Ultima modifica 21.01.2020

Si tratta di composti basici esistenti in natura e facilmente reperibili, come la teofillina, la caffeina, la teobromina ed altri ancora.
La teofillina, impiegata come antiasmatico di seconda scelta, ha, tuttavia, un meccanismo d'azione incerto: sembra agire come antagonista dei recettori adenosinici, riducendo così la liberazione di istamina e lo stimolo bronco-costrittore; oppure sembra agire come i recettori β2, riducendo la degradazione di AMP Ciclico, così da incrementarne la concentrazione. La teofillina è un farmaco economico, ma poco utilizzato a favore della miglior efficacia dei β2-stimolanti.
Gli effetti collaterali a dosi eccessive riguardano l'effetto eccitatorio con nervosismo diffuso, tremore agli arti, stimolazione del sistema nervoso centrale ed attivazione del sistema cardiovascolare (aumento della frequenza e della forza di contrazione cardiaca, il che la rende controindicata per soggetti con problemi cardiovascolari); la teofillina agisce anche come agente diuretico.
La somministrazione di teofillina avviene per via orale con formulazioni a lento rilascio; presenta un buon assorbimento a livello intestinale, tuttavia impiega molto tempo per esplicare il suo effetto e pertanto, per trattamenti tempestivi, è spesso associata ai β2-stimolanti ad azione breve.

 


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