Ultima modifica 04.11.2017

Vedi anche: analisi del sangue e bilirubina alta


La bilirubina è un prodotto di rifiuto derivante dal metabolismo dell'emoglobina (proteina presente nei globuli rossi deputata principalmente al trasporto dell'ossigeno dai polmoni ai vari tessuti dell'organismo).

BilirubinaNell'arco delle 24 ore, un soggetto normale produce circa 200-250 mg di bilirubina. Trattandosi di un prodotto di rifiuto, questa quota dev'essere costantemente allontanata dall'organismo.

 

Come anticipato, la maggior parte della bilirubina circolante viene prodotta durante il catabolismo dell'emoglobina, che a sua volta deriva dalla distruzione dei globuli rossi invecchiati o danneggiati. Soltanto il 10-20% della quota circolante (livelli normali di bilirubina nel siero: 0.3 - 1 mg/dl) deriva dal catabolismo di altre emoproteine (mioglobina, citocromi, perossidasi, catalasi) e degli eritroblasti anomali (precursori dei globuli rossi prodotti nel midollo osseo).

La bilirubina prodotta da questi processi catabolici è nota come bilirubina libera, bilirubina non coniugata o bilirubina indiretta. In virtù della sua liposolubilità, nel torrente circolatorio la bilirubina indiretta viene trasportata dall'albumina, a cui si lega con un legame "debole". Sempre per tale caratteristica non può essere filtrata dal rene, quindi non si ritrova nelle urine.

Il metabolismo della bilirubina indiretta ha sede a livello epatico.

Le cellule del fegato, dette epatociti, sequestrano la bilirubina indiretta dissociatasi dall'albumina, la inglobano per diffusione o trasporto attivo attraverso la membrana plasmatica, e ne impediscono il reflusso nel sangue tramite il legame ad una proteina, detta ligandina. A questo punto, la bilirubina viene coniugata con due molecole di acido glicuronico; questa reazione avviene all'interno del reticolo endoplasmatico liscio dell'epatocita ed è mediata dall'enzima bilirubina-glicuroniltransferasi.

La sostanza derivante dal processo di coniugazione (che avviene in due tappe: bilirubina monoglicuronide → bilirubina biglicuronide) è nota come bilirubina coniugata o diretta. Essendo idrosolubuile, viene escreta con la bile.

Tramite il flusso biliare, la bilirubina diretta viene riversata nell'intestino e precisamente nel duodeno, dove sbocca attraverso il coledoco. La maggior parte viene quindi eliminata con le feci, mentre una piccola percentuale viene trasformata dai batteri dell'ileo e del colon in “Urobilinogeno”. Questa sostanza incolore subisce un metabolismo particolare, più facilmente comprensibile osservando l'immagine a fondo articolo.

  • Nell'ileo terminale e nel colon la bilirubina diretta viene trasformata in urobilinogeno dalla beta-glucuronidasi batterica, che la scinde ad acido glicuronico e bilirubina; quest'ultima viene ulteriormente processata e convertita in urobilinogeno, mesobilinogeno e stercobilinogeno, tutte sostanze incolori.
  • L'urobilinogeno viene massimamente escreto con le feci, sotto forma di pigmenti colorati (stercobilina). Un 20% viene invece riassorbito dal sangue e veicolato al fegato, dove nuovamente viene escreto con la bile.
  • Una piccola quota dell'urobilinogeno riassorbito sfugge al filtro epatico e viene escreta con le urine, dove viene ossidata a urobilina, sostanza responsabile della loro caratteristica colorazione.

Come anticipato, a livello renale la bilirubina indiretta (non coniugata, legata all'albumina) non viene filtrata dai glomeruli; come tale, non si ritrova nelle urine. Al contrario, la bilirubina coniugata o diretta non ha bisogno di legarsi all'albumina, ed essendo idrosolubile passa il filtro glomerulare; pertanto, si può ritrovare nelle urine.

Anche la quota di urobilinogeno sfuggita al filtro epatico è presente nell'urina, come tale o sotto forma di urobilina.

Bilirubina diretta bilirubina indiretta