Ultima modifica 27.09.2019

Le arterie sono canali membranosi circolari, adibiti al trasporto di sangue dal cuore verso tutti i tessuti dell'organismo; allontanandosi da esso danno origine a rami che diminuiscono via via di diametro, fino a sfociare nelle reti capillari. Nonostante ciò, le arterie sono ben lontane dall'essere semplici condotti inerti; stiamo infatti parlando di strutture dinamiche, capaci di contrarsi e dilatarsi in risposta ai bisogni dell'organismo.

Classificazione delle arterie

Contrattilità ed elasticità sono caratteristiche diversamente rappresentate nelle varie tipologie di arterie. In base alle loro particolarità strutturali distinguiamo:

grandi arterie o arterie elastiche: hanno un diametro che supera i 7mm, con una grossa luce ed una parete particolarmente elastica, necessaria per smorzare le forti pressioni conferite al sangue da parte del cuore. Sono definite anche arterie di conduzione; ne sono esempi l'aorta ed i suoi rami principali, e le arterie polmonari.

Arterie di medio calibro o arterie muscolari: hanno un diametro compreso tra i 2,5 ed i 7 mm, con una grossa luce ed una parete forte ma non troppo elastica; inoltre offrono una bassa resistenza al flusso sanguigno. Sono considerate arterie di distribuzione; ne sono esempi le arterie coronarie e quelle renali.

Arterie di piccolo calibro o arteriole: ricche di tessuto muscolare, presentano una piccola luce ed una parete spessa e contrattile, grazie alla quale regolano e controllano la resistenza del flusso nel letto capillare. Sono governate da una ricca innervazione di fibre simpatiche e da diversi fattori locali. Le arteriole rappresentano le estreme ramificazioni dell'albero arterioso e si continuano nei capillari.

Per quanto detto, il calibro e l'elasticità delle arterie decrescono progressivamente dall'aorta verso la periferia, mentre aumenta, di riflesso, la componente muscolare liscia. Anche pressione e velocità del sangue diminuiscono mano a mano che ci si allontana dal cuore; la sezione trasversa totale, invece, aumenta, perché il calibro della somma dei rami collaterali e terminali di ciascuna arteria è sempre maggiore rispetto a quello del vaso di origine. Esistono quindi graduali passaggi da un tipo di arteria all'altro; si possono così individuare anche arterie di tipo misto, che presentano caratteristiche intermedie tra le differenti tipologie vasali.

 

Arterie e vasi sanguigni

 

Tutte le arterie trasportano sangue ricco di ossigeno. Fa eccezione l'arteria polmonare, che veicola il sangue deossigenato ai polmoni - dove i globuli rossi rilasciano l'anidride carbonica per arricchirsi di ossigeno - e quelle ombelicali nel feto. Si parla quindi di arterie sistemiche, per indicare i i vasi sanguigni deputati al trasporto di sangue ossigenato dal cuore al resto del corpo, e di arterie polmonari, adibite al trasporto di sangue deossigenato dal cuore ai polmoni; di conseguenza le vene polmonari, al contrario delle sistemiche, trasportano sangue ricco di ossigeno.

Le pareti delle arterie

La parete di tutte le arterie è costituita da tre tonache concentriche: l'intima, più interna, la media e l'avventizia (o tonaca esterna).

La tonaca intima, o semplicemente intima, rappresenta lo strato più interno della parete vasale; delimita il lume ed è formata da un sottile strato di cellule endoteliali che poggia su un altrettanto esiguo strato di tessuto connettivo; funge da rivestimento protettivo e assicura la regolazione del trasporto di materiale tra il sangue ed i tessuti. Le cellule che la compongono svolgono ruoli importantissimi, per certi versi ancora da chiarire, come il rilascio di sostanze paracrine capaci di regolare il flusso ematico.

La tonaca media è costituita da fibrocellule muscolari lisce e fibre elastiche; è in genere la più spessa e variabile in base al calibro e al tipo di arteria. La tonaca media ha lo scopo di conferire al vaso elasticità (nelle arterie di grosso calibro le fibre elastiche sono abbondanti, mentre quelle contrattili relativamente poche) e contrattilità (nelle arterie muscolari si ha una predominanza del contenuto muscolare liscio rispetto all'elastico).

La tonaca avventizia, più esterna, è costituita da connettivo lasso, con fascetti di fibrocellule muscolari lisce, ed ha principalmente scopo contenitivo; nei vasi di grosso e medio calibro contiene i vasa vasorum (piccoli vasi che irrorano e nutrono le pareti vascolari) ed i nerva vasorum (fibre vegetative simpatiche deputate essenzialmente al controllo delle fibre muscolari lisce della tonaca intermedia).

Tra una tonaca e l'altra sono presenti delle lamine elastiche; la lamina elastica interna è una densa membrana elastica che separa l'intima dalla media, mentre la lamina elastica esterna, meno sviluppata, rappresenta il limite esterno della tonaca media.


tonache arterie

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