Erba medica in Erboristeria: Proprietà dell'Erba medica

Ultima modifica 10.01.2020
Erba medica

Nome Scientifico

Medicago sativa

Famiglia

Leguminosae

Origine

Pianta coltivata ovunque, principalmente come foraggera

Sinonimi

Erba medica o Alfaalfa

Parti Utilizzate

Droga costituita dalle foglie

Costituenti chimici

Erba medica in Erboristeria: Proprietà dell'Erba medica

L'erba medica, coltivata in agricoltura come foraggio per il bestiame, è ritenuta un valido rimedio ricostituente. Viene assunta come fonte di vitamine e minerali o come integratore preventivo su alcuni fenomeni di degenerazione cancerosa delle cellule intestinali. Molto utilizzata durante la convalescenza, all'erba medica si ascrivono proprietà stimolanti l'appetito e le funzioni epato-biliari.
Sono sconsigliati l'infuso e gli estratti idroalcolici non titolati in principi attivi.
Per uso esterno, l'erba medica trova impiego per le sue proprietà dermofunzionali nutrienti, elasticizzanti ed emollienti.

Attività biologica

Come accennato, l'erba medica viene utilizzata soprattutto per il suo elevato contenuto di vitamine e minerali, anche se a questa pianta sono attribuite interessanti proprietà.
Infatti, sembra che le saponine contenute nell'erba medica siano dotate di potenziali attività terapeutiche.
Un interessante studio condotto sulle sopra citate saponine, ha dimostrato come queste molecole siano in grado di legarsi agli acidi biliari, interferendo in questo modo con l'assorbimento del colesterolo ed esercitando, quindi, un'azione ipocolesterolemizzante.
Tuttavia, si ritiene che l'azione ipolipidemizzante non sia da ascriversi esclusivamente alle saponine, ma anche ad altre molecole presenti all'interno della pianta. Infatti, da studi condotti sull'uomo, è emerso che l'assunzione di preparati a base di erba medica genera una moderata riduzione dei livelli ematici di colesterolo, mentre l'assunzione delle sole saponine estratte dalla pianta non influenza in alcun modo la colesterolemia.
Un altro studio condotto su animali, invece, ha dimostrato che l'erba medica esercita un'azione ipoglicemizzante in ratti diabetici, mentre non influenza i livelli di glicemia in ratti sani.
Infine, l'erba medica ha dimostrato di possedere anche proprietà antifungine, imputabili sempre alle saponine in essa contenute.
Ad ogni modo, nonostante i risultati ottenuti finora, al momento l'utilizzo dell'erba medica non ha ottenuto l'approvazione ufficiale per alcun tipo di applicazione terapeutica.

Erba medica nella medicina popolare e in omeopatia

Nella medicina popolare, l'erba medica viene utilizzata come rimedio per trattare patologie quali il diabete e i malfunzionamenti della ghiandola tiroidea.
L'erba medica viene sfruttata anche in ambito omeopatico, dove la si può trovare sotto forma di tintura madre, granuli e gocce.
La medicina omeopatica, generalmente, utilizza questa pianta in caso di affaticamento fisico, stanchezza, debolezza e mancanza di appetito; oltre ad utilizzarla come rimedio per favorire la produzione di latte materno dopo il parto e come rimedio per contrastare i sintomi della menopausa.
La dose di prodotto da assumersi può variare fra un individuo e l'altro, anche in funzione del tipo di disturbo che si deve trattare e in funzione della tipologia di preparazione e di diluizione omeopatica che si vuole impiegare.


N.B.: le applicazioni dell'erba medica per il trattamento dei suddetti disturbi non sono né approvate, né supportate dalle opportune verifiche sperimentali, oppure non le hanno superate. Per questo motivo, potrebbero essere prive di efficacia terapeutica o risultare addirittura dannose per la salute.

Effetti collaterali

Questi estratti presentano pochi effetti avversi, anche se è stata descritta una sindrome lupoide da canavanina, un costituente aminoacidico dell'erba medica.
Inoltre, in seguito all'utilizzo di erba medica e suoi preparati sono stati anche riportati casi d'insorgenza di disturbi gastrointestinali, ipokaliemia e infezioni da Escherichia coli e Salmonella.

Controindicazioni

Evitare l'uso di erba medica in caso d'ipersensibilità accertata verso uno o più componenti e in pazienti affetti da gotta e/o da lupus eritematoso sistemico.

Avvertenze

Quando si usa un estratto a base di fibre, bisogna fare attenzione a non assumere contemporaneamente altri farmaci, per la possibile riduzione dell'assorbimento dei medicinali. Attenzione all'attività estrogenica dell'erba medica, che varia con la sua crescita: è massima in Aprile-Maggio e nulla a Luglio.

Interazioni Farmacologiche

Possono verificarsi interazioni farmacologiche tra gli estratti di erba medica e:

Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista