Ultima modifica 09.01.2018

Cos'è la Secretina

La secretina è un ormone peptidico di 27 amminoacidi, con un ruolo particolare nella storia della fisiologia: rilasciata dalle cellule S delle cripte duodenali, la secretina rappresenta il primo ormone scoperto dall'uomo, grazie agli studi di Bayliss e Starling nel lontano 1902.

Il rilascio di secretina è stimolato dalla discesa del pH gastrico, quindi dall'aumento dell'acidità del suo contenuto. Non a caso, la secretina agisce primariamente sul pancreas, stimolandolo a secernere un succo pancreatico diluito e ricco di bicarbonato, importantissimo per tamponare l'acidità del chimo gastrico. Questo meccanismo, oltre ad assicurare condizioni ottimali all'attività degli enzimi digestivi (che lavorano al meglio a pH lievemente basici), protegge la mucosa duodenale dall'insulto dell'acidità del chimo.

Funzioni

Secretina

L'azione della secretina è paragonabile a quella di un pompiere; viene infatti rilasciata in risposta all'aumento dell'acidità del materiale digerito proveniente dallo stomaco (chimo gastrico), che rischierebbe di "bruciare" la mucosa del tratto prossimale dell'intestino tenue (chiamato duodeno).

Per spegnere questo fuoco la secretina stimola il fegato ed il pancreas a rilasciare secrezioni ricche di liquidi e bicarbonati.


Il rilascio di secretina è stimolato - oltre che dall'acidità del chilo proveniente dal piloro - anche dalla presenza di acidi grassi liberi e sali biliari. Quando il pH del duodeno si avvicina alla neutralità (>4,5) il rilascio di secretina viene inibito, poiché l'organismo non ha più bisogno della sua azione biologica.

Oltre che a livello pancreatico, la secretina agisce anche sul fegato, stimolando la produzione biliare. Con effetto paracrino, quest'ormone favorisce altresì la secrezione ghiandolare del duodeno (ghiandole di Brunner), sempre allo scopo di tamponare l'acidità del chimo. Nel contempo agisce sulle cellule G deputate alla secrezione di gastrina, riducendone l'attività ed aumentando di riflesso il pH gastrico.

La secretina potenzia inoltre l'azione della colecistochinina, un ormone che stimola la sintesi degli ormoni pancreatici e favorisce la secrezione della bile nell'intestino.

Recentemente si è scoperto che la secretina viene rilasciata anche dall'ipofisi posteriore in risposta ad un aumento dell'osmolarità plasmatica, e va ad agire a livello ipotalamico favorendo la sintesi ed il rilascio di vasopressina (ADH). Quest'ultimo ormone è detto anche antidiuretico poiché si oppone alla produzione di urina, conservando acqua nell'organismo; la sua azione è quindi importante quando aumenta l'osmolarità del plasma (ergo quando diventa più concentrato, quindi più povero di acqua).

Test di stimolo alla secretina

L'iniezione endovenosa o endoluminale (nel duodeno tramite sondino) di secreatina viene praticata in ambito diagnostico per studiare le risposte degli organi sensibili alla sua azione, primo fra tutti il pancreas. In caso di sospetta pancreatite, fibrosi cistica, insufficienza pancreatica, tumori del pancreas e gastrinoma, il test di stimolo alla secretina può fornire informazioni importanti sulla salute dell'organo. E' possibile ad esempio aspirare dal duodeno i succhi pancreatici, ivi rilasciati grazie allo stimolo della secretina somministrata in vena, ed analizzarli in laboratorio per la diagnosi di insufficienza pancreatica (anche se a tale scopo si preferisce spesso il dosaggio della chimotripsina nelle feci). In presenza di gastrinoma (un ormone pancreatico secernente gastrina), l'iniezione endovenosa di secretina aumenta notevolmente i livelli di gastrina (gastrinemia); ciò non avviene nel paziente sano, dal momento che in condizioni normali la gastrina viene prodotta prevalentemente a livello gastrico, ed il suo rilascio non è influenzato in maniera importante dalla secretina.