Psillio in Erboristeria: Proprietà dello Psillio

Ultima modifica 12.02.2020
Psillio

Nome Scientifico

Plantago afra, sin. Plantago psyllium

Famiglia

Plantaginaceae

Origine

Bacino del Mediterraneo

Parti Utilizzate

Droga costituita dai semi maturi ed essicati

Costituenti chimici

Psillio in Erboristeria: Proprietà dello Psillio

Lo psillio e i suoi semi vengono impiegati soprattutto nel trattamento della costipazione, grazie al rivestimento mucillaginoso di cui sono dotati.

Attività biologica

Come accennato, l'uso dello psillio ha ottenuto l'approvazione ufficiale per il trattamento della costipazione e della stitichezza. I semi di questa pianta sono infatti dotati di un rivestimento mucillaginoso in grado di assorbire grandi quantità d'acqua, rigonfiandosi.
Pertanto, quando i semi di psillio vengono ingeriti, le mucillagini che li rivestono raggiungono l'intestino, dove assorbono acqua e si rigonfiano aumentando il volume del contenuto intestinale. Tale aumento, a sua volta, stimola la peristalsi dello stesso intestino e facilita l'evacuazione (lassativo di massa).
Inoltre, da uno studio condotto in vitro, è emerso che l'estratto metanolico di psillio è in grado di esercitare un'interessante attività antiossidante che pare sia esplicata attraverso un meccanismo di radical scavenging.
Infine, sembra che la regolare assunzione di polvere di psillio possa essere utile nel diminuire i livelli ematici di colesterolo totale e di colesterolo LDL, senza però influire sui livelli di colesterolo HDL e sui livelli ematici di trigliceridi.

Psillio contro la stitichezza

Grazie al rivestimento mucillaginoso di cui sono dotati, i semi di psillio costituiscono un valido ed efficace rimedio per contrastare la stitichezza e la costipazione.
Naturalmente, per il trattamento dei suddetti disturbi, lo psillio dev'essere assunto internamente.
Se lo psillio viene utilizzato sotto forma di estratto liquido (rapporto droga/solvente 1:1, utilizzando etanolo al 25% come solvente di estrazione), generalmente, si consiglia l'assunzione di circa 2-5 ml di prodotto al dì.


N.B.: quando lo psillio viene utilizzato per fini terapeutici, è essenziale utilizzare preparazioni definite e standardizzate in principi attivi (mucillagini), poiché solo così si può conoscere la quantità esatta di sostanze farmacologicamente attive che si stanno assumendo.
Quando si utilizzano preparazioni a base di psillio, le dosi di prodotto da assumere possono variare in funzione della quantità di mucillagini contenuta. Tale quantità, solitamente, è riportata direttamente dall'azienda produttrice sulla confezione o sul foglietto illustrativo dello stesso prodotto, pertanto, è molto importante seguire le indicazioni da essa fornite.
In qualsiasi caso, prima di assumere per fini terapeutici un qualsiasi tipo di preparazione contenente psillio, è bene rivolgersi preventivamente al proprio medico.

Psillio nella medicina popolare e in omeopatia

Nella medicina popolare, lo psillio viene utilizzato per il trattamento delle cistiti, mentre la sua azione lassativa viene sfruttata in tutti quei casi in cui vi è la necessità di ammorbidire le feci e favorire l'evacuazione, come, ad esempio, durante la gravidanza, nelle persone anziane, in caso di emorroidi o in seguito ad interventi chirurgici a livello ano-rettale.
Esternamente, invece, lo psillio è impiegato dalla medicina tradizionale per contrastare la foruncolosi.
Per quanto riguarda la medicina omeopatica, al momento lo psillio non riveste impieghi di rilievo in quest'ambito.


N.B.: le applicazioni dello psillio per il trattamento dei suddetti disturbi non sono né approvate, né supportate dalle opportune verifiche sperimentali, oppure non le hanno superate. Per questo motivo, potrebbero essere prive di efficacia terapeutica o risultare addirittura dannose per la salute.

Effetti collaterali

Se lo psillio è correttamente impiegato, non dovrebbe provocare effetti indesiderati di alcun tipo.
Tuttavia, in soggetti sensibili possono manifestarsi reazioni allergiche sotto forma di asma, rinite, orticaria o congiuntivite.
Inoltre, se lo psillio non viene assunto con l'adeguato apporto di liquidi, si può andare incontro ad ostruzione intestinale, in particolar modo nei pazienti anziani.

Controindicazioni

Evitare l'assunzione di psillio in caso d'ipersensibilità accertata verso uno o più componenti. Inoltre, l'impiego dello psillio è controindicato anche in pazienti affetti da occlusione o sub-occlusione intestinale, patologie infiammatorie del tratto gastroenterico e/o diabete mellito.

Interazioni Farmacologiche

A causa delle mucillagini in esso contenute, lo psillio può ridurre l'assorbimento intestinale, quindi l'efficacia terapeutica, di eventuali farmaci o sostanze (come, ad esempio, anticoagulanti, antidiabetici, vitamina B12, calcio, magnesio, rame, zinco) somministrati dai 30 ai 60 minuti prima o dopo l'assunzione dei semi di psillio.

Avvertenze

Per favorire l'effetto lassativo ed evitare l'insorgenza di spiacevoli e non indifferenti effetti indesiderati (vedi paragrafo "Effetti collaterali"), è fondamentale assumere lo psillio e le sue preparazioni con un'abbondante quantità d'acqua.


Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista