Raffreddore: sintomi, contagio, cura e prevenzione

Raffreddore: sintomi, contagio, cura e prevenzione
Ultima modifica 20.10.2022
INDICE
  1. Generalità
  2. Contagio
  3. Fattori di rischio
  4. Sintomi
  5. Cura
  6. Prevenzione
  7. Complicazioni

Generalità

Cos'è il Raffreddore?

Il raffreddore è una delle malattie più comuni a livello mondiale. Si tratta di una patologia di origine virale che provoca l'infiammazione della mucosa nasale e faringea (gola). Altamente contagioso, il raffreddore può essere trasmesso sia da malati, che da portatori sani.

Contagio

Come si trasmette il Raffreddore?

La forma più comune di contagio è quella diretta: starnutitosse e goccioline di saliva (droplets) permettono il passaggio diretto dei virus da un organismo all'altro. Anche il dialogo può diventare causa di trasmissione diretta in quanto durante il colloquio possono essere espulse, involontariamente, piccole gocce di liquido salivare.

Gli oltre 200 virus responsabili del raffreddore possono resistere per circa tre ore nell'ambiente esterno. Il contagio può pertanto avvenire anche in maniera indiretta, per esempio dando la mano o manipolando oggetti contaminati. Per questo motivo, è buona abitudine lavarsi bene le mani ed evitare di portarle al viso dopo essere stati a contatto con persone o oggetti infettati.

Allo stesso tempo, se si è colpiti da raffreddore, è bene portare le mani alla bocca quando si starnutisce o si tossisce per evitare di contagiare chi ci è vicino.

Il picco di contagiosità si verifica nei primi 2-3 giorni di malattia, mentre al termine dell'affezione il rischio di contagio è molto basso.

Le probabilità di infezione sono direttamente proporzionali al tempo di esposizione agli agenti contaminanti.

Fattori di rischio

Qualsiasi forma di stress può diminuire la resistenza alle infezioni abbassando le difese immunitarie.

Il rischio di contagio aumenta considerevolmente nei soggetti debilitati o ammalati, le cui difese immunitarie non sono in grado di proteggere il corpo dal contagio (soprattutto bambini e anziani). In questi ultimi (bambini) il raffreddore si manifesta con più gravità, e dura normalmente qualche giorno in più.

Freddo e Raffreddore

Clima freddo, pioggia, correnti d'aria, vento freddo e aria condizionata sono tra i maggiori fattori di rischio empiricamente riconosciuti.

La maggiore suscettibilità al raffreddore in simili circostanze è probabilmente dovuta al temporaneo abbassamento delle difese di naso e gola, che si verifica in seguito all'esposizione a correnti d'aria fredda o eccessivamente secca.

Sappiamo ad esempio che le vie respiratorie sono tappezzate da ciglia vibratili, che con i loro movimenti spingono continuamente verso l'esterno il muco (sostanza viscosa che protegge dai microrganismi inglobandoli e mascherando i recettori cellulari con i quali interagiscono). Virus e batteri possono quindi sfruttare l'azione inibitrice del freddo sulla motilità di queste ciglia, per infettare le prime vie respiratorie.

Se l'aria è troppo secca, le gocce di saliva contenenti i virus possono rimanere più a lungo disperse nell'aria. Un umidificatore per l'ambiente aiuta quindi a prevenire il raffreddore e la secchezza delle vie nasali, diminuendo il rischio di infezione.

Sintomi

Per approfondire: Sintomi Raffreddore

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Raffreddore Sintomi: come si manifesta?

I sintomi del raffreddore sono piuttosto comuni: naso chiuso e gocciolante, congestione nasale, gola irritata talvolta associata a febbre, tosse, emicraniaraucedine, infiammazione dei linfonodi nel collo e dolori muscolari.

Cura

La completa guarigione dal raffreddore avviene normalmente nel giro di 5-10 giorni, ma in alcuni casi può richiedere tempi più lunghi.

Nel caso i sintomi persistano per più di due settimane senza attenuarsi è bene considerare l'eventuale presenza di altri problemi come sinusiti o allergie.

Farmaci

Dunque, non esistono cure specifiche contro il raffreddore anche se alcuni farmaci, tra cui gli antistaminici e gli antinfiammatori, possono alleviarne i sintomi. Tuttavia, aspirina e derivati non devono, per nessun motivo, essere somministrati ai bambini sotto i 12 anni.

Spray e nebulizzatori possono risolvere temporaneamente la spiacevole sensazione di naso tappato ma è bene non eccedere con il loro uso.

Fumi e aerosol per la liberazione delle vie aeree, caramelle balsamiche e la frequente pulizia del naso possono eliminare almeno in parte il muco infetto, scongiurando il rischio di infezioni batteriche e accelerando la guarigione.

Gli antibiotici non devono essere usati per trattare un comune raffreddore. Non aiutano e possono rivelarsi addirittura dannosi (anche in presenza di catarro e muco giallognolo).

Per approfondire: Farmaci per curare il Raffreddore

Rimedi della nonna

Già nel dodicesimo secolo il brodo di pollo veniva usato per curare il raffreddore. Effettivamente il calore, i numerosi amminoacidi (soprattutto la cisteina) ed il sale possono aiutare a combattere l'infezione.

Nelle tradizioni popolari i presunti rimedi si sprecano, tra i più classici ricordiamo il latte con il miele, ed il succo di limone con vino bianco. Ad ogni modo, non esistono sufficienti evidenze scientifiche per supportare l'efficacia di tali pratiche.

Per approfondire: Rimedi Raffreddore

Dieta e Fitoterapia

Agrumi, agliogerme di granomigliosalviasedanofrutti di boscofragole e castagne sono solo alcuni tra gli alimenti ai quali la medicina tradizionale attribuisce proprietà curative contro il raffreddore.

Sono stati compiuti pochi studi per confermare l'efficacia terapeutica di questi cibi, che generalmente si rivelano del tutto privi di effetti benefici.

Tisane di menta peperita, di timo o di eupcalipto ed estratti della pianta Echinacea, vengono impiegati in diversi Paesi del mondo per curare raffreddore ed infezioni delle vie aeree superiori in genere.

Per approfondire: Rimedi naturali contro il raffreddore

Vitamina C

L'assunzione di vitamina C non sembra avere alcun valore curativo/preventivo, sebbene un buon equilibrio vitaminico sia fondamentale per fortificare le difese immunitarie e garantire l'ottimale efficienza dell'organismo.

Prevenzione

Vaccini

Il raffreddore, come abbiamo visto, è causato da un insieme molto ampio di virus (oltre 200). Tra tutti questi virus i più comuni sono i rinovirus, il cui nome deriva dal termine greco rhin="naso".

La molteplicità di agenti virali coinvolti ha impedito agli studiosi di sviluppare un vaccino efficace, al contrario di quanto è avvenuto per l'influenza (il cui ceppo virale è molto più ridotto).

Misure Comportamentali

Di seguito altri consigli per prevenire la malattia:

  • Non utilizzare gli stessi tovaglioli o posate di chi è colpito da raffreddore
  • Girarsi e portare le mani, o meglio ancora un fazzoletto alla bocca quando si starnutisce
  • Lavarsi spesso le mani, in particolar modo prima di mangiare
  • Cercare di tenere le mani lontano dal naso e dalla bocca
  • Mantenersi in buona salute, seguire un regolare programma di attività fisica ed abbinarlo ad un regime alimentare equilibrato
  • Evitare, per quanto possibile lo stress, e riposare adeguatamente
  • Evitare l'esposizione a intemperie e sbalzi di temperature in genere
  • Aumentare il consumo di liquidi per rendere più fluido il muco infetto e favorirne l'eliminazione
  • Consumare alimenti probiotici in modo da favorire l'equilibrio della flora batterica intestinale.

Complicazioni

Fortunatamente gravi complicazioni sono piuttosto rare e colpiscono per lo più orecchiotrachea e bronchi.

Raramente il raffreddore comporta eccessivi incrementi della temperatura corporea (oltre 38°C), in questi casi è logico sospettare una forma influenzale.

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