Faccette dentali: intervento e manutenzione

Ultima modifica 21.01.2020

Faccette estetiche

Le faccette dentali (veneers) sono speciali protesi applicate direttamente sul singolo dente per migliorarne l'aspetto estetico. Si tratta di sottilissime lamelle in porcellana, ceramica od in resina che vengono cementate in modo permanente sul dente, per correggere piccole imperfezioni quali scheggiature, denti lievemente storti, diastemi e denti gialli o deturpati da macchie non trattabili mediante detartrasi o sbiancamento professionale.
Applicazione Faccette DentaliVediamo dunque in che modo vengono "saldate" le faccette sui denti e quali accorgimenti mettere in pratica per evitare di scalfire le protesi, preservandole anche nel lungo termine.

Intervento

Il cosiddetto "restauro" attraverso l'applicazione di faccette dentali in ceramica o porcellana necessita sia di una specifica programmazione preventiva, sia dell'intervento dell'odontotecnico.
In genere, l'applicazione delle faccette dentali più preziose richiede due sedute dal dentista:

  1. La prima fase prevede la limatura del dente, l'esecuzione dell'impronta dentale e la scelta del colore più adatto per la faccetta;
  2. La seconda fase consiste nell'applicazione della faccetta sul/sui dente/i.

Tappe fondamentali dell'intervento:

  1. Visita di controllo
  2. Limatura del dente
  3. Impronta dentale
  4. Scelta del colore per la faccetta dentale
  5. Trattamento del dente con acido fluoridrico e silano
  6. Cementazione della faccetta estetica sul dente
  7. Levigatura della faccetta dentale

PRIMA SEDUTA


Per prima cosa è indispensabile "preparare" il dente per l'intervento: questa prima tappa, tra l'altro importantissima, prevede la limatura di una parte dello smalto dentale. La quantità di smalto da rimuovere dev'essere uguale allo spessore della faccetta dentale che vi sarà cementata: lo scopo è quello di favorire il fissaggio della veneer in modo permanente e sicuro, minimizzando il rischio di scollamento.
Quest'operazione può essere eseguita con o senza anestesia locale (con iniezione di lidocaina): molto spesso l'anestetico non è necessario perché il fastidio percepito durante la limatura del dente è più che sopportabile. Tuttavia, per tranquillizzare il paziente, molti medici preferiscono anestetizzare lievemente il dente con una dose minima di anestetico.
Dopo la limatura del dente, il medico procede eseguendo l'improntadentale del paziente, indispensabile per preparare un modello sul quale studiare la perfetta dimensione dei denti.
A questo punto, con l'ausilio di una scala colorimetrica, il dentista sceglie il colore della faccetta più adeguato per il paziente: la protesi, infatti, dovrà possedere la medesima cromia degli altri denti perché non avrebbe senso applicare una faccetta lucida e candida su denti gialli o macchiati.


SECONDA SEDUTA


La seconda seduta prevede l'applicazione della faccetta estetica sul dente. Prima di "incollarla", la protesi dev'essere testata direttamente sul paziente, allo scopo di accertare che colore e dimensione siano quelli richiesti. Se così non fosse, la faccetta può essere ritoccata o modificata prima di essere fissata in modo definitivo.

  • Dopo la cementazione non sono possibili modifiche o correzioni cromatiche alla faccetta in ceramica.

La fase della cementazione viene dunque eseguita in un secondo tempo, quando le faccette dentali sono pronte. Questa tappa è estremamente delicata perché richiede l'utilizzo di cementi compositi e sistemi adesivi; inoltre, il dente da restaurare dev'essere perfettamente isolato con una diga, un piccolo fazzoletto di lattice che, fissato su un dente, impedisce l'accumulo di saliva e lo separa dagli altri denti.
Prima della cementazione della faccetta, il dente dev'essere trattato con l'acido fluoridrico e ricoperto con uno speciale adesivo (silano): questa fase intermedia è indispensabile per ottenere una buona adesione a smalto e dentina tramite il cemento composito. A questo punto, si può procedere con la cementazione della faccetta sul dente.
Dopo il posizionamento della faccetta dentale, la protesi può essere leggermente levigata (senza tuttavia apportare grosse modifiche) con dischi, frese e gommini per definirne i margini.

Manutenzione

Prendersi cura dei denti restaurati con le faccette dentali non richiede particolari attenzioni, specie se le lamelle cementate sono di porcellana o ceramica.
Per mantenere più a lungo possibile l'integrità strutturale di queste protesi è sufficiente seguire alcune regole generali:

  • Evitare di masticare alimenti duri o croccanti come torrone, ghiaccio e caramelle dure: per evitare di scheggiare la ceramica con cui è costituita la faccetta, il consiglio è proprio quello di porre particolare attenzione durante la masticazione degli alimenti. Nonostante le faccette in porcellana siano molto resistenti, quelle in resina presentano lo svantaggio di scalfirsi ed incrinarsi molto più facilmente. Se ciò dovesse accadere, il paziente dovrà sottoporsi ad un ritrattamento.
  • Per lo stesso motivo sopraesposto, si consiglia di abbandonare eventualmente l'abitudine di mordicchiarsi le unghie o rosicchiare penne e matite.
  • Eseguire regolarmente la pulizia dentale pluriquotidiana anche sui denti restaurati con le faccette dentali, in modo da prevenire il deposito di placca e tartaro. Si raccomanda, pertanto, di utilizzare spazzolino e dentifricio dopo i pasti e di completare la pulizia interdentale (con scovolino o filo interdentale) almeno una volta al giorno. Ricordiamo, infatti, che le infezioni dentali (carie, in particolare) possono colpire anche il dente restaurato: più precisamente, l'infezione può intaccare il dente in una porzione che non è stata trattata con la faccetta (la carie non può infettare porcellana, resina e ceramica).
  • Per prevenire le infezioni dentali, si raccomanda la pulizia dentale professionale una volta ogni 6-12 mesi.
  • Per chi è affetto da bruxismo (digrignamento involontario dei denti), il pericolo di rovinare le faccette dentali è piuttosto elevato: per proteggere la superficie dei denti, si consiglia di utilizzare i rimedi specifici (bite). Prima di sottoporsi all'intervento restaurativo con le faccette, è importante far sempre presente al medico se si soffre di bruxismo: alcuni dentisti sconsigliano questi restauri perché richiederebbero un ritrattamento dopo 5-10 anni dall'intervento.
  • Per gli appassionati di sport di violenza, si raccomanda vivamente di salvaguardare sempre i denti (sia quelli restaurati con faccette, sia quelli naturali) con specifiche protezioni per evitare che i pugni o i colpi sulla dentatura possano traumatizzare denti e faccette.
  • Non fumare: la cattiva abitudine tabagica può macchiare sia i denti restaurati con le faccette, sia intaccare i denti naturali.
  • Attenzione all'assunzione di bibite ed alimenti che possono macchiare i denti: a tale proposito, si consiglia di limitare il consumo di tè, caffè e vino per evitare di rovinare la cromia delle faccette dentali.