Farmaci per la Cura della Steatosi Epatica

Farmaci per la Cura della Steatosi Epatica
Ultima modifica 26.08.2019

Definizione e Cause

Il termine “steatosi epatica”, estratto dal linguaggio medico, descrive un patologico accumulo di grasso e trigliceridi nel tessuto epatico, responsabile di danni anche gravi al fegato. Si distinguono più forme:

  1. Steatosi epatica alcolica: dipende da una smodata assunzione di alcoliciinfiammazione del tessuto gastrico + depressione dei centri inibitori del SNC + cirrosi;
  2. Steatosi epatica non alcolica: strettamente correlata all'obesità, al diabete e all'assunzione di determinati farmaci (barbiturici, responsabili del potenziamento della sintesi di acidi grassi). Si manifesta anche nei soggetti che non assumono alcolici → steatoepatite → cirrosi → compromissione del fegato
  3. Steatosi epatica gravidica (causata essenzialmente dalla variazione ormonale)

Sintomi

Molti soggetti scoprono di essere malati di steatosi epatica causalmente: nella maggior parte dei casi, infatti, la malattia decorre in maniera asintomatica. In altri, invece, la steatosi epatica può provocare gravi conseguenze: steatoepatite (infiammazione del fegato), danneggiamento degli epatociti con lesioni cicatriziali, cirrosi; queste complicanze possono essere accompagnate da dolore nella parte alta destra addominale, astenia e diminuzione ponderale.

Cure Naturali

Le informazioni sui Fegato grasso - Farmaci per la Cura della Steatosi Epatica non intendono sostituire il rapporto diretto tra professionista della salute e paziente. Consultare sempre il proprio medico curante e/o lo specialista prima di assumere Fegato grasso - Farmaci per la Cura della Steatosi Epatica.

Farmaci

Purtroppo, non esiste alcun trattamento farmacologico in grado di risolvere completamente la steatosi epatica di tipo non alcolico; a detta di ciò, i farmaci e le cure intraprese hanno l'obiettivo di curare le cause ed i fattori di rischio sottostanti al problema.
Abbiamo visto che l'obesità ne costituisce un importante fattore causale: pertanto, è buona regola seguire una dieta bilanciata, praticare esercizio fisico e, quando necessario, ricorrere eventualmente a prodotti coadiuvanti le diete ipocaloriche.
Quando la causa della steatosi epatica risiede nella smodata assunzione di un farmaco, è buona regola interrompere la cura, chiaramente sempre previo consulto medico, il quale provvederà, eventualmente, a modificare la terapia.
Il miglior approccio terapeutico per la cura delle varie forme di steatosi consiste nella modificazione della dieta, dello stile di vita, oltre ad intraprendere piccoli semplici accorgimenti per la prevenzione di queste patologie (ad esempio: limitare il consumo di alcolici). L'assunzione di farmaci resta ancora un'incognita ai fini della guarigione.

 

Di seguito sono riportate le classi di farmaci maggiormente impiegate nella terapia contro la steatosi epatica, ed alcuni esempi di specialità farmacologiche; spetta al medico scegliere il principio attivo e la posologia più indicati per il paziente, in base alla gravità della malattia, allo stato di salute del malato e alla sua risposta alla cura:

 

Farmaci antidiabetici: per la prevenzione della steatosi epatica in un contesto diabetico e per ridurre i sintomi da fegato grasso, qualora la malattia fosse già in atto.

  • Pioglitazone (es. Actos, Glubrava): farmaco antidiabetico (classe: tiazolidinedioni), utile per mantenere la glicemia all'interno dei range fisiologici. In monoterapia, assumere il farmaco alla posologia di 15-30 mg per os una volta al dì. Dose di mantenimento (per i pazienti che non rispondono in modo positivo alla posologia d'inizio): aumentare la dose fino a 45 mg al dì, assunzione orale. In terapia combinata, è possibile assumere preparazioni farmacologiche a base di Pioglitazone + Metformina (Competact): assumere due compresse al dì, formulate ognuna con 15 mg di Pioglitazone e 850 mg di Metformina.
  • Rosiglitazone (es., Avandia) anche questo farmaco viene utilizzato in terapia contro il diabete, pertanto è utile – seppur indirettamente – per prevenire la steatosi epatica diabete-dipendente. Assumere due compresse da 4 mg al giorno. Avandamet è una preparazione farmacologica combinata (Rosiglitazone + metformina): assumere 4 compresse al dì (ognuna formulata con 1 mg di rosiglitazone e 500 mg di metformina). Nel 2010 la commercializzazione di Avandia ed Avandamet è stata sospesa nel mercato europeo a causa dei gravi effetti collaterali a livello cardiovascolare.

Farmaci solubilizzanti per sciogliere i calcoli alla cistifellea: anche la calcolosi rappresenta un possibile fattore di rischio implicato nella steatosi epatica, pertanto i farmaci solubilizzanti possono prevenire l'infiammazione epatica.

  • Acido ursodesossicolico o ursodiolo (es. Ursobil HT, Acido Ursodes AGE, Litursol): si raccomanda di assumere una quantità di farmaco pari a 8-12 mg/kg per os al dì, in dose unica, la sera o in due dosi frazionate; prolungare la terapia fino a due anni (terapia di mantenimento: 250 mg al dì). È bene evidenziare che il trattamento farmacologico va continuato anche dopo il completo dissolvimento dei calcoli della colecisti, dato che la malattia tende a ripresentarsi nel 25% dei pazienti entro i 12 mesi dalla sospensione del farmaco.

Farmaci antiobesità: anche in questo caso, i farmaci appartenenti a questa categoria sono consigliati per quei pazienti obesi o in evidente sovrappeso affetti da steatosi epatica oppure per prevenire l'infiammazione al fegato.

  • ORLISTAT (es. XENICAL, ALLI ): assumere il farmaco alla posologia di 120 mg tre volte al dì, ad ogni pasto principale contenente grassi. Il farmaco può essere assunto durante il pasto oppure dopo un'ora dal termine del pasto.

Prodotti nutraceutici ad azione disintossicante del fegato:

  • BETAINA (es. Cystadane): prodotto naturale estratto dalla barbabietola da zucchero (Beta vulgaris). Assumere 6 grammi di sostanza al giorno, preferibilmente frazionati in due dosi da 3 grammi. La somministrazione di betaina nei pazienti affetti da steatosi epatica (alcolica e non) è raccomandata per le sue supposte attività detossificanti e neuro-protettive. Ipoteticamente, l'integrazione di betaina potrebbe ridurre l'adipe (presunte proprietà dimagranti, utile idealmente nella prevenzione della steatosi epatica); ad ogni modo, le suddette proprietà terapeutiche non sono ancora dimostrate nell'uomo.

Linee guida per la prevenzione della steatosi epatica:


Di seguito sono schematizzati alcuni semplici accorgimenti dietetico-comportamentali, indispensabili per il miglioramento dei sintomi da stenosi epatica o comunque nella sua prevenzione:


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