Allergia agli animali domestici: Sintomi e Diagnosi

Ultima modifica 01.04.2020

Sintomi

Allergia agli animali domestici: Sintomi e DiagnosiLe reazioni allergiche variano da persona a persona e di solito si manifestano sotto forma di reazione cutanea, congiuntivite, rinite o asma. La prima cosa da fare, in caso di sospetto che siano i nostri animali da compagnia a provocare l'allergia, consiste nel rivolgersi ad un medico, che sarà in grado di verificare se questi costituiscono effettivamente la causa dei sintomi allergici.
Quando si tocca il pelo o le piume di animali domestici o si inalano gli allergeni, in caso di ipersensibilità possono insorgere le seguenti reazioni:

Altri sintomi che possono comparire in associazione alla comparsa dell'asma sono:

Alcune persone allergiche possono anche presentare sintomi cutanei: il contatto diretto con un animale domestico può scatenare manifestazioni cutanee (orticaria, dermatite o eczema), con eruzioni pruriginose e macchie rosse.

Complicanze

Che cosa fa peggiorare i sintomi? L'aria inquinata ed il fumo di tabacco possono contribuire all'insorgenza di una crisi asmatica. Anche eventuali altri allergeni presenti nell'ambiente (esempio: pollini) possono aggravare le condizioni del paziente. L'impatto dell'allergia ai pollini può essere evidente poichè è stagionale e si potrebbe avere più difficoltà a gestire i sintomi soltanto per un breve periodo, limitato alla pollinazione. D'altra parte, l'esposizione agli allergeni degli animali può verificarsi tutto l'anno, anche se non si dispone di un animale domestico, poiché possono essere presenti in altre case o essere trasportati sui vestiti al lavoro o a scuola. Spesso, è estremamente difficile evitare gli allergeni che possono provenire da animali di altre persone. Ad esempio, una classe scolastica può presentare alti livelli di allergeni animali.

Diagnosi

Se si riscontrano congestione nasale, starnuti, respiro sibilante, difficoltà respiratorie o altri sintomi che possono essere correlati ad un'allergia, è consigliabile rivolgersi al proprio medico. L'allergia ad un animale domestico può essere sospettata sulla base della manifestazione allergica, dell'esame obiettivo e delle informazioni riferite dal paziente. Spesso, per il medico è sufficiente sapere quando e dove il soggetto presenta i sintomi. I test cutanei e le analisi sui campioni di sangue possono poi confermare il sospetto diagnostico.
Il paziente, prima della visita medica, può:

  • Scrivere tutti i sintomi che si sono presentati, compresi quelli che possono sembrare estranei all'allergia.
  • Riportare se altri membri della famiglia soffrono di determinati tipi di allergia e asma.
  • Scrivere una lista di tutti i farmaci che si stanno assumendo.
  • Chiedere al medico se è necessario sospendere l'assunzione dei farmaci che possano modificare l'esito delle prove allergiche, come per esempio, gli antistaminici o i cortisonici.

Nel frattempo, se si sospetta un'allergia è utile adottare misure per ridurre l'esposizione agli animali domestici: tenerli fuori dalla camera da letto, lontano da mobili imbottiti e lavarsi le mani immediatamente dopo averli toccati.


Esame obiettivo
Dopo aver raccolto le informazioni relative all'anamnesi, il medico può esaminare la mucosa del naso: in caso di allergia, il rivestimento del passaggio nasale potrebbe essere gonfio, apparire pallido o bluastro. Il medico può consigliare al paziente di rivolgersi ad un allergologo per effettuare test approfonditi, sulla cute o tramite analisi del sangue, che consentano di identificare esattamente l'allergene che causa i sintomi, definire la gravità della malattia allergica ed ottenere una diagnosi definitiva.


Test cutaneo (Prick test)
Si pongono a contatto con la cute dell'avambraccio piccole quantità di allergeni purificati, compresi gli estratti di proteine €‹animali e, successivamente, si punge la zona con una lancetta sterile. Se il test è positivo, dopo circa 15 minuti si osserva la comparsa di un caratteristico pomfo circondato da un'area arrossata, segno che rivela la sensibilità agli allergeni presi in considerazione. Se siete allergici ai gatti, ad esempio, potrete sviluppare rigonfiamento, prurito ed arrossamento in corrispondenza della rispettiva zona di puntura (dov'è stato applicato il relativo estratto).

Il Prick test è affidabile, facilmente eseguibile e del tutto indolore. L'esame può dare risultati sfalsati se viene eseguito in presenza di affezioni cutanee o quando la persona sta seguendo una cura con antistaminici o cortisonici.


Dosaggio delle IgE totali (PRIST) e specifiche (RAST)
In alcuni casi, un test cutaneo non può essere eseguito per la presenza di una particolare condizione cutanea o a causa delle interazioni con alcuni farmaci, che potrebbero invalidare l'esito dell'indagine. In alternativa, un esame del sangue consente di accertare la presenza degli anticorpi specifici rivolti contro i singoli allergeni che comunemente causano allergia, tra cui varie sostanze di derivazione animale. Inoltre, questa indagine consente di quantificare la sensibilità del paziente rispetto ad un determinato componente allergenico.


Quali sono le prospettive? Una volta individuati gli allergeni responsabili, i proprietari degli animali domestici dovrebbero evitare i fattori che possono aumentare il rischio di sviluppare forme allergiche più gravi e scatenare eventuali crisi asmatiche. I sintomi possono essere controllati con la terapia farmacologica più adeguata. Per i pazienti che presentano una sola allergia, potrebbe essere possibile ricorrere all'immunoterapia specifica, cioè un trattamento in grado di desensibilizzare progressivamente l'organismo nei confronti dell'allergene.



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Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici