA DETERMINA LE MUTAZIONI GENETICHE NELLE CELLULE BASALI?

Nella maggior parte dei casi, le mutazioni genetiche avvengono a causa di un'eccessiva esposizione alle radiazioni ultraviolette (raggi UV) del sole e/o delle lampade abbronzanti.
In casi più rari, i danni genetici sono dovuti a una depressione del sistema immunitario (cioè unsistema immunitario debole) oppure a un contatto diretto con determinate sostanze tossiche.

FATTORI DI RISCHIO

Dopo anni di ricerche, si sono individuate diverse condizioni capaci di favorire la comparsa del carcinoma basocellulare. Questi fattori di rischio sono:

  • Pelle chiara. Il carcinoma basocellulare può colpire chiunque, indipendentemente dal colore della pelle. Tuttavia, chi ha meno melanina (pigmento cutaneo che protegge la cute dai raggi UV) è più predisposto di chi ne ha di più. Quindi, gli individui di pelle chiara si scottano al sole molto facilmente e, sempre per la scarsità di pigmento, sono anche ad alto rischio di carcinoma basocellulare.
  • Troppo sole. Eccedere nell'esposizione al sole, anche se non si ha la pelle chiara, favorisce la comparsa del carcinoma basocellulare e, in generale, di tutti i tumori della pelle.
  • Eccessiva esposizione alle lampade abbronzanti. La lampade abbronzanti emanano le stesse radiazioni ultraviolette del sole. Pertanto, eccedere nel loro utilizzo favorisce la possibilità di ammalarsi di basalioma e, in generale, di un qualsiasi tumore cutaneo.
  • Terapia radiante (cioè a base di radiazioni). Alcuni metodi terapeutici utilizzano le radiazioni ultraviolette per curare le malattie dermatologiche. Una dose eccessiva di queste radiazioni, dovuta per esempio a un trattamento prolungato, favorisce la comparsa di tumori cutanei.
  • Storia personale di un precedente tumore della pelle. Chiunque abbia già sofferto di carcinoma basocellulare o di un qualsiasi altro tumore della pelle è un soggetto maggiormente a rischio.
  • Storia familiare di carcinoma basocellulare. Chi discende da una famiglia in cui uno o più membri sono stati colpiti da un carcinoma basocellulare, è predisposto ad ammalarsi delle stessa malattia.
  • Contatto con l'arsenico. L'arsenico è un elemento chimico tossico, che si può trovare nell'aria, nelle falde acquifere e nel terreno. Coloro che entrano in contatto con alte dosi di arsenico sono predisposti ad ammalarsi di diversi tumori, tra cui anche il carcinoma basocellulare.
  • Sistema immunitario debole. Il sistema immunitario di un individuo è la sua barriera difensiva contro le infezioni e le altre minacce, portate dall'ambiente esterno; nelle persone in cui è debole (immunodepressione), esso favorisce la comparsa di diversi disturbi, tra cui i tumori della pelle. Un caso emblematico, di quanto appena detto, è rappresentato dai malati di leucemia o linfoma e dai trapiantati d'organo, i quali - essendo costretti a sopprimere, con dei farmaci appositi, il proprio sistema immunitario - si espongono a malattie infettive e, appunto, ai tumori della pelle.
  • Predisposizione genetica. Alcune malattie genetiche favoriscono la comparsa del carcinoma basocellulare; in particolare, si tratta della sindrome di Gorlin-Goltz e dello xeroderma pigmentoso.
    Chi soffre di xeroderma pigmentoso è estremamente sensibile alla luce solare, tanto che deve proteggersi dai raggi solari persino all'interno della propria abitazione.
  • Età avanzata. Le persone più colpite sono gli individui di 50-60 anni d'età.

Sintomi e Complicanze

Per approfondire: Sintomi Carcinoma baso-cellulare (o basalioma)


Il carcinoma basocellulare è contraddistinto da un segno cutaneo particolare.
Tale segno compare, di solito, nelle parti del corpo più esposte al sole (come viso, dorso delle mani, cuoio capelluto, collo e orecchie); tuttavia può comparire ovunque, quindi anche in aree inaspettate, come l'interno della bocca, i genitali, l'ano e le dita dei piedi.
Inizialmente la lesione è molto piccola, poi, con il tempo, può assumere anche dimensioni notevoli ed estendersi in profondità.

CHE ASPETTO HA IL SEGNO CUTANEO?

Il segno cutaneo può presentarsi con varie caratteristiche. Esso, infatti, può assomigliare a:

  • Una protuberanza di color bianco perla o bianco cereo, in cui possono riconoscersi facilmente i vasi sanguigni che l'attraversano. Hanno tali sembianze i carcinomi basocellulari che insorgano sul volto, sul collo e sulle orecchie. In alcuni casi, la protuberanza tende a sanguinare e a formare un crosta.
  • Un'area squamosa, non particolarmente rilevata, color marrone o color carne. Hanno queste caratteristiche i carcinomi basocellulari che compaiono sul torace e sulla schiena. A lungo andare, la lesione potrebbe ingrandirsi notevolmente.
  • Una lesione cicatriziale di color bianco cereo. Tale aspetto, che rende il carcinoma basocellulare difficilmente riconoscibile, è quello tipico di una forma tumorale molto invasiva, chiamata carcinoma basocellulare morfeiforme o sclerosante.

Epitelioma basocellulare

Figura: un carcinoma basocellulare in cui è possibile riconoscere i vasi sanguigni che lo attraversano. Dal sito: www.ohniww.org

QUANDO RIVOLGERSI AL MEDICO

Si consiglia una visita dermatologica, se un segno cutaneo, comparso senza una ragione evidente, tende a manifestare sempre le stesse caratteristiche o addirittura a peggiorare.

COMPLICAZIONI

Il carcinoma basocellulare può diventare una neoplasia aggressiva e letale, se non viene diagnosticato e curato per tempo. Infatti, in tali circostanze, è più facile osservare una diffusione delle cellule tumorali (metastatizzazione), le quali vanno a contaminare prima i tessuti limitrofi, poi i linfonodi e, infine, gli altri organi interni (come per esempio il fegato).

N.B: la metastatizzazione è il grave processo che dà vita alle metastasi.

Le metastasi sono le cellule tumorali che si sono mosse dalla loro sede originaria e si sono trasferite altrove, andando a contaminare altri organi e tessuti del corpo.


Caso particolare. Meritano un discorso a parte gli individui con un sistema immunitario debole e quelli che soffrono di xeroderma pigmentoso o sindrome di Gorlin-Goltz. Questi soggetti, essendo particolarmente predisposti a sviluppare un gran numero di tumori della pelle, sono più difficili da curare, pertanto il rischio di una metastatizzazione del tumore è superiore.

Diagnosi

Diagnosticare tempestivamente il carcinoma basocellulare garantisce una maggior probabilità di guarigione, in quanto consente di iniziare prima il trattamento terapeutico. Ecco per quale motivo, nel dubbio che un particolare segno cutaneo possa essere un tumore, si consiglia di non esitare a rivolgersi al proprio medico.
Il percorso di diagnosi è molto semplice e rapido; esso, infatti, prevede generalmente un esame obiettivo e una biopsia.

ESAME OBIETTIVO

Durante l'esame obiettivo, il dermatologo esamina l'area cutanea sospetta e analizza anche il resto del corpo; inoltre, interrogando il paziente sulla sua storia clinica, cerca di capire se è o meno un soggetto a rischio di tumore della pelle.

BIOPSIA

L'esame obiettivo fornisce diverse informazioni utili, talvolta inequivocabili, ma l'unico modo per stabilire con certezza la vera natura del segno cutaneo, identificando anche il tipo di cellule colpite dal tumore, è la biopsia.
Essa prevede il prelievo, direttamente dall'area cutanea sospetta, di una piccola porzione di tessuto e la sua successiva osservazione al microscopio. Allo strumento, le eventuali cellule tumorali presenti mostrano delle caratteristiche facilmente riconoscibili.

Trattamento

Per poter guarire da un carcinoma basocellulare, è necessario sottoporsi a un intervento di rimozione del segno cutaneo formatosi.
Le tecniche per l'asportazione sono numerose e la scelta di una piuttosto che di un'altra dipende dalla sede, dalle dimensioni e dalla gravità del tumore.
Ecco, di seguito, una descrizione degli approcci terapeutici più utilizzati in caso di carcinoma basocellulare:

