Ultima modifica 28.02.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è il vaccino meningococco B?
  3. Indicazioni
  4. Composizione
  5. Funzionamento
  6. Effetti avversi
  7. Controindicazioni
  8. Risultati

Generalità

Il "vaccino meningococco B" è una vaccinazione non obbligatoria che garantisce l'immunità nei confronti della meningite provocata dall'omonimo batterio (meningococco B).
Realizzato con almeno 2 dosaggi e attraverso somministrazioni intramuscolo, il vaccino meningococco B è una pratica efficace e ben tollerata; è raro, infatti, che fallisca o sia responsabile di effetti collaterali. 

Vaccino meningococco B

Cos'è il vaccino meningococco B?

Il vaccino meningococco B, noto anche come vaccinazione anti-meningococcica B, è il preparato vaccinale che previene la meningite dovuta al batterio meningococco B; quest'ultimo rappresenta un sottotipo (o sierotipo) della famosa specie batterica Neisseria meningitidis.
In Italia, il vaccino meningococco B praticato più di consueto è la preparazione farmaceutica nota col nome di Bexsero; di conseguenza, le informazioni presenti nei passi successivi di questo articolo si riferiscono in modo specifico a quest'ultimo.

Cosa sono la meningite e la meningite da meningococco B?

Il termine meningite identifica un processo infiammatorio a carico delle meningi; in numero di 3, le meningi sono le membrane che rivestono e proteggono l'encefalo e il midollo spinale, ossia le due componenti principali del sistema nervoso centrale dell'essere umano.
Le possibili cause di meningite sono numerose; a provocare, infatti, l'infiammazione delle meningi possono essere agenti infettivi, quali virus, batteri o funghi, lesioni fisiche con interessamento del sistema nervoso centrale, alcuni tipi di farmaci, alcuni tumori al cervello e certe malattie sistemiche.


Curiosità: quand'è che una meningite si definisce infettiva?

In ambito medico, una meningite dovuta a un agente infettivo - sia quest'ultimo un virus, un batterio o un fungo - prende il nome di meningite infettiva.

Le meningiti infettive sono, in assoluto, gli episodi di infiammazione delle meningi più comuni e interessanti dal punto di vista clinico.

MENINGITE DA MENINGOCOCCO B

La meningite da meningococco B è uno dei più importanti esempi di meningite batterica; le meningiti batteriche sono condizioni molto temute e costituenti un serio pericolo per l'essere umano, in quanto possono dare luogo a conseguenze gravi e talvolta mortali (es: setticemia, encefalite e/o mielite).
Aggressiva e potenzialmente letale, la meningite da meningococco B può colpire chiunque, ma - come dimostrano le statistiche - presenta un interesse particolare per neonati, bambini piccoli (di età non superiore ai 5 anni), adolescenti, soggetti immunodepressi (ossia le persone con un sistema immunitario poco efficiente) e, infine, individui con malattie come diabete, talassemia, malattie epatiche gravi ecc.
La sintomatologia della meningite da meningococco B è alquanto ampia e comprende: febbre alta, vomito, confusione, irritabilità, irrigidimento del collo, fotofobia, cefalea, sonnolenza, pallore, convulsioni ed epilessia.
Secondo i più attendibili dati epidemiologici, in tutto il Mondo, il numero annuale di casi di meningite da meningococco B oscillerebbe tra 20 mila e 80 mila e il tasso di mortalità equivarrebbe al 10%.

Meningococco B

Curiosità: quali sono i sottotipi di Neisseria meningitidis più importanti per l'essere umano?

Secondo gli studi più recenti, esistono 13 sottotipi (o sierotipi) di Neisseria meningitidis; di questi sottotipi, i più importanti per l'essere umano, in quanto possono provocare malattie gravi come la meningite, sono: il meningococco A, il già citato meningococco B, il meningococco C (si veda vaccino meningococco C), il meningococco W135 e il meningococco Y.

Indicazioni

Il vaccino meningococco B è una pratica caldamente consigliata a tutti i soggetti a rischio di meningite da meningococco B; tra quest'ultimi, figurano:

  • i neonati,
  • i bambini di età inferiore ai 5 anni,
  • gli immunodepressi come i malati di AIDS,
  • i portatori di malattie croniche che favoriscono l'insorgenza di infezioni (es: diabetici, malati di fegato ecc.)
  • tutti coloro che, per i motivi più disparati, devono recarsi in Paesi in cui la meningite da meningococco B è un'infezione molto diffusa.

Per motivi facilmente intuibili, tra i soggetti a rischio, quelli che suscitano il maggiore interesse e che rappresentano la porzione più numerosa sono i neonati e i bambini.


Forse non tutti sanno che, in Italia, il meningococco B è responsabile di almeno l'80% dei casi di meningite pediatrica.

Modalità di somministrazione

La modalità di somministrazione del vaccino meningococco B è una soltanto e consiste nella cosiddetta iniezione intramuscolo profonda.
Per quanto riguarda la sede di tale iniezione, questa varia in relazione all'età del soggetto sottoposto a vaccinazione; infatti, se per i neonati sotto i 12 mesi, consiste nella porzione antero-laterale della coscia, per i bambini dai 12 mesi in su, per gli adolescenti e gli adulti consiste nella regione deltoidea della spalla.

Dosaggio in giovani e giovanissimi

Nei soggetti di giovane età (neonati e bambini), la somministrazione del vaccino meningococco B prevede una serie di dosaggi e richiami, quindi non consiste in un'unica iniezione, ma in più iniezioni.
Il numero preciso di dosaggi e richiami varia in relazione all'età dell'individuo, ecco in che modo:

  • Se il soggetto che riceve il vaccino meningococco B ha meno di 6 mesi, sono previsti 3 dosaggi entro l'anno di vita, praticati ad almeno un mese di distanza l'uno dall'altro, e un richiamo entro i 2 anni;
  • Se il soggetto che riceve il vaccino meningococco B ha tra i 6 e i 12 mesi, sono previsti 2 dosaggi entro l'anno di vita, praticati a non meno di 2 mesi di distanza l'uno dall'altro, e un richiamo durante il 2° anno di vita;
  • Se il soggetto che riceve il vaccino meningococco B ha tra 1 e 2 anni, sono previsti 2 dosaggi, praticati a non meno di 2 mesi di distanza l'uno dall'altro, e un richiamo durante il 2° anno di vita;
  • Se il soggetto che riceve il vaccino meningococco B è un bambino di età superiore ai 2 anni e inferiore agli 11 anni, sono previsti 2 dosaggi, praticati a non meno di 2 mesi di distanza l'uno dall'altro, senza alcun richiamo.

Dosaggio in adolescenti e adulti

Per quanto concerne gli adolescenti (11 o più anni) e i soggetti adulti, la somministrazione del vaccino meningococco B prevede 2 dosaggi, praticati ad almeno un mese di distanza l'uno dall'altro, senza alcun richiamo.


Tabella. Riepilogo dei dosaggi del vaccino meningococco B in base alle fasce d'età.

Fascia d'età Numero di dosaggi Intervallo di tempo tra un dosaggio e l'altro Richiamo?
2-5 mesi di vita 3 Non meno di un mese Sì, tra il 12° e il 15° mese di vita.
È ammesso un ritardo fino al 24° mese di vita.
6-11 mesi di vita 2 Non meno di due mesi Sì, tra il 12° e il 23° mese di vita.
In ogni caso, è importante che trascorrano almeno due mesi dal secondo dosaggio.
12-23 mesi di vita 2 Non meno di due mesi Sì, entro il compimento del 2° anno di vita.
2-10 anni di vita 2 Non meno di due mesi No, ma bisogna chiarire se effettivamente non serve.
Più di 11 anni di vita 2 Non meno di un mese No, ma bisogna chiarire se effettivamente non serve.

Vaccino meningococco B negli adulti: quando è consigliato?

Gli adulti ricevono la raccomandazione medica di sottoporsi al vaccino meningococco B quando:

  • Presentano un'immunodepressione (ridotte difese immunitarie) congenita o acquisita;
  • Sono affetti da una malattia, come per esempio il diabete o la talassemia, che li espone a contrarre più facilmente le infezioni;
  • Devono recarsi in una regione del Mondo, in cui la meningite da meningococco B è abbastanza diffusa (quindi c'è un rischio non trascurabile di contrarla).

Vaccino meningococco B e obbligatorietà in Italia

In Italia, sulla base di quanto dichiara la nuova legge relativa ai vaccini obbligatori, il vaccino meningococco B non è una pratica obbligatoria, ma soltanto raccomandata.
In merito a tale argomento, è utile ricordare per esteso quanto afferma la suddetta legge, entrata in vigore il 28 Luglio 2017: “ Sono gratuitamente e attivamente offerte dalle Regioni le seguenti vaccinazioni:

  • La vaccinazione anti-meningococcica B
  • La vaccinazione anti-meningococcica C
  • La vaccinazione anti-pneumococcica
  • La vaccinazione anti-rotavirus

Tali vaccinazioni sono offerte dalle Regioni e dalle Province autonome, in base alle indicazioni del calendario vaccinale relativo all'anno di nascita. Quindi:

  • Ai nati dal 2017 sono offerte gratuitamente le vaccinazioni anti-meningococcica B, anti-meningococcica C, anti-pneumococcica e anti-rotavirus
  • Ai nati dal 2012 al 2016 sono offerte gratuitamente le vaccinazioni anti-meningococcica C e anti-pneumococcica”

Per maggiori informazioni sui vaccini obbligatori nei bambini, si invitano i lettori a consultare questo articolo.

Composizione

Come ogni vaccino, anche il vaccino meningococco B contiene una componente definita “attiva”, che nel caso specifico serve a garantire l'immunità nei confronti della meningite provocata dal meningococco B, e una componente classificata come “ausiliaria”, che consiste nei cosiddetti eccipienti.

Componente attiva: cosa contiene?

La componente attiva (o principio attivo) del vaccino meningococco B contiene 4 elementi combinati tra loro, che sono:

  • Tre tipiche proteine presenti sulla superficie di tutti i sottotipi di Neisseria meningitidis. Nello specifico, queste proteine sono l'adesina neisserica A (NadA), la proteina di legame del fattore H (fHBP) e l'antigene legante l'eparina neisserica (NHBA).

e

  • La membrana esterna del meningococco B in vescicole. Questo elemento costituente è conosciuto anche con la sigla OMV, acronimo inglese di Outer Membrane Vesicles (Vescicole della Membrana Esterna).

È importante precisare che i suddetti 4 elementi attivi appartengono a batteri morti e sono stati tutti opportunamente processati in laboratorio, in maniera tale da non provocare in alcun modo un'infezione, ma soltanto stimolare una risposta da parte del sistema immunitario.

Componente ausiliaria: quali sono gli eccipienti?

Gli eccipienti sono sostanze che completano una preparazione farmaceutica, senza però aver alcun ruolo terapeutico.
Nel caso del vaccino meningococco B, gli eccipienti principali sono:

Si ricorda che…

Gli eccipienti presenti nelle preparazioni farmacologiche non sono trascurabili, in quanto possono essere causa di reazioni allergiche.

Funzionamento

Il vaccino meningococco B protegge dalla meningite provocata dal meningococco B, perché, nella persona a cui è iniettato, stimola il sistema immunitario a produrre gli anticorpi contro il suddetto agente infettivo batterico (ossia il meningococco B).

Effetti avversi

Il vaccino meningococco B è ben tollerato; tuttavia, può capitare che, in determinati soggetti, dia luogo a problematiche qualificabili con l'appellativo di effetti collaterali o effetto avversi.
Tra i possibili effetti collaterali del vaccino meningococco B, figurano:

  • Febbre nelle prime 24 ore successive all'iniezione vaccinale. Di scarsa rilevanza clinica e di breve durata, rappresenta il più comune effetto collaterale del vaccino meningococco B;
  • Arrossamento, dolore, gonfiore e/o indolenzimento in corrispondenza della sede d'iniezione. Se hanno luogo, questi disturbi si presentano generalmente a distanza di 48 ore dalla realizzazione del vaccino;
  • Irritabilità;
  • Stanchezza;
  • Raucedine;
  • Pallore;
  • Palpitazioni;
  • Reazione allergica nei confronti di una delle componenti vaccinali. Più che un effetto collaterale, è una complicanza, che, fortunatamente, ha luogo assai di rado.
    In genere, i soggetti con un'allergia al vaccino meningococco B manifestano tale problematica, con sintomi e segni caratteristici, dopo poche decine di minuti dal momento dell'iniezione.

Sintomi e segni delle reazioni allergiche provocate dal vaccino meningococco B

I sintomi tipici di un'eventuale reazione allergica nei confronti del vaccino meningococco B possono consistere in:

Un rimedio utile contro alcuni effetti avversi: il paracetamolo

Nei soggetti di tenera età che ricevono il vaccino meningococco B è abbastanza frequente l'uso del paracetamolo, in quanto quest'ultimo è in grado di:

  • Prevenire la febbre;
  • Accelerare la risoluzione di effetti avversi come l'arrossamento e l'indolenzimento in corrispondenza del sito d'infezione.

Controindicazioni

Il vaccino meningococco B presenta alcune controindicazioni; infatti, non è adatto a:

  • I soggetti con un'allergia nei confronti di una delle componenti vaccinali;
  • I soggetti con una malattia infettiva in corso. Si tratta di un divieto temporaneo, che termina al momento della guarigione dalla suddetta malattia infettiva;
  • Gli individui con una sindrome febbrile in atto. Anche questa è una controindicazione temporanea, che termina con la risoluzione della febbre.

Vaccino meningococco B e gravidanza

Anche se sono necessari ulteriori studi, la gravidanza non sembra rappresentare una controindicazione all'esecuzione del vaccino meningococco B.
A ogni modo, è buona norma che una donna incinta desiderosa di sottoporsi al vaccino meningococco B chieda consigli, in merito alla sua volontà, sia al proprio medico curante sia al ginecologo che l'ha in cura.

Risultati

Gli studi condotti finora indicano che il vaccino meningococco B è significativamente efficace; in altri termini è in grado di proteggere dal meningococco B in modo più che soddisfacente.

Quali sono i limiti del vaccino meningococco B?

Esistono numerosi ceppi di meningococco B; il vaccino meningococco B protegge dalla maggior parte di questi ceppi, ma non da tutti, e ciò ne rappresenta il suo limite più rilevante.
Un altro limite degno di nota del vaccino meningococco B è la sua potenziale inefficacia nei soggetti immunodepressi.


Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza