Bergamotto in Erboristeria: Proprietà del Bergamotto

Ultima modifica 21.01.2020
bergamotto

Nome Scientifico

Citrus bergamia L.

Famiglia

Rutaceae

Origine

Pianta coltivata.

Sinonimi

Bergamotto.

Parti Utilizzate

Droga costituita dalla scorza dei frutti, dalla quale si estrae meccanicamente un'essenza utilizzata in profumeria.

Costituenti chimici

  • Olio essenziale ricco in terpeni e bergapteni (limonene, acetato di linalile, terpinene, linalolo, pinene, geraniale).
  • Flavonoidi (non derivano dalla droga, ma sono contenuti nel succo di bergamotto e sembrano essere dotati d'interessanti proprietà ipolipidemizzanti).

Bergamotto in Erboristeria: Proprietà del Bergamotto

Oltre all'uso in profumeria, all'olio essenziale di bergamotto si ascrivono proprietà antinfiammatorie, disinfettanti e cicatrizzanti, mentre il succo ottenuto dal frutto pare sia dotato di attività ipocolesterolemizzante e di una potenziale attività antitumorale.

Attività biologica

Il bergamotto - più in particolare, il suo olio essenziale - trova impiego soprattutto nell'industria profumiera e il suo utilizzo non è stato approvato per alcun tipo di applicazione terapeutica.
Tuttavia, a quest'olio essenziale vengono attribuite proprietà cicatrizzanti, antimicrobiche e antiflogistiche. Per questa ragione, l'olio essenziale di bergamotto viene spesso impiegato in forma molto diluita per trattare disturbi cutanei come foruncoli e punti neri.
Sul bergamotto sono anche stati condotti diversi studi per indagarne le potenziali capacità di ridurre i livelli di colesterolo troppo elevati. Infatti, pare proprio che questa pianta sia in grado di diminuire in maniera significativa i livelli ematici di lipidi (in particolar modo, trigliceridi e colesterolo LDL), riducendo così anche il rischio d'insorgenza di eventi cardiovascolari.
Tali proprietà sono ascrivibili ai flavonoidi contenuti nel succo di bergamotto, fra i quali ricordiamo la neoeriocitrina, la neoesperidina e la naringina.
Diversi sono i meccanismi d'azione proposti per spiegare la capacità di questi flavonoidi di diminuire i livelli di lipidi circolanti. Fra questi, ricordiamo il meccanismo secondo cui queste molecole sono in grado di attivare la protein chinasi C che, a sua volta, innesca una cascata di segnali che culmina con l'espressione del gene che codifica per i recettori delle LDL. In questo modo, pertanto, si assiste alla sintesi di nuovi recettori che favoriscono il sequestro delle LDL circolanti all'interno delle cellule.
Un altro interessante studio, invece, ha messo in evidenza le potenziali proprietà antitumorali dell'estratto di succo di bergamotto, ascrivibili sempre ai flavonoidi in esso contenuti. Più in particolare, questo studio ha dimostrato che piccole quantità di questo estratto possono interferire con i meccanismi di apoptosi delle cellule maligne costituenti il cancro del colon, favorendone la morte.
Tuttavia, nonostante i risultati incoraggianti ottenuti, ulteriori studi clinici sono necessari prima che l'uso del succo di bergamotto e dei suoi componenti possa essere approvato ufficialmente per le suddette applicazioni in campo medico.

Controindicazioni

Attenzione all'utilizzo in caso di bradicardia, asma bronchiale e glaucoma.

Bergamotto - Avvertenze

L'utilizzo dell'olio essenziale di bergamotto dovrebbe essere consentito soltanto se privo di bergapteni, fotosensibilizzanti e cancerogeni.

Interazioni Farmacologiche

Non sono note importanti interazioni con farmaci.


Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista