Calendula in Erboristeria: Proprietà della Calendula

Ultima modifica 30.03.2020
calendula

Nome Scientifico

Calendula officinalis L.

Famiglia

Asteraceae (Compositae)

Origine

La calendula è una pianta tipica della regione mediterranea.

Parti Utilizzate

La droga è costituita dai fiori completamente aperti, interi od essiccati.

Costituenti chimici

Calendula in Erboristeria: Proprietà della Calendula

Per la calendula non esistono dati che ne consentano l'impiego per uso orale, se non per ciò che concerne gli estratti ottenuti dai fiori, per il loro contenuto in beta-carotene.

Per uso topico, la calendula possiede attività antiinfiammatoria, antibatterica, antivirale e immunostimolante, e favorisce la guarigione delle ferite con attività cicatrizzante. Molte delle formulazioni in commercio ne sfruttano quindi le proprietà antiinfiammatorie per uso esterno (creme e pomate).

Attività biologica

Alla calendula vengono ascritte proprietà antinfiammatorie e cicatrizzanti. Tali proprietà sono state confermate da diversi studi, tanto che la pianta è largamente impiegata per il trattamento delle infiammazioni del cavo orofaringeo e per favorire la guarigione di ferite e bruciature.
L'attività antinfiammatoria è ascrivibile ai triterpeni (in particolare, al faradiolo e ai suoi derivati) contenuti nella pianta stessa.
L'attività cicatrizzante è, invece, esercitata dall'estratto di calendula attraverso un meccanismo d'azione che promuove la formazione di tessuto di granulazione e favorisce l'incremento della produzione di collagene e fibrina.
Inoltre, da alcuni studi condotti, la calendula ha dimostrato di possedere ulteriori attività terapeutiche.

Più nel dettaglio, la pianta è anche dotata di proprietà coleretiche e antispasmodiche a livello del tubo digerente, antivirali, antibatteriche e perfino ipolipidemizzanti. Quest'ultima attività è imputabile ai saponosidi contenuti nella calendula, che hanno dimostrato di essere in grado di ridurre sia i livelli elevati di colesterolo, sia quelli di trigliceridi.
Nonostante i risultati ottenuti, le suddette applicazioni di questa pianta non sono state ufficialmente approvate. Ad ogni modo, per ulteriori informazioni circa le diverse proprietà della calendula, si rimanda alla lettura dell'articolo dedicato "Calendula - proprietà ed indicazioni terapeutiche".

Calendula contro le infiammazioni di cute e mucose e per favorire la guarigione delle ferite

Come accennato, grazie alle proprietà antinfiammatorie e cicatrizzanti esercitate dagli esteri triterpenici contenuti all'interno della calendula e dei suoi estratti, questa pianta è largamente impiegata per contrastare infiammazioni cutanee, infiammazioni delle mucose del cavo orofaringeo e per favorire la guarigione e la cicatrizzazione di ferite, scottature e piccole ustioni.
Per il trattamento delle infiammazioni cutanee, delle ferite, delle scottature e delle ustioni, la calendula è utilizzata esternamente, generalmente, sotto forma di creme, unguenti o soluzioni per uso topico.
Se si utilizza l'unguento alla calendula al 2-5%, solitamente, si consiglia di applicare il prodotto direttamente sulla zona cutanea interessata dalle lesioni più volte al giorno.
Per le infiammazioni del cavo orofaringeo, invece, la calendula può essere assunta sotto forma di infuso, ottenuto lasciando 1-2 grammi di droga in infusione in una tazza d'acqua per circa 10-15 minuti.


N.B.: quando la calendula viene utilizzata a fini terapeutici, è essenziale utilizzare preparazioni definite e standardizzate in principi attivi, poiché solo così si può conoscere la quantità esatta di sostanze farmacologicamente attive che si stanno assumendo.
Quando si utilizzano preparazioni a base di calendula, le dosi di prodotto da assumere possono variare in funzione della quantità di sostanze attive contenuta. Tale quantità, solitamente, è riportata direttamente dall'azienda produttrice sulla confezione o sul foglietto illustrativo dello stesso prodotto, pertanto, è molto importante seguire le indicazioni da essa fornite.
In qualsiasi caso, prima di assumere per fini terapeutici un qualsiasi tipo di preparazione contenente calendula, è bene rivolgersi preventivamente al proprio medico.

Calendula nella medicina popolare e in omeopatia

La calendula viene da sempre sfruttata dalla medicina popolare - sia internamente, sia esternamente - per trattare una grande varietà di disturbi.
Quando utilizzata internamente, la calendula è impiegata nella medicina tradizionale per il trattamento di ulcere gastrointestinali, costipazione, dismenorrea e per contrastare le infestazioni da vermi intestinali. Inoltre, la pianta viene utilizzata internamente anche come rimedio diuretico e diaforetico.
Esternamente, invece, la calendula è impiegata dalla medicina popolare per trattare alcuni tipi di disturbi vascolari, l'eczema, le infiammazioni cutanee, le proctiti e le congiuntiviti, oltre ad essere utilizzata come rimedio contro le punture d'ape e le vene varicose.
La calendula, inoltre, viene sfruttata dalla medicina omeopatica per il trattamento di affezioni cutanee come eczema ed acne, per favorire la guarigione di ferite e scottature, per il trattamento di gengiviti, ascessi, irritazioni oculari e come rimedio contro l'oligomenorrea, le micosi vaginali e per favorire la regolarità del flusso mestruale.
Generalmente, la calendula rimedio omeopatico la si può trovare sotto forma di granuli, gocce, tintura madre o pomate.
La quantità di rimedio da assumere può variare da individuo a individuo, anche in funzione del tipo di preparazione e della diluizione omeopatica che s'intende utilizzare.


N.B.: le applicazioni della calendula per il trattamento dei suddetti disturbi non sono né approvate, né supportate dalle opportune verifiche sperimentali, oppure non le hanno superate. Per questo motivo, potrebbero essere prive di efficacia terapeutica o risultare addirittura dannose per la salute.


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Effetti collaterali

La calendula è ben tollerata; tuttavia potrebbero verificarsi reazioni di sensibilizzazione in seguito a contatti frequenti della pianta o delle sue preparazioni con la pelle.
Inoltre, non sono rare le reazioni allergiche incrociate con altri generi della famiglia Compositae.

Controindicazioni

Evitare l'uso di calendula o di suoi preparati in caso d'ipersensibilità nota verso uno o più componenti.

Interazioni Farmacologiche

  • gli estratti idroalcolici di calendula aumentano il tempo di sonno da barbiturici.

Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista