Contraccettivi Ormonali: cosa sono, quali sono e caratteristiche

Contraccettivi Ormonali: cosa sono, quali sono e caratteristiche
Ultima modifica 25.08.2022
INDICE
  1. Introduzione
  2. Pillola anticoncezionale combinata
  3. Minipillola
  4. Anello contraccettivo
  5. Cerotto transdermico
  6. Spirale o IUD
  7. Contraccettivo sottocutaneo

Introduzione

I contraccettivi ormonali sono fra i metodi anticoncezionali probabilmente maggiormente impiegati.

Si tratta di farmaci contenenti principi attivi capaci di interferire con i meccanismi che portano all'ovulazione e di indurre alterazioni a livello endometriale e nel muco cervicale, ostacolando la risalita degli spermatozoi e l'impianto dell'ovulo.

I contraccettivi orali sono disponibili in diverse forme e formulazioni adatte ad altrettanto differenti vie di somministrazione e modi d'uso. Difatti, i contraccettivi ormonali - in funzione del medicinale preso in considerazione - possono essere assunti per via orale, inseriti a livello vaginale, impiantati a livello uterino, impiantati sottocute o applicati sulla pelle.

In questo articolo si cercherà di fornire una panoramica generale delle principali tipologie di contraccettivi ormonali ad oggi disponibili in Italia e sulle loro principali caratteristiche.

Per sapere quale metodo contraccettivo è più indicato, si raccomanda di rivolgersi al proprio ginecologo.

Contraccettivi ormonali Shutterstock

Pillola anticoncezionale combinata

La pillola anticoncezionale combinata, anche nota come pillola estroprogestinica, è un contraccettivo ormonale per uso orale formulato in forma di compresse.

Tali compresse contengono due principi attivi: uno di tipo estrogenico ed uno tipo estroprogestinico.

Fra le possibili associazioni ricordiamo le seguenti:

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  • Levonorgestrel ed etinilestradiolo;
  • Clormadinone ed etinilestradiolo;
  • Gestodene ed etinilestradiolo;
  • Desogestrel ed etinilestradiolo;
  • Drospirenone ed etinilestradiolo;
  • Dienogest ed etinilestradiolo;
  • Norgestimato ed etinilestradiolo;
  • Gestodene ed etinilestradiolo.

Come si assume

La pillola combinata va assunta ogni giorno alla stessa ora; in genere, per 21 giorni consecutivi, seguiti da una sospensione di 7 giorni (durante i quali avviene la mestruazione "fittizia", o meglio, il sanguinamento vaginale).

Alcune pillole, al fine di facilitare l'assunzione e di ricordare di assumere una compressa ogni giorno, presentano al loro interno delle compresse placebo (ossia, senza principi attivi) da assumersi durante la settimana di pausa.

Come agisce

La pillola agisce inibendo l'ovulazione e rendendo il muco cervicale meno idoneo al passaggio degli spermatozoi.

La combinazione degli ormoni (estrogeni + progestinici) sfavorisce la fecondazione e l'impianto dell'ovulo.

Vantaggi

  • Facilità d'uso;
  • Efficacia elevata (benché sia importante ricordare che non esistono contraccettivi ormonali che garantiscono una protezione al 100%);
  • Presenta alcuni effetti benefici extracontraccettivi (come ad esempio, riduzione del rischio di tumore dell'ovaio e dell'endometrio; nonostante ciò, è opportuno ricordare che lo scopo della pillola è la contraccezione e non la prevenzione di patologie).

Svantaggi

  • Non protegge dalle malattie sessualmente trasmesse;
  • Come qualsiasi altro farmaco può causare diversi effetti collaterali e, analogamente a qualsiasi contraccettivo estroprogestinico, può aumentare il rischio di formazione di coaguli di sangue in diversi distretti corporei, così come può aumentare il rischio di cancro al seno;
  • Presenta diverse controindicazioni all'uso;
  • Richiede la ricetta medica per essere dispensata ed una visita, meglio se specialistica, eventualmente associata ad analisi specifiche prima di essere prescritta;
  • È necessario sottoporsi a regolari controlli ed analisi durante l'utilizzo.
Per approfondire: Pillola Anticoncezionale: cos'è, tipologie e caratteristiche

Minipillola

La minipillola o pillola progestinica è un contraccettivo ormonale formulato in forma di compresse per uso orale contenente una sola tipologia di principio attivo e, più precisamente, un principio attivo di tipo progestinico.

Nei medicinali di questo tipo attualmente disponibili in commercio i principi attivi utilizzati sono il desogestrel, oppure il drospirenone.

Come si assume

La minipillola deve essere assunta tutti i giorni, più o meno alla stessa ora. Per la stragrande maggioranza delle minipillole (in particolare, quelle a base di desogestrel) l'uso è continuativo, ossia non si osservano periodi di pausa, ma un nuovo blister deve essere iniziato appena terminato il precedente. Ad ogni modo, informazioni dettagliate saranno fornite dal ginecologo e sono altresì riportate sul foglietto illustrativo della minipillola da esso prescritta.

Come agisce

Il principio attivo progestinico addensa il muco a livello della cervice uterina, ostacolando in questo modo il passaggio degli spermatozoi; inoltre, esso altera l'endometrio sfavorendo l'impianto dell'ovulo fecondato a livello uterino. L'effetto contraccettivo si espleta anche attraverso l'inibizione dell'ovulazione (in particolare, ciò avviene con il principio attivo desogestrel).

Vantaggi

  • Facilità d'impiego;
  • Può essere prescritta anche alle donne che non possono o non vogliono assumere principi attivi di natura estrogenica;
  • Interferisce marginalmente con i processi della coagulazione;
  • Può presentare meno effetti collaterali rispetto alla pillola combinata;
  • Non altera il pH vaginale;
  • Può essere prescritta subito dopo il parto.

Svantaggi

  • Non protegge dalle malattie sessualmente trasmesse;
  • Come qualsiasi altro farmaco, può causare diversi effetti collaterali;
  • Può causare irregolarità del ciclo mestruale o amenorrea;
  • Presenta diverse controindicazioni all'uso;
  • Richiede la ricetta medica per essere dispensata ed una visita, meglio se specialistica, eventualmente associata ad analisi specifiche prima di essere prescritta;
  • È necessario sottoporsi a regolari controlli ed analisi durante l'utilizzo.
Per approfondire: Minipillola: cos'è e come funziona? Pro e contro

Anello contraccettivo

L'anello contraccettivo - anello anticoncezionale o anello vaginale, che dir si voglia - è un dispositivo di forma circolare contenente un'associazione di principi attivi: un progestinico ed un estrogeno. In particolare, gli anelli anticoncezionali attualmente disponibili in commercio contengono una associazione di etonogestrel ed etinilestradiolo.

Anello Anticoncezionale Shutterstock

Come si usa

L'anello contraccettivo deve essere introdotto in vagina (le modalità con cui fare l'inserimento del dispositivo verranno illustrate dal ginecologo e sono altresì dettagliatamente riportate sul foglietto illustrativo del medicinale), dove dovrà essere lasciato per un periodo di tre settimane.

Dopodiché, trascorso questo tempo, l'anello va rimosso e si dovrà rispettare un intervallo di una settimana al termine della quale un nuovo anello dovrà essere reinserito.

Come funziona

Il meccanismo d'azione con cui i principi attivi progestinico ed estrogenico espletano l'azione contraccettiva è il medesimo con cui la espletano quando vengono assunti per via orale, come nel caso della pillola combinata.

Vantaggi

  • Può essere inserito in autonomia dalla donna e non necessita di intervento medico;
  • Può essere lasciato all'interno della vagina per tre settimane, a differenza dei contraccettivi orali che devono essere assunti ogni giorno; in questo modo si possono ridurre le dimenticanze favorendo l'efficacia contraccettiva;
  • Vomito e diarrea non interferiscono con l'efficacia contraccettiva.

Svantaggi

  • Non protegge dalle malattie sessualmente trasmesse;
  • Deve essere rimosso e reinserito il medesimo giorno della settimana e alla stessa ora;
  • Presenta un piccolissimo margine di ritardo nell'inserimento al fine di garantire l'ottimale protezione dalla gravidanza;
  • Rischio di espulsione involontaria;
  • Può causare diversi effetti collaterali, simili a quelli della pillola combinata;
  • Presenta diverse controindicazioni all'uso;
  • Richiede la ricetta medica per essere dispensato ed una visita, meglio se specialistica, eventualmente associata ad analisi specifiche prima di essere prescritta;
  • È necessario sottoporsi a regolari controlli ed analisi durante l'utilizzo.
Per approfondire: Anello Anticoncezionale: cos'è, come funziona e modo d'uso

Cerotto transdermico

Il cerotto transdermico anticoncezionale è un cerotto dotato di un serbatoio all'interno del quale sono stoccati i principi attivi estrogenico e progestinico, quali etinilestradiolo e norelgestromina.

Grazie alla presenza di una membrana semipermeabile, il cerotto rilascia piccole quantità di principi attivi che - assorbite per via transcutanea - entreranno in circolo espletando la loro azione.

Cerotto transdermico Shutterstock

Come si usa

Il cerotto possiede una forma quadrata e deve essere applicato sulla cute pulita, asciutta, priva di peli, integra e sana. Ad esempio, è possibile applicarlo su una natica, sull'addome, sulla parte superiore del tronco, oppure sulla parte alta esterna del braccio, purché si tratti di una posizione in cui non subirà sfregamenti ad opera di indumenti stretti.

La corretta modalità di applicazione verrà descritta dal ginecologo e, in qualsiasi caso, è riportata sul foglietto illustrativo del medicinale.

Di solito, i cerotti transdermici vanno mantenuti applicati per una settimana; trascorsi sette giorni, il cerotto va rimosso ed è necessario applicarne uno nuovo (preferibilmente in una sede diversa al fine di evitare irritazioni). Dopo tre settimane sarà necessario osservare un intervallo di sette giorni (quindi, di una settimana), per poi riprendere con le applicazioni.

Come agisce

Una volta assorbiti, gli estrogeni e i progestinici contenuti nel cerotto anticoncezionale entrano nel circolo ematico espletando la loro azione in maniera analoga a quanto avviene quando vengono assunti per via orale.

Vantaggi

  • Possibilità di usare un cerotto a settimana, a differenza della pillola che deve essere assunta ogni giorno;
  • Solitamente, non è necessario che il cerotto venga sostituito alla stessa ora, l'importante è che venga sostituito sempre lo stesso giorno della settimana;
  • Vomito e diarrea non interferiscono con l'efficacia contraccettiva.

Svantaggi

  • Non protegge dalle malattie sessualmente trasmesse;
  • Rischio di distacco accidentale;
  • Come qualsiasi altro farmaco, può causare diversi effetti collaterali e può causare reazioni a carico della cute nell'area in cui viene applicato;
  • Presenta diverse controindicazioni all'uso;
  • Richiede la ricetta medica per essere dispensato ed una visita, meglio se specialistica, eventualmente associata ad analisi specifiche prima di essere prescritta;
  • È necessario sottoporsi a regolari controlli ed analisi durante l'utilizzo.
Per approfondire: Cerotto Anticoncezionale: cos'è, come funziona, come si applica

Spirale o IUD

La spirale contraccettiva o IUD (dispositivo intrauterino) è un dispositivo realizzato in materiale plastico a forma di T che viene inserito a livello uterino.

La spirale contraccettiva di tipo ormonale contiene un principio attivo di tipo progestinico - il levonorgestrel - che vien gradualmente rilasciato nel corpo.

Spirale o IUD ormonale Shutterstock

Come si usa

La spirale contraccettiva deve essere inserita da un ginecologo nell'opportuno momