Farmaci per Curare la Tonsillite
Ultima modifica 01.04.2020

Definizione

La tonsillite delinea un processo infiammatorio a carico delle tonsille palatine, localizzate ai lati della gola e sopra la base della lingua; la flogosi può avere un decorso acuto o cronico ed è strettamente legata alla faringite (faringo-tonsillite).

Cause

Nella maggior parte dei casi, la tonsillite è causata da un'infezione virale: tra i patogeni responsabili non possono mancare i virus della mononucleosi, dell'influenza, l'HIV, l'enterovirus e l'Adenovirus. Ad ogni modo, anche i batteri possono causare o fomentare l'infiammazione delle tonsille (Streptococcus pyogenes e Streptococco β emolitico di gruppo A).

Sintomi

La tonsillite esordisce con il tipico ingrossamento delle tonsille, dalla cui superficie tende ad uscire del materiale biancastro; l'arrossamento, l'infiammazione e l'iperemia locale sono spesso accompagnati da alterazioni della tonalità della voce, difficoltà a deglutire alimenti liquidi e solidi, febbre, ingrossamento dei linfonodi del collo, mal di gola, mal di testa, nausea, raucedine, salivazione intensa e tosse.


Le informazioni sui Tonsillite - Farmaci per la Cura della Tonsillite non intendono sostituire il rapporto diretto tra professionista della salute e paziente. Consultare sempre il proprio medico curante e/o lo specialista prima di assumere Tonsillite - Farmaci per la Cura della Tonsillite.

Farmaci

Come analizzato, la tonsillite è generalmente provocata da virus; considerato che la malattia tende ad auto-risolversi, i farmaci più utilizzati sono utili per velocizzare la guarigione ed alleviare la percezione di arrossamento ed infiammazione a livello della gola e delle tonsille. A tale scopo, sono utilizzati antifebbrili, antinfiammatori ed eventualmente analgesici. L'impiego degli antibiotici è riservato esclusivamente alle tonsilliti batteriche, poiché questi farmaci non espletano alcun beneficio contro le infiammazioni/infezioni virali.
In generale, è possibile adottare semplici regole comportamentali per accelerare la guarigione della malattia, oltre all'eventuale utilizzo di farmaci (quando necessari):

Di seguito sono riportate le classi di farmaci maggiormente impiegate nella terapia contro la tonsillite, ed alcuni esempi di specialità farmacologiche; spetta al medico scegliere il principio attivo e la posologia più indicati per il paziente, in base alla gravità della malattia, allo stato di salute del malato ed alla sua risposta alla cura:

  • Paracetamolo (o acetaminofene, es. Tachipirina, Efferalgan, Sanipirina) consigliato per minimizzare il dolore e ridurre la febbre. Assunto per via orale sotto forma di compresse, sciroppo, bustine effervescenti, o supposte, il farmaco viene generalmente somministrato alla posologia di 325 - 650 mg ogni 4-6 ore, per 6-8 giorni consecutivi, per far abbassare la febbre. Quando la febbre, specie se alta, persiste per lungo tempo, rivolgersi al medico.
  • Ibuprofene (es. Brufen, Moment, Subitene) per il dolore medio-moderato alla gola, si consiglia di assumere per os una dose di attivo pari a 200-400 mg (compresse, bustine effervescenti) ogni 4-6 ore dopo i pasti, al bisogno. Non assumere oltre 2,4 grammi al dì. La somministrazione endovenosa per placare il dolore da tonsillite non è indicata.
  • Acido acetilsalicilico (es. Aspirina, Vivin, Ac Acet, Carin) si raccomanda di assumere una dose di farmaco pari a 325-650 mg al dì, per via rettale od orale ogni 4 ore, al bisogno. Non superare i 4 g al dì. Non somministrare ai bambini al di sotto dei 12 anni: l'impiego di salicilati ai bambini può comportare danni cerebrali, epatici e sindrome di Reye. La dose è riservata ai soli adulti.
  • Penicillina (es. Benzil B, Benzil P): è il farmaco d'elezione utilizzato per la cura delle tonsilliti batteriche (streptococcus beta emolitico). Va assunta per os per un periodo di 10 giorni. In caso di ipersensibilità o allergia alla penicillina, è possibile assumere un antibiotico alternativo. Si raccomanda di terminare il periodo di cura con l'antibiotico, anche quando si nota un notevole miglioramento dei sintomi dopo pochi giorni: portare a termine la terapia farmacologica rientra tra le misure di prevenzione per evitare le ricadute di tonsillite e la resistenza agli antibiotici.
  • Amoxicillina (es. Augmentin, Klavux) quando la tonsillite batterica viene diagnosticata fin dai primi sintomi, iniziare la terapia con 250-500 mg di attivo per via orale, ogni 8 ore, per 7-10 giorni, oppure 500-875 mg per os due volte al dì. Nel caso la tonsillite batterica fosse diagnosticata più tardi, si raccomanda di assumere questa penicillina alla posologia di 775 mg per os una volta al dì, un'ora prima dei pasti per 10 giorni. Particolarmente utile in caso di sovrinfezioni da Streptococco piogene.
  • Claritromicina (es. Biaxin, Macladin, Klacid, Soriclar, Veclam) si raccomanda di assumere una compressa da 250-500 mg di farmaco ogni 12 ore. In caso di sospetta o accertata tonsillite da Haemophilus influenzae, assumere 500 mg di attivo. Protrarre la terapia per 10 giorni.

In caso di cronicizzazione della tonsillite, è consigliata l'escissione chirurgica delle tonsille (tonsillectomia): attualmente, l'asportazione chirurgica è indicata esclusivamente per quei pazienti i cui sintomi della tonsillite interferiscono con le normali attività quotidiane. Non a caso, specie nel bambino, le tonsille esercitano una discreta attività immunologica diretta, utilissima per la prevenzione dalle infezioni.