Ecografia Epatica: Indicazioni, Dieta, Preparazione

Ultima modifica 20.12.2019

Cos'è e come si esegue?

L'ecografia epatica si basa sul principio dell'ultrasuonografia. Tramite queste tecnica, un fascio di ultrasuoni (così chiamati perché non udibili dall'orecchio umano) viene proiettato sull'area corporea da esaminare, grazie ad un'apposita sonda. A questo punto i tessuti colpiti dalle onde sonore le riflettono in misura variabile a seconda della loro consistenza; pertanto, captando gli ultrasuoni riflessi mediante la stessa sonda che li ha generati, e convertendoli in segnali elettrici, è possibile elaborarli informaticamente per ricostruire la morfologia dei tessuti e degli organi studiati.

Per quanto detto, l'ecografia epatica viene eseguita per descrivere o delineare meglio l'architettura del fegato, specie in presenza di sintomi o esami clinici sospetti. E' possibile, ad esempio, valutare la consistenza dell'organo e l'irrorazione sanguigna, nonché ricercare la presenza di cisti, formazioni anomale e fibrose, e sacche d'infezione.

ecografia epatica

 

I sintomi più comunemente associati alle malattie del fegato comprendono:

Altri sintomi comuni a varie malattie del fegato sono: nausea, vomito, diarrea, vene varicose, ipoglicemia, febbricola, dolori muscolari e perdita del desiderio sessuale.

Il dolore al fegato, percepito nella regione addominale centro-superiore destra, insorge generalmente solo in una fase avanzata del processo morboso; questo sintomo è infatti associato all'aumento volumetrico dell'organo, specie quando avviene in maniera brusca (epatiti acute).

Tra le analisi del sangue che indagano la salute del fegato ricordiamo il dosaggio di:

Tra i fattori di rischio per lo sviluppo di malattie epatiche ricordiamo:

Un'altra classica applicazione dell'ecografia epatica è la diagnosi di steatosi, una condizione caratterizzata dall'eccessivo accumulo di grasso negli epatociti (sono così chiamate le cellule del fegato). Allo stesso tempo, durante l'ecografia epatica è possibile estendere lo studio anche ad altri organi addominali, per valutare ad esempio la presenza di calcoli all'interno della cistifellea o delle vie biliari, o lo stato di salute del pancreas. Ancora, l'ecografia epatica cosiddetta operativa può essere eseguita con finalità diagnostiche o terapeutiche, ad esempio per guidare il tragitto dell'ago durante una biopsia, un drenaggio epatico o il trattamento di tumori del fegato mediante ipertermia da radiofrequenza o laser.

Abbiamo quindi visto quanto ampio sia il ventaglio di indicazioni all'ecografia epatica, mentre nella tabella a lato sono indicati i sintomi e gli esami clinici teoricamente meritevoli di approfondimenti mediante ecografia epatica. Ciò che rimane abbastanza simile nei vari casi è la preparazione richiesta dal medico in vista dell'esame ecografico del fegato.

Dieta di preparazione all'ecografia epatica

Dal momento che l'eccessiva presenza di gas intestinali può limitare l'accuratezza dell'esame diagnostico, nei due/tre giorni precedenti l'ecografia il paziente deve limitare il consumo di tutti quei cibi che possono dare problemi di meteorismo e flatulenza (come quelli ricchi di fibre e scorie). Deve quindi astenersi dal consumo di legumi (lenticchie, fagioli, fave, ceci, piselli), latte e latticini, verdure, tuberi, uva, formaggi vari, pane e pasta (entrambi consentiti con estrema parsimonia), prodotti integrali e cibi fermentati. In questi giorni andranno evitate anche le bevande gassate, limitate quelle nervine (, caffè, cioccolata calda) e naturalmente abolito il consumo di alcolici. Nell'avvicinamento all'ecografia epatica è invece permesso il consumo di carne, pesce, uova, frutta senza buccia (ad eccezione dell'uva), formaggi stagionati con moderazione e acqua minerale liscia.

Il giorno dell'esame il paziente deve presentarsi in ambulatorio a digiuno da almeno otto ore, durante le quali può bere soltanto acqua non gassata.