  • Elettrodissecazione Figura: strumento per l'elettrodissecazione.
    Curettage ed elettrodissecazione. È un intervento di tipo chirurgico, che prevede il raschiamento (o curettage) della parte superficiale del tumore, seguto dalla bruciatura (elettrodissecazione) della base del carcinoma. Il raschiamento e la bruciatura si eseguono, rispettivamente, con un arnese chiamato "curette" e con un ago elettrico.
    Sconsigliati per le neoplasie cutanee formatesi sul viso, curettage ed elettrodissecazione rappresentano una soluzione terapeutica ideale per i carcinomi basocellulari molto piccoli (meno di un centimetro) e situati sulle gambe.
  • Escissione (o excisione) chirurgica. È la rimozione chirurgica dell'area tumorale, effettuata tramite incisione chirurgica. Si tratta di un intervento moderatamente invasivo, in quanto il chirurgo, per esser certo di eliminare totalmente il carcinoma basocellulare, deve incidere anche una parte del tessuto sano limitrofo. Di conseguenza, è concreta la possibilità che si formi una cicatrice.
  • Chirurgia di Mohs. È l'eliminazione della piaga neoplastica strato per strato. Esaminando, di volta in volta al microscopio, ogni strato rimosso, il chirurgo sa quando il carcinoma basocellulare è stato eliminato del tutto. Questa procedura, dato che termina con l'osservazione del primo strato privo di cellule tumorali, garantisce la rimozione esclusiva del tumore, senza compromettere eccessivamente i tessuti sani.
  • Crioterapia. È la terapia del freddo ("crio" deriva dal greco e vuol dire "freddo"). Prevede l'utilizzo di azoto liquido, il quale, una volta applicato sul carcinoma basocellulare, congela e uccide le cellule tumorali. La crioterapia è adatta per le neoplasie molto sottili e non profonde.
  • Trattamento topico. Consiste nell'applicare, sulla zona interessata, creme o lozioni contenenti dei particolari farmaci antitumorali, noti col nome di imiquimod e fluorouracile. Il trattamento topico è adatto in caso di carcinomi basocellulari superficiali e di dimensioni ridotte.
  • Terapia fotodinamica. Prevede l'utilizzo di un farmaco fotosensibilizzante, a uso topico, e di una fonte di radiazioni luminose. Il farmaco fotosensibilizzante è una sorta di crema che, applicata sull'area tumorale, rende quest'ultima più suscettibile alla luce; la fonte luminosa, invece, emette la luce necessaria a distruggere le cellule tumorali, diventate fotosensibili dopo l'applicazione del farmaco. Il vantaggio principale di questa metodica è la bassa invasività; lo svantaggio è che non si conoscono i suoi effetti a lungo termine (dati gli effetti deleteri della luce sulle cellule sane).
  • Radioterapia. Proiettando un fascio di raggi X ad altissima energia sull'area tumorale, si danneggiano in modo definitivo le cellule tumorali, le quali sono così destinate a morire. Non fornisce sempre i risultati sperati e, se il trattamento non va a buon fine, è necessario cambiare il metodo di cura. Non se ne conoscono gli effetti a lungo termine.

Prognosi e prevenzione

Il carcinoma basocellulare è un tumore curabile e dal quale si può guarire, soprattutto se non insorge in sedi delicate e/o in profondità e se viene diagnosticato precocemente e trattato in modo opportuno.
Ciò, tuttavia, non esclude la possibilità che possa comparire un secondo tumore della pelle (uguale o di altro tipo); infatti, un individuo già colpito una volta è probabilmente un soggetto predisposto a questa tipologia di neoplasie.

PREVENZIONE

Il carcinoma basocellulare è un tumore che si può prevenire, attenendosi a determinate raccomandazioni. Ecco, di seguito, le principali:

  • Evitare di esporsi troppo al sole nelle ore centrali delle giornate più calde. In questi momenti, infatti, l'irraggiamento UV è notevole e altamente dannoso per la pelle.
  • Utilizzare le creme solari protettive. Il loro uso è particolarmente caldeggiato agli individui di pelle chiara che si trovano al mare, a coloro che svolgono un'attività lavorativa all'aperto e alle persone a forte rischio di tumore della pelle (persone con un sistema immunitario indebolito, malati di xeroderma pigmentoso ecc).
  • Coprire le parti del corpo solitamente più esposte alla luce solare e indossare gli occhiali da sole. Per entrambi questi consigli, vale lo stesso discorso fatto nel caso delle creme solari protettive: vanno seguiti da tutti, ma in particolar modo da determinate persone più a rischio.
  • Non abusare delle lampade abbronzanti o, meglio, evitare di farne uso. Se ne sconsiglia vivamente l'uso soprattutto a coloro che hanno la pelle chiara o che sono predisposti al tumore della pelle.
  • Controllare periodicamente la propria pelle. È bene esaminare, di tanto in tanto, tutto il corpo, anche i punti più impensabili (genitali, tra le dita dei piedi ecc). Può essere utile munirsi di più specchi, in modo tale da ispezionare anche le parti più nascoste o non visibili del corpo.
  • Non trascurare qualsiasi anomalia cutanea comparsa improvvisamente, perché potrebbe trattarsi di un carcinoma basocellulare o di un qualsiasi altro tumore della pelle.

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza