Agnocasto: Proprietà, Integratori, Indicazioni
Ultima modifica 16.09.2021
INDICE
  1. Che cos'è l'Agnocasto?
  2. Droga e Costituenti Chimici
  3. Proprietà
  4. Utilizzi e Integratori
  5. Interazioni
  6. Effetti Collaterali
  7. Quando NON Usarlo

Che cos'è l'Agnocasto?

L'agnocasto - nome scientifico Vitex agnus castus L. - è un pianta arbustiva appartenente alla famiglia delle Verbenaceae.

Agnocasto_ Proprietà, Integratori, Indicazioni Shutterstock

Anche noto con i nomi comuni e popolari di "albero del pepe", " falso pepe " o "pepe dei monaci" (in inglese monk's  pepper), l'agnocasto vanta un largo utilizzo nel corso della storia grazie alle proprietà che gli sono state attribuite in passato e che tuttora gli vengono riconosciute (alcune dimostrate, altre no).

Fra i nomi attribuiti un tempo alla pianta vi è anche quello di "albero della castità", per via dell'impiego che ne veniva fatto nel mondo antico. Già gli antichi greci, infatti, ne decantavano le proprietà inibenti sulla libido, tanto da renderlo compagno di vita delle sacerdotesse facenti voto di castità; la tradizione fu poi raccolta durante il medioevo, quando i monaci erano soliti utilizzare la tintura di bacche fresche per sopprimere gli impulsi sessuali; l'impiego dell'agnocasto in tal senso è poi caduto in disuso.

Droga e Costituenti Chimici

Parti Utilizzate e Sostanze contenute nell'Agnocasto

La droga dell'agnocasto - che prende nome dalla stessa pianta - è costituita dai frutti maturi ed essiccati.

Agnocasto frutti Shutterstock

Più nel dettaglio, si tratta di bacche di colore nero-rossastro contenenti quattro semi, il cui sapore - leggermente pungente e simile al pepe - ha portato alle ben note denominazioni dialettali.

Fra i costituenti chimici presenti, ricordiamo:

Proprietà

Quali sono le Proprietà attribuite all'Agnocasto?

Fra le diverse proprietà attribuite all'agnocasto nel corso degli anni, ad oggi, spiccano senz'altro quelle riguardanti la sua capacità di influire sui livelli degli ormoni coinvolti nel controllo del ciclo riproduttivo femminile. Per questa ragione, l'agnocasto e i prodotti che lo contengono vengono spesso utilizzati in presenza di sindrome premestruale (PMS), disturbo disforico premestruale (PMDD) e perfino contro alcuni sintomi della menopausa.

Più nel dettaglio, si ritiene che l'agnocasto possa essere in grado di sostenere la produzione di ormone luteinizzante (LH), di regolare la produzione di prolattina e di agire sul riequilibrio del rapporto fra estrogeni e progesterone (a favore di quest'ultimo).

I meccanismi d'azione alla base di queste attività non sono ancora del tutto chiariti. Per quel che concerne la regolazione della produzione di prolattina, sembra che ciò avvenga in quanto all'interno della pianta sono presenti sostanze dotate di attività dopaminergica espletate attraverso il legame con i recettori della dopamina di tipo 2 (recettori D2) che porta ad una inibizione della secrezione di prolattina. Il meccanismo dopaminergico appena descritto dimostra come l'agnocasto possa agire per alleviare la mastodinia che si manifesta nel periodo premestruale, ma si ritiene che possa essere coinvolto anche nel miglioramento di altri sintomi della PMS.

Gli studi clinici condotti in merito hanno evidenziato come l'agnocasto possa realmente rivelarsi utile nel contrastare i sintomi della sindrome premestruale e del disturbo disforico premestruale, ma anche nel contrastare i sintomi della menopausa e la mastalgia.

Utilizzi e Integratori

La Commissione E Tedesca consiglia l'uso dell'agnocasto in presenza di anomalie del ciclo mestruale, nella sindrome premestruale e per alleviare la mastodinia.

Nel nostro Paese, l'agnocasto è disponibile all'interno di numerosi integratori alimentari che vengono consigliati per il trattamento dei sintomi della sindrome premestruale. In funzione del prodotto preso in considerazione, l'agnocasto può essere presente in forma di frutti essiccati e polverizzati o in forma di estratto secco ottenuto dai frutti.

Per il corretto modo d'uso di questi integratori è opportuno far riferimento a quanto riportato sull'etichetta, sulla confezione o sul foglietto illustrativo del prodotto. In caso di dubbi, è bene rivolgersi al medico o al farmacista.

NOTA BENE

Anche se gli integratori a base di agnocasto sono liberamente acquistabili, prima di ricorrere al loro impiego è bene chiedere consiglio al proprio medico. Il fatto che si tratti di integratori di origine naturale e non di farmaci, infatti, non significa che essi siano privi di effetti indesiderati o controindicazioni. A questo proposito, è fondamentale ricordare che "naturale" non è sinonimo di "sicuro" e di "utilizzabile in maniera indiscriminata da chiunque".

Il ricorso al consiglio del medico è ancor più giustificato se si soffre di disturbi o malattie, se si stanno seguendo terapie o si stanno assumendo altri farmaci, se ci si trova in particolari condizioni (quali, ad esempio, gravidanza, allattamento al seno, presenza di allergie, ecc.).

Usi Tradizionali

Fra gli usi tradizionali dell'agnocasto nell'ambito della medicina popolare, ricordiamo: disturbi vasomotori associati al climaterio (vampate di calore), iperprolattinemiairregolarità del ciclo mestruale (amenorreadismenorreaipermenorreapolimenorrea), sindrome premestruale (con i suoi sintomi sia psichici che somatici), mastalgia o mastodinia ed infertilità.

Interazioni

L'Agnocasto può interferire con l'azione di Farmaci e Medicinali?

L'agnocasto e i prodotti che lo contengono potrebbero interferire con l'azione di alcuni farmaci, quali:

Pertanto, se si stanno assumendo i suddetti farmaci, prima di assumere prodotti a base di agnocasto di qualsiasi tipo - anche se liberamente acquistabili - è assolutamente necessario rivolgersi al medico.

Effetti Collaterali

L'Agnocasto e i prodotti che lo contengono possono causare Effetti Indesiderati?

Nella maggior parte dei casi, se i prodotti a base di agnocasto vengono impiegati correttamente e seguendo le indicazioni riportate dal produttore, sembrano essere ben tollerati dalla maggior parte delle persone.

Sono stati comunque segnalati casi di nausea e altri disturbi gastrointestinali, agitazione e reazioni allergiche in individui sensibili.

Quando NON Usarlo

Viste le proprietà dell'agnocasto e il modo in cui influisce sull'organismo, la pianta e i prodotti che la contengono non devono essere usati in gravidanza, durante l'allattamento al seno e in presenza di disturbi o patologie sensibili alle variazioni ormonali (ad esempio, endometriosi, fibromi uterini, alcune tipologie di tumori).

Secondo alcuni autori, l'utilizzo dell'agnocasto potrebbe essere controindicato anche in persone affette da morbo di Parkinson e nelle persone affette da psicosi.

Naturalmente, l'uso della pianta è controindicato anche in caso di allergia nota allo stesso agnocasto o ad uno qualsiasi dei costituenti chimici contenuti.

Per approfondire, leggi anche:

Proprietà dell'Agnocasto in Erboristeria: quali sono? Proprietà dell'Agnocasto

Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista