Dulcamara in Erboristeria: Proprietà della Dulcamara

Ultima modifica 01.04.2020
dulcamara

Nome Scientifico

Solanum dulcamara

Famiglia

Solanaceae

Origine

Nord America

Sinonimi

Morella rampicante

Parti Utilizzate

Droga data dalle sommità

Costituenti chimici

Dulcamara in Erboristeria: Proprietà della Dulcamara

In passato, i fusti di dulcamara erano utilizzati come rimedio depurativo, in particolare per le malattie dermatologiche. In realtà, questa pianta contiene sostanze ad attività antinfiammatoria e ad attività anticolinergica, presenti in particolare nelle bacche.
Oggi, la dulcamara trova impiego perlopiù come rimedio esterno da impiegarsi nel trattamento di affezioni cutanee di varia origine.

Attività biologica

Alla dulcamara sono attribuite diverse proprietà, fra cui ricordiamo quelle antivirali, antisettiche, citotossiche, emolitiche, anticolinergiche, antinfiammatorie, antiseborroiche e anestetiche locali.
La maggior parte delle suddette attività sono ascritte ai glicosidi steroidei contenuti nella pianta, il cui assorbimento sembra essere favorito dalle saponine presenti nella stessa pianta.
Inoltre, pare che le saponine siano dotate anche di un'attività di tipo espettorante.
La solasodina (un alcaloide) contenuta nella dulcamara, invece, ha dimostrato di essere in grado di esercitare un'azione analoga a quella espletata dal cortisone.

Dulcamara contro le affezioni dermatologiche

L'utilizzo della dulcamara ha ottenuto l'approvazione ufficiale per il trattamento di diversi tipi di affezioni cutanee, come, ad esempio, dermatiti, eczemi, acne e verruche; molto probabilmente grazie alle potenziali proprietà antinfiammatorie, antisettiche e antiseborroiche di cui di questa stessa pianta è dotata.
Per trattare i sopra citati disturbi, la pianta deve essere impiegata esternamente. Generalmente, si consiglia di preparare un decotto utilizzando circa 1-2 grammi di droga in 250 ml di acqua. Il decotto dovrà poi essere applicato direttamente sulla zona interessata.


N.B.: quando la dulcamara viene utilizzata a fini terapeutici, è essenziale utilizzare preparazioni definite e standardizzate in principi attivi, poiché solo così si può conoscere la quantità esatta di sostanze farmacologicamente attive che si stanno assumendo.
Quando si utilizzano preparazioni a base di dulcamara, le dosi di prodotto da assumere possono variare in funzione della quantità di sostanze attive contenuta. Tale quantità, solitamente, è riportata direttamente dall'azienda produttrice sulla confezione o sul foglietto illustrativo dello stesso prodotto, pertanto, è molto importante seguire le indicazioni da essa fornite.
In qualsiasi caso, prima di assumere per fini terapeutici un qualsiasi tipo di preparazione contenente dulcamara, è bene rivolgersi preventivamente al proprio medico.

Dulcamara nella medicina popolare e in omeopatia

Nella medicina popolare, la dulcamara è utilizzata come rimedio interno in caso di asma, bronchiti, disturbi reumatici ed epistassi, oltre ad essere impiegata come rimedio immunostimolante.
Esternamente, invece, la dulcamara viene usata dalla medicina tradizionale per il trattamento di ascessi, eczemi ed herpes.
La dulcamara trova impieghi anche in ambito omeopatico, dove la si può trovare sotto forma di granuli, gocce, compresse, capsule, unguenti o gel.
La medicina omeopatica sfrutta questa pianta per il trattamento di una grande varietà di disturbi, quali: rinofaringiti, tracheobronchiti, attacchi d'asma scatenati dall'umidità, diarrea, eruzioni cutanee, eczemi, orticaria, verruche, sciatica, lombalgia, nevralgie, dolori articolari, dolori reumatici, quinta malattia e mollusco contagioso.
La quantità di rimedio omeopatico da assumersi può variare da individuo a individuo, anche in funzione del tipo di disturbo che si necessita trattare e in funzione della tipologia di preparazione e di diluizione omeopatica che si vuole impiegare.


N.B.: le applicazioni della dulcamara per il trattamento dei suddetti disturbi non sono né approvate, né supportate dalle opportune verifiche sperimentali, oppure non le hanno superate. Per questo motivo, potrebbero essere prive di efficacia terapeutica o risultare addirittura dannose per la salute.

Effetti collaterali

Se correttamente impiegata, la dulcamara non dovrebbe provocare effetti collaterali di alcun tipo.
Tuttavia, si sono verificati casi di avvelenamento in seguito all'ingestione delle bacche della pianta, soprattutto nei bambini.
I sintomi dell'intossicazione consistono in: nausea, vomito, diarrea, crampi allo stomaco, bruciore alla gola, dilatazione delle pupille, mal di testa, vertigini, disfonia, allucinazioni visive, indebolimento, convulsioni, ipotermia, paralisi ed emolisi.
Nei casi più gravi di avvelenamento, inoltre, si può andare incontro perfino alla paralisi cardiaca, alla paralisi respiratoria e al collasso. Tali effetti sono imputabili alla solanina contenuta nella pianta, tale molecola, infatti, è un alcaloide glicosidico tossico anche a basse dosi.

Controindicazioni

Non assumere estratti a base di dulcamara in caso d'ipersensibilità accertata verso uno o più componenti e in pazienti affetti da bradicardia, asma bronchiale e glaucoma.
Inoltre, l'uso della dulcamara e delle sue preparazioni è controindicato anche in gravidanza e durante l'allattamento.

Interazioni Farmacologiche

Note

L'ingestione delle bacche di Dulcamara può dare sintomi da intossicazione.


Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista