Vena cava - Il sistema della vena cava

Ultima modifica 17.02.2020

Il sistema della vena cava si divide in vena cava superiore e vena cava inferiore; ciascuna di queste due vie convoglia verso il cuore il sangue povero di ossigeno e ricco di anidride carbonica proveniente, rispettivamente, dalla metà superiore (sopradiaframmatica) e dalla metà inferiore (sottodiaframmatica) del corpo. Vena CavaInfatti:

  • attraverso la vena cava superiore affluisce al cuore il sangue proveniente dalla testa, dal collo, da parte del torace e dagli arti superiori.
  • attraverso la vena cava inferiore, invece, affluisce al cuore il sangue che ha irrorato il bacino, gli arti inferiori e l'addome.

In altre parole, nel quadro della circolazione sanguigna generale, il sistema della vena cava si occupa di raccogliere e far confluire verso il cuore, precisamente nell'atrio destro, tutto il sangue povero di ossigeno e ricco di anidride carbonica proveniente dai tessuti e raccolto dalle altre componenti dall'albero venoso. Tale sangue verrà poi immesso dal ventricolo destro nella circolazione polmonare per ri-ossigenarlo e, successivamente, raccolto e pompato nel circolo sistemico dalla parte sinistra del cuore.

Caratteri strutturali e anatomici della vene

CuoreLe vene differiscono dalle arterie per un minore spessore ed una maggiore delicatezza delle pareti. Nonostante ciò, le pareti venose presentano una maggiore capacità distensiva e, in generale, un minore rischio di lesione rispetto ai vasi arteriosi. Questo è possibile in quanto all'interno di esse il sangue che vi scorre ha una pressione inferiore. Hanno poi, rispetto alle arterie, un diametro tendenzialmente maggiore, di conseguenza la quantità di sangue che vi fluisce è superiore.
Dal punto di vista della struttura, nelle vene le componenti muscolari ed elastiche sono inferiori rispetto alle arterie. Il collagene, invece, è una componente altamente presente.
Anche le vene sono costituite dalle tipiche tre tonache, l'intima, la media e l'avventizia.

  • L'intima è il rivestimento più interno del vaso. Costituita da cellule endoteliali, al suo interno scorre il sangue e, proprio in virtù della presenza dell'endotelio, è possibile che venga assorbito del materiale dal fluido che vi scorre all'interno.
  • La media è fornita di fibre muscolari e fibre elastiche. La prevalenza di un tipo di fibra sull'altra dipende dal ruolo svolto dal vaso in una determinata zona del corpo umano.
  • Infine, l'avventizia è l'avvolgimento esterno dei vasi ed è formata da tessuto connettivo. Essa rappresenta il punto di contatto tra il vaso e l'ambiente esterno. Può contenere fibre muscolari ed elastiche.

È difficile classificare e descrivere in modo preciso l'istologia delle tonache poiché la struttura delle vene varia in base alla funzione locale. In altre parole, i capillari, i vasi di medio calibro ed i condotti sanguigni più grossi hanno una differente composizione istologica, a livello delle tre tonache, in base ai distretti in cui si trovano e alle funzioni che svolgono. In alcune vene, la componente muscolare liscia può mancare quasi del tutto, come nelle vene della cute, della milza o della retina. In altri vasi venosi, invece, le fibre muscolari lisce sono assai presenti, come ad esempio nell'utero di una donna incinta o nella giugulare interna.

Il sistema della vena cava, superiore e inferiore, presenta una peculiarità: nella parte terminale, a contatto con l'atrio destro del cuore, la tonaca avventizia è costituita da strati di miocardio.

Vena cava superiore

Il ruolo svolto dalla vena cava superiore è di collettore per tutte le altre vene e capillari che hanno irrorato i tessuti e gli organi delle parti sopradiaframmatiche. In essa, infatti, si uniscono le due vene anonime o brachiocefaliche, destra e sinistra; vene anonime che a loro volta derivano dall'unione di succlavia e giugulare interna. Si immagini, quindi, la vena cava superiore come il terminale di raccolta di una serie di vasi venosi via via sempre più grandi. Il punto di confluenza delle due vene anonime, a livello della Ia costola destra, identifica il punto d'origine della vena cava superiore.
Essa è lunga 7-8 cm, possiede un diametro di circa 22 mm e raggiunge l'atrio destro del cuore in corrispondenza della IIIa costola destra.
Lungo il suo percorso, la vena cava superiore è in parte extrapericardica (nel tratto iniziale), e in parte intrapericardica (nel tratto finale). Per intra- ed extrapericardica si intende la caratteristica anatomica di essere o meno rivestita dal pericardio. Il pericardio è una sottile membrana che avvolge il cuore e ha funzione protettiva.

Nella sua porzione extrapericardica, la vena cava superiore è a contatto con:

  1. il timo, anteriormente.
  2. il nervo frenico destro, lateralmente.
  3. il polmone destro, i linfonodi bronchiali ed il nervo vago destro, posteriormente.
  4. l'aorta ascendente, nel punto mediale.

La porzione intrapericardica, invece, entra in rapporto con:

  1. l'auricola destra, cioè una piccola appendice dentellata che funge da prolungamento dell'atrio, in basso.
  2. l'arteria polmonare (ramo destro) e la vena polmonare superiore destra, posteriormente.

La vena cava superiore è sprovvista di valvole e non possiede cellule muscolari, tranne un rivestimento di fibre muscolari striate dipendenti dalla muscolatura dell'atrio. Quest'ultima caratteristica è tipica delle vene che sboccano nel cuore: in generale, infatti, esse presentano, nel tratto che si collega al cuore - e precisamente a livello della tonaca avventizia - uno strato di miocardio, cioè la muscolatura tipica del cuore, ad andamento circolare o spirale.

Affluenti della vena cava superiore

Il principale vaso venoso affluente della vena cava superiore è la vena azygos. La vena azygos raccoglie il sangue proveniente dalle vene intercostali e funge, pertanto, anch'esso da collettore di vasi di dimensioni minori. Più precisamente, la vena azygos fa parte di una sistema venoso più grande, composto da altri due vasi chiamati emiazygos ed emiazygos accessoria. La vena azygos convoglia direttamente il sangue proveniente dalle vene intercostali di destra. Le altre due vene convogliano, invece, il sangue proveniente dai vasi intercostali di sinistra e solo successivamente lo riversano nella vena azygos. Il sistema della vena azygos si trova nel mediastino posteriore, cioè in quella zona del torace compresa tra vertebre e pericardio.
La vena cava superiore può ricevere anche il flusso sanguigno proveniente dalla vena tiroidea superiore destra, dalle vene pericardiche e dalle vene mammarie interne.

La vena cava superiore e la linfa

Al sistema della vena cava superiore affluisce anche tutta la linfa proveniente dalle zone superiori del corpo. Il punto di contatto avviene, più precisamente, a livello dei grossi vasi venosi posti alla base del collo, tra la vena succlavia destra e la vena giugulare interna destra. La linfa che sbocca nel sistema venoso ha già attraversato i tessuti: è, pertanto, ricca di sostanze di rifiuto, raccolte dai tessuti stessi, ma anche dei chilomicroni assorbiti a livello intestinale.

Vena cava inferiore

La vena cava inferiore raccoglie il sangue proveniente dalla parte sottodiaframmatica del corpo umano. In altre parole, tramite questa via, il sangue povero di ossigeno, che ha irrorato i distretti inferiori del corpo, ritorna al cuore.
Vena Cava InferioreEssa si forma a livello della IV o V vertebra lombare, alla confluenza delle due vene iliache comuni. Nel suo percorso di attraversamento della cavità addominale, la vena cava inferiore passa prima sulla faccia posteriore del fegato, attraversa poi il diaframma per mezzo di un orifizio e, infine, penetra nel torace; qui, esegue una leggera curvatura in avanti e verso sinistra per raggiungere così l'atrio destro del cuore.
È lunga 21-22 cm: 19 cm percorrono la porzione addominale, i restanti 2-3 cm si trovano nella zona toracica. Il diametro della vena cava inferiore è variabile: all'origine, cioè alla confluenza delle due vene iliache, è di 20 mm; a livello delle vene renali, che affluiscono nella vena cava inferiore, è di 30 mm; nella parte terminale raggiunge i 33 mm e, infine, a livello dell'orifizio diaframmatico, misura 27 mm. Per queste sue caratteristiche, la vena cava inferiore è la vena più grossa del corpo umano.

La porzione addominale della vena cava inferiore entra in contatto con:

  1. l'aorta addominale, alla sua sinistra.
  2. i corpi vertebrali, il muscolo psoas e il tronco del simpatico, nella parte posteriore.
  3. l'uretere, la vena spermatica e il margine mediale del rene destro, lateralmente.
  4. il peritoneo parietale (cioè la membrana che riveste la superficie interna delle pareti della cavità addominale e di quella pelvica) il duodeno (nella porzione inferiore), la testa del pancreas e il fegato nella parte anteriore.

La porzione toracica prende contatto, invece, con:

  1. il pericardio, nella zona inferoposteriore
  2. la base del polmone destro.

A differenza della vena cava superiore, la vena cava inferiore possiede una valvola, chiamata valvola di Eustachio. Anche la sua struttura è diversa: la parete, nel tratto addominale, è spessa e costituita da due strati muscolari. Analogamente a quanto accade per la vena cava superiore, nella porzione toracica, l'unica muscolatura presente è quella di origine atriale, di tipo miocardico.

Affluenti della vena cava inferiore

Gli affluenti principali della vena cava inferiore sono di due tipi: parietali e viscerali. Al gruppo delle vene parietali appartengono le vene lombari e freniche inferiori. Al gruppo delle vene viscerali appartengono le vene renali, soprarenali medie ed epatiche. Nelle donne e negli uomini, affluiscono alla vena cava inferiore rispettivamente le vene ovariche e le vene spermatiche, entrambe del tipo viscerale.


Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza