Meliloto in Erboristeria: Proprietà del Meliloto

Ultima modifica 26.02.2020
meliloto

Nome Scientifico

Melilotus officinalis

Famiglia

Leguminosae

Origine

Europa

Parti Utilizzate

Droga costituita dalle sommità fiorite

Costituenti chimici

Meliloto in Erboristeria: Proprietà del Meliloto

Il meliloto possiede un'attività farmacologica antinfiammatoria e antiedemigena, diuretica e flebotonica, leggermente sedativa.
Per queste ragioni, il meliloto viene usato nei casi di insufficienza venosa e linfatica, disturbi postflebitici, ritenzione idrica, somatizzazioni ansiose viscerali e insonnia.
Tuttavia, mancano riferimenti su studi condotti per valutarne l'efficacia di tipo sedativo, così come non esistono dati sull'impiego del meliloto nel ridurre le vampate di calore in menopausa.

Attività biologica

Come accennato, il meliloto è una pianta dotata d'interessanti proprietà farmacologiche, fra cui ricordiamo quelle antinfiammatorie, antiedemigene e antiessudative.
Inoltre, il meliloto è anche in grado di aumentare il reflusso venoso e di migliorare la cinetica linfatica.
Grazie a queste sue proprietà, questa pianta può costituire un valido aiuto in caso d'insufficienza venosa e linfatica, in caso di ritenzione idrica e in caso di edemi infiammatori e congestizi.
Tali attività ascritte al meliloto sono imputabili soprattutto alle cumarine contenute all'interno della stessa pianta.
Infine, da uno studio condotto su animali, è emerso che il meliloto è anche dotato di attività cicatrizzante, perciò è in grado di accelerare la guarigione delle ferite.

Meliloto contro l'insufficienza venosa e linfatica

Grazie alle proprietà antinfiammatorie e antiedemigene di cui è dotato e grazie alla capacità di aumentare il reflusso venoso e di migliorare la cinetica linfatica conferitegli dalle cumarine in esso contenute, l'utilizzo del meliloto ha ottenuto l'approvazione ufficiale per il trattamento dell'insufficienza linfatica, dell'insufficienza venosa cronica e dei disturbi a essa associati, come gonfiore, sensazione di gambe pesanti, dolore e crampi notturni alle gambe.
Allo stesso modo, sempre in virtù delle sopra citate proprietà, il meliloto risulta utile nella terapia di supporto di disturbi quali: emorroidi, sindrome post-trombotica, tromboflebiti e congestione linfatica.
Per il trattamento dei suddetti disturbi, generalmente, il meliloto viene assunto internamente.
Solitamente, si consiglia l'assunzione di una quantità di droga corrispondente a circa 3-30 mg di cumarine al giorno.


N.B.: quando il meliloto viene utilizzato per fini terapeutici, è essenziale utilizzare preparazioni definite e standardizzate in principi attivi (cumarine), poiché solo così si può conoscere la quantità esatta di sostanze farmacologicamente attive che si stanno assumendo.
Quando si utilizzano preparazioni a base di meliloto, le dosi di prodotto da assumere possono variare in funzione della quantità di cumarine contenuta. Tale quantità, solitamente, è riportata direttamente dall'azienda produttrice sulla confezione o sul foglietto illustrativo dello stesso prodotto, pertanto, è molto importante seguire le indicazioni da essa fornite.
In qualsiasi caso, prima di assumere per fini terapeutici un qualsiasi tipo di preparazione contenente meliloto, è bene rivolgersi preventivamente al proprio medico.

Meliloto nella medicina popolare e in omeopatia

Nella medicina popolare, il meliloto viene utilizzato soprattutto come rimedio diuretico e digestivo, da assumersi sotto forma di infuso ma non solo. Infatti, il meliloto viene sfruttato dalla medicina tradizionale anche per il trattamento del mal di testa e trova impieghi perfino come rimedio sedativo e per favorire il sonno.
Il meliloto viene sfruttato anche dalla medicina omeopatica, dove lo si può trovare sotto forma di granuli, capsule, gocce orali e tintura madre.
In quest'ambito la pianta viene utilizzata in caso di emorroidi, vampate di calore associate alla menopausa, mal di testa da ciclo, cicli mestruali eccessivamente abbondanti ed epistassi.
La quantità di rimedio omeopatico da assumersi può variare molto fra un paziente e l'altro, anche in funzione del tipo di disturbo che si necessita trattare e a seconda della tipologia di preparazione e di diluizione omeopatica che s'intende impiegare.


N.B.: le applicazioni del meliloto per il trattamento dei suddetti disturbi non sono né approvate, né supportate dalle opportune verifiche sperimentali, oppure non le hanno superate. Per questo motivo, potrebbero essere prive di efficacia terapeutica o risultare addirittura dannose per la salute.

Effetti collaterali

Se correttamente impiegato, il meliloto non dovrebbe provocare effetti indesiderati di alcun tipo.
In seguito a ingestione di dosi troppo elevate di meliloto o sue preparazioni, invece, possono manifestarsi sintomi quali: mal di testa, debolezza, nausea, vomito e stupore.
Inoltre, in individui sensibili, in seguito all'utilizzo del meliloto o di suoi preparati, potrebbe verificarsi un aumento dei livelli sanguigni di enzimi epatici. Tuttavia, sospendendo l'uso della pianta o delle sue preparazioni, la quantità di enzimi epatici nel circolo ematico dovrebbe ritornare a valori normali.

Controindicazioni

Evitare l'assunzione in caso di ipersensibilità accertata verso uno o più componenti.

Avvertenze

Attenzione ai possibili effetti collaterali delle cumarine, quali irritazione gastrica, nausea ed epato-tossicità. Necessaria cautela per tutti gli usi con estratti ottenuti da meliloto essiccato o non titolati in cumarine.

Interazioni Farmacologiche

Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista