Farmaci per Curare la Spondilolistesi

Farmaci per Curare la Spondilolistesi
Ultima modifica 26.03.2020

Definizione

Dal greco spondilo (vertebra) e olisthesis (scivolamento), la spondilolistesi delinea una condizione patologica dolorosa in cui una porzione vertebrale (o l'intera vertebra) scivola su un'altra, posteriormente, lateralmente o anteriormente. Nella maggior parte dei pazienti diagnosticati si osserva uno scivolamento di tipo anteriore (anteriolistesi), a carico della 4° e 5° vertebra lombare.

Cause

La spondilolistesi è spesso espressione di una malformazione congenita o di un trauma acuto ed improvviso. Negli adulti, la spondilolistesi è spesso favorita dall'artrite reumatoide o da altre malattie degenerative: in simili frangenti, si osserva spesso lo scivolamento tra la quarta e la quinta vertebra lombare.

Sintomi

Il quadro sintomatologico della spondilolistesi varia molto: alcuni pazienti non lamentano alcun sintomo, mentre per altri il disturbo è dolorosissimo. Tra i sintomi più ricorrenti, troviamo: dolore alle cosce e ai glutei, dolore lombare, rigidità muscolare e tensione a livello della zona interessata. La debolezza degli arti inferiori e l'ipersensibilità che accompagna il disturbo derivano spesso dalla pressione esercitata sui nervi, responsabile anche di dolore che via via si irradia in tutte le gambe.


Le informazioni sui Spondilolistesi - Farmaci per la Cura della Spondilolistesi non intendono sostituire il rapporto diretto tra professionista della salute e paziente. Consultare sempre il proprio medico curante e/o lo specialista prima di assumere Spondilolistesi - Farmaci per la Cura della Spondilolistesi.

Farmaci

Il trattamento volto alla cura della spondilolistesi è subordinato alla severità della condizione patologica sottostante; molti pazienti traggono beneficio semplicemente mettendo in pratica esercizi specifici di stretching e tecniche rieducative associate a piccole modifiche dello stile di vita (es. postura corretta). In caso di spondilolistesi, sintomatica o meno, si raccomanda di evitare la pratica esercizi sportivi estremi o che potrebbero aggravare il dolore e l'inarcamento lombare (iperlordosi lombare). Particolarmente utile risulta potenziare i muscoli addominali e i muscoli stabilizzatori del bacino, oltre a seguire un percorso di stretching a carico dei muscoli spinali.
Nell'evenienza in cui gli esercizi fisici non riportassero beneficio alcuno, è possibile procedere con interventi secondari, lasciando la chirurgia come ultima spiaggia: nelle forme sintomatiche di spondilolistesi, la somministrazione di FANS, dunque farmaci antinfiammatori non steroidei, risulta particolarmente efficace per il controllo del dolore. Alcuni pazienti giovano dall'indossare il busto ortopedico rigido.
L'intervento chirurgico, come accennato, è riservato esclusivamente ai casi estremi, in cui la spondilolistesi crea dolore acuto ed incide pesantemente sulla qualità di vita del paziente che ne è affetto: l'intervento si pone l'obiettivo di allineare la vertebra - slittata in avanti - con quella sottostante.

 

Di seguito sono riportate le classi di farmaci maggiormente impiegate nella terapia contro la spIondilolistesi, ed alcuni esempi di specialità farmacologiche; spetta al medico scegliere il principio attivo e la posologia più indicati per il paziente, in base alla gravità della malattia, allo stato di salute del malato ed alla sua risposta alla cura:

  • Eptotermina alfa (es. Opgenra, Osigraft): si tratta di un farmaco assai utilizzato in terapia per la cura delle forme gravi di spondilolistesi, specie quelle inoperabili. Il principio attivo è utilizzato anche a seguito di un intervento chirurgico mirato (intervento di innesto autologo), che non ha riportato alcun effetto benefico al paziente. Il principio attivo è un analogo della proteina morfogenica ossea 7 (BMP-7), un'importantissima proteina coinvolta nel complesso meccanismo di riformazione dell'osso: questo farmaco è perciò indicato per favorire la fusione tra due vertebre nei pazienti affetti da spondilolistesi, precedentemente operati senza successo. L'utilizzo del farmaco è di competenza esclusivamente medica; il principio attivo è formulato come polvere, da unire successivamente al farmaco carmellosa, per preparare una sospensione pastosa da impiantare (il farmaco va applicato sui lati delle vertebre interessate, per stimolare la crescita di nuovo tessuto osseo che servirà per la fusione delle stesse).

Farmaci antinfiammatori non steroidei per il controllo del dolore: la somministrazione di questi farmaci NON è utile per la guarigione dalla spondilolistesi, ma per coprire temporaneamente il dolore.

  • Ibuprofene (es. Brufen, Moment, Subitene): per il dolore medio-moderato, si consiglia di assumere per bocca una dose di attivo pari a 200-400 mg (compresse, bustine effervescenti) ogni 4-6 ore dopo i pasti, al bisogno. Non assumere oltre 2,4 grammi al dì.
  • Naprossene (es. Aleve, Naprosyn, Prexan, Naprius): si raccomanda di assumere il farmaco alla posologia di 550 mg, per via orale, una volta al giorno, seguiti da 550 mg di attivo ogni 12 ore; in alternativa, assumere 275 mg di naproxene ogni 6-8 ore, al bisogno.  Non superare i 1.100 mg al giorno.
  • Acido acetilsalicilico (es. Aspirina, Vivin, Ac Acet, Carin): il farmaco, indicato per i soli adulti, va assunto alla posologia di 325-650 mg per via orale o rettale, ogni 4 ore, al bisogno. Non superare i 4 grammi al giorno. In caso di osteoartrosi associata a spondilolistesi, è possibile assumere 3 grammi al giorno di farmaco, eventualmente frazionando il carico in più dosi. La somministrazione del farmaco ai bambini al di sotto dei 12 anni può provocare gravi effetti collaterali, quali sindrome di Reye, disfunzioni epatiche ed alterazioni cerebrali.
  • Codeina (es. Codein, Hederix Plan): trattasi di un farmaco narcotico utilizzato quando i FANS precedentemente descritti non esercitano il loro effetto terapeutico, a causa di un dolore troppo intenso. Indicativamente, assumere una dose di farmaco pari a 30 mg, per via orale, intramuscolare o endovenosa, ogni 6 ore, al bisogno. In alcuni pazienti, è necessario aumentare la dose a 60 mg ogni 4 ore. Non abusare. Rispettare le indicazioni prescritte dal medico.

Farmaci steroidei per il dolore: per merito del loro potente effetto antinfiammatorio, i corticosteroidi sono sfruttati anche per controllare la sintomatologia dolorosa e l'infiammazione che accompagna la spondilolistesi. Possono essere assunti per via orale o iniettati direttamente in loco.

È doveroso precisare che l'assunzione di farmaci steroidei, anche nel contesto della spondilolistesi, va sempre stabilita dal medico e non va mai interrotta bruscamente di propria iniziativa.