Grasso Localizzato: Cos'è e da Cosa Dipende

Grasso Localizzato: Cos'è e da Cosa Dipende
Ultima modifica 09.03.2021
INDICE
  1. Indice degli Articoli sul Grasso Localizzato
  2. Cos’è
  3. Cause
  4. Ormoni Adrenergici
  5. Rapporto tra gli Ormoni
  6. Sesso
  7. Genetica
  8. Stress Cronico
  9. Iperinsulinemia e Sindrome Metabolica
  10. Sedentarietà
  11. Ormoni Tiroidei T3 e T4

Indice degli Articoli sul Grasso Localizzato

Cos’è

Cosa si intende per grasso localizzato?

Per dimagrimento localizzato si intende un calo ponderale selettivo, quindi dovuto alla mobilitazione e al consumo dei grassi contenuti in specifiche aree di tessuto adiposo (sottocutaneo o viscerale).

Grasso Localizzato: Cos'è e da Cosa Dipende Shutterstock

Questi punti sono in genere costituiti dall'addome e dal girovita per gli uomini, e dai glutei, dai fianchi e dalle cosce per le donne.

Nell'ambito del bodybuilding e soprattutto della cultura fisica amatoriale persiste ancora la convinzione che tramite allenamento, dieta e integrazione, sia possibile assottigliare un pannicolo adiposo piuttosto che un altro.

Dopotutto, chi non gradirebbe veder scemare più rapidamente l'adipe in tali zone piuttosto che in altre, al fine di uniformare la disposizione dei depositi con conseguente beneficio a livello estetico? Più o meno tutti, con eccezione di pochi giovani fortunati.

In questo articolo cercheremo di capire meglio se, e in che misura, sia realmente possibile dimagrire dove ci pare senza penalizzare l'armoniosità del fisico nel suo complesso; per le donne questo significherebbe mantenere la pienezza del seno e per gli uomini (spesso ma non sempre) quella delle natiche.

Prima di entrare nel dettaglio, riassumiamo brevemente per quale ragione diversi organismi non accumulano grasso nello stesso modo in tutta la superficie corporea.

Cause

Perché, anche in seguito a dieta ed allenamento specifici, è molto frequente che le ragazze fatichino a tornire glutei, cosce e fianchi, mentre i ragazzi trovano maggior difficoltà a "far girare la tartaruga dal guscio al ventre"?

Perchè: i due sessi presentano differenti caratteristiche fisiologiche. A dirla tutta, per la donna non è solo il sesso a determinare queste proprietà, ma anche l'età, o meglio, lo stato di fertilità... o meglio ancora, l'entità della secrezione ormonale, e la distribuzione unita alla sensibilità degli specifici recettori nel tessuto bersaglio.

Questo principio non vale solo per le ghiandole e gli ormoni di cui parleremo oltre che per il tessuto adiposo, bensì per l'intero sistema di comunicazione chimica dell'organismo.

Un altro esempio che riguarda sempre l'ambito bodybuilding è il meccanismo che regola la crescita muscolare, quindi la secrezione di testosterone e i suoi specifici recettori nelle fibrocellule.

Cambiando totalmente ambito invece, potremmo portare l'esempio delle gonadotropine; nella donna l'FSH circolante aumenta con l'età, a causa di una minor riserva ovarica, fino alla perdita della funzione ovarica stessa e quindi menopausa. Anche questo meccanismo è regolato dalla modifica della sensibilità recettoriale.

A proposito degli ormoni che interagiscono con il tessuto adiposo, iniziamo descrivendo i cosiddetti adrenergici.

Ormoni Adrenergici

Tra i vari effetti dell'attività motoria c'è anche il rilascio di catecolamine da parte della midollare del surrene: rispettivamente adrenalina e noradrenalina (in momenti e in quantità diverse).

Questi ormoni circolano in tutto il corpo e si legano ai recettori beta1, beta2 e beta3. I primi due sono collocati in cervello, cuore e muscoli (aumentando frequenza cardiaca e respiratoria, attenzione e coordinazione neuromuscolare), il terzo è presente sul tessuto adiposo, stimolando il rilascio di acidi grassi e glicerolo nel torrente ematico (gli acidi grassi vengono per lo più re-immagazzinati in trigliceridi e stoccati all'interno delle lipoproteine di trasporto).

Le catecolamine si legano anche ai recettori alfa, i quali invece bloccano la lipolisi.

Poiché la distribuzione di questi recettori beta1, beta2, beta3 ed alfa non è uniforme nel corpo umano, va da sé che il dimagrimento sopraggiunga maggiormente nelle zone dove siano più presenti i recettori beta3 e meno dove sono più presenti i recettori alfa.

La distribuzione di questi recettori è legata alla genetica del soggetto.

Oltre a quelli per le catecolamine, anche i recettori di tutti gli altri ormoni legati al metabolismo non sono uniformemente distribuiti. Infatti, l'insulina trova zona di maggior recettività sull'addome (oltre al pannicolo sottocutaneo, anche nel tessuto omentale), il cortisolo nella schiena (zona scapolare), l'estradiolo su glutei e peri-trocantere ecc.

Rapporto tra gli Ormoni

Sono diversi gli ormoni ad avere effetti sul metabolismo e sulla distribuzione del grasso di deposito.

Per esempio, alti livelli di estradiolo danno vita ad una distribuzione prevalentemente ginoide (appunto perché legata alla donna), con siti di preferenza su glutei, fianchi e cosce.

Bassi livelli di testosterone nell'uomo aumentano il deposito intra-viscerale.

Alti livelli di cortisolo locano l'adipe di preferenza sulla schiena; inoltre, c'è da sottolineare che questo ormone catabolico esercita quasi sempre un effetto iperglicemizzante.

L'insulina loca l'adipe di preferenza sopra e dentro l'addome.

La prevalenza di androgeni comporta una distribuzione di adipe su tutto il torace, ma solo a livello di "mappazione", infatti gli androgeni non sono lipogeni bensì lipolitici. Diciamo che gli uomini indirizzano il grasso di preferenza a livello toracico e addominale (figura androide o a mela).

Vi è da considerare poi l'interazione tra i vari ormoni. Ad esempio: un soggetto perennemente stressato mostra livelli di corticosteroidi sempre alti, con conseguente accumulo di preferenza nella schiena. Poiché questi soggetti, per cercare di innalzare la serotonina cerebrale e darsi sollievo, consumano abbondanti e frequenti pasti – molti dei quali ricchi di carboidrati – stimolano il pancreas a rilasciare molta insulina; infatti, quando nel torrente ematico aumentano i nutrienti e soprattutto il glucosio, il pancreas è stimolato a secernere più insulina.

Una condizione cronica di iperinsulinemia (dovuta a ridotta tolleranza al glucosio e resistenza insulinica), che tuttavia per essere definita tale deve rimanere a lungo in circolo, favorisce il deposito di grasso dentro l'addome (peritoneale e viscerale) e nel pannicolo sottocutaneo della stessa zona. A tal proposito sono molti a pensare che livelli eccessivi di cortisolo circolante – da non confondere con l'ipercortisolismo, una vera e grave malattia – tendano ad aumentare la glicemia e quindi, seppur transitoriamente, ad enfatizzare l'iperinsulinemia con tutto ciò che ne consegue. È di certo condivisibile che un ipotetico meccanismo simile possa rallentare il dimagrimento, ma non tutti concordano sull'entità di tale effetto negativo. Pur supponendo un aumento transitorio della glicemia dovuta alla secrezione di cortisolo, è da dare per scontato il meccanismo opposto di equilibrio. Diversamente, si potrebbe diventare diabetici tipo 2 anche "solo stressandosi"; ma ciò non accade (con eccezione dei soggetti geneticamente predisposti), se non con condotte alimentari inappropriate, sovrappeso e sedentarietà.

Livelli ormonali, sensibilità recettoriale e la mappa degli stessi sono dovuti a:

Sesso

I maschi producono dieci volte più testosterone di una donna. Essi hanno livelli alti di androgeni nel sangue e bassi di estrogeni. Le donne hanno livelli di estrogeni e progestinici legati al ciclo mestruale, con massimo livello nel pre-mestruo e minimo livello nel mestruo.

Siccome abbiamo visto che gli ormoni sessuali femminili prediligono l'accumulo di grasso e liquidi nelle regioni glutea e peri-trocanterica, le donne che hanno, per genetica, estrogeni alti, maggior sensibilità recettoriale o semplicemente più densità di recettori, sono svantaggiate.

Ma non è ovviamente solo la genetica a determinare questa situazione:

Un'alimentazione ricca di grassi saturi e la sedentarietà possono aumentare i livelli di estradiolo;

L'uso della pillola anticoncezionale (a base di estradiolo e progesterone) aumenta naturalmente il livello di questi ormoni nel sangue, quindi i relativi effetti sul sistema adiposo.

Le donne che desiderano ridurre l'accumulo ginoide dovrebbero quindi:

  • Avere un'alimentazione equilibrata, ipocalorica, ricca di fibre, e con più grassi polinsaturi rispetto ai saturi Evitare la pillola anticoncezionale
  • No alcol né fumo;
  • Riposare bene secondo i normali ritmi sonno/veglia
  • Mantenere costantemente un programma di attività fisica almeno moderatamente intenso.

Se invece siete uomini, oltre a prevenire l'iperinsulinemia, vorrete beneficiare di livelli alti di androgeni, tenendo bassi gli estrogeni. Alti livelli di testosterone aumentano la massa muscolare e riducono l'adipe. Per mantenere un rapporto felice androgeni/estrogeni i maschi dovrebbero:

  • Non fumare né bere (l'alcolismo abbassa i livelli testosterone e aumenta il grasso intra-viscerale);
  • Effettuare un programma di allenamento breve e intenso (che stimola il testosterone e mantiene sotto controllo il cortisolo).

Genetica

Non è solo la differenza tra sessi a determinare la diversa distribuzione adiposa, ma incide molto anche la differenza interindividuale dovuta ai differenti genotipi.

Poiché ogni individuo è fisiologicamente diverso dall'altro, ha anche propri livelli di ormoni, mappe recettoriali e sensibilità delle stesse.

Peculiari sono anche tutte le altre caratteristiche anatomiche. Tali differenze sono legate all'espressione genica dei cromosomi del proprio DNA, frutto del patrimonio genetico, e in secondo luogo dal comportamento e dallo stile di vita condotto durante l'età dello sviluppo (dall'infanzia alla pre adolescenza, fino ai 21-24 anni).

C'è quindi, entro lo stesso sesso, chi produce più testosterone e chi meno, chi ha una maggiore espressione nervosa simpatica e chi parasimpatica, chi è ricco di recettori alfa e chi meno ecc.

C'è quindi, tradotto in soldoni, chi è più fortunato e chi meno. Senza essere degli esperti, questo è visibile facilmente dall'estetica. Ma mentre queste differenze vi saltano subito all'occhio, meno presente è alla vostra attenzione il fatto che anche internamente, nei meccanismi biochimici che si consumano giornalmente, i geni esprimono la loro individualità.

Se su quest'ultimo punto non possiamo fare nulla, poiché non scegliamo i nostri genitori, possiamo però – con il nostro comportamento – smussare le espressioni negative ed enfatizzare le espressioni genetiche positive. In che modo lo vedremo più avanti.

Stress Cronico

Un soggetto stressato o sovrallenato ha livelli sempre alti di corticosteroidi.

Un livello alto dell'ormone ipotalamico corticotropo comporta livelli alti di aldosterone, quindi ritenzione idrica. Ma soprattutto, livelli alti di stress portano a ipercortisolismo, quindi ad accumulo di grasso nella schiena.

Non solo; livelli alti di cortisolo abbassano il testosterone endogeno.

Iperinsulinemia e Sindrome Metabolica

Il consumo di pasti abbondanti comporta un innalzamento della glicemia e quindi dell'insulinemia; a sua volta, questa condizione genera accumulo di adipe in particolare su e dentro l'addome.

Attenzione però, l'insulina è un ormone altamente compartimentale. Cosa significa? Che la sua funzione anabolica, seppur diretta anche al tessuto adiposo, ben sfruttata grazie ad un allenamento specifico può sortire l'effetto opposto a quello temuto. Lo svuotamento delle riserve di glicogeno muscolare e l'aumento della sensibilità insulinica dello stesso tessuto migliora il metabolismo del glucosio. Ergo: anche aumentando moltissimo l'insulina post-prandiale, a seguito di un protocollo allenante ben concepito e di una dieta opportunamente calibrata e distribuita, l'ormone si abbasserà comunque piuttosto velocemente ottimizzando la destinazione dei nutrienti assunti (dentro le cellule muscolari, non nel tessuto adiposo).

Ciò non avviene nel sedentario che si abbuffa. Le sue cellule adipose ricevono grosse quantità di insulina spesso e per lunghi periodi, "difendendosi" riducendo i recettori per l'insulina. A sua volta il pancreas, avendo necessità di abbassare la glicemia per portarla in omeostasi, alza ancora i livelli di insulina.

Iperinsulinemia e iperglicemia – precursori del diabete mellito tipo 2 – peggiorano il metabolismo lipidico (fino all'ipercolesterolemia e all'ipertrigliceridemia) e favoriscono (oltre ad essere favorite) il sovrappeso – responsabile anche dell'aumento di rischio di ipertensione.

Anche per questo punto, vedremo come porvi rimedio fra poco.

Sedentarietà

I soggetti geneticamente molto sensibili alla via parasimpatica tendono avere comportamenti di calma, lentezza e bradicardia. Livelli bassi di catecolamine, collegate a questo stato di costante relax, possono portare ad accumuli adiposi legati alla distribuzione dei recettori adrenergici.

Ormoni Tiroidei T3 e T4

Gli ormoni tiroidei regolano i processi metabolici. Il motivo per cui by-passeremo questi ormoni è perché questi hanno un effetto generalizzato, non localizzato. Pertanto, bassi livelli di ormoni tiroidei – come nella patologia nota come ipotiroidismo – comportano una ridotta scissione di grassi di deposito, di conseguenza facilità a ingrassare. Ma, poiché non vi sono noti siti preferenziali di accumulo per questa patologia, legati causalmente (e non correlatamente) agli ormoni iodati, non ne parleremo ulteriormente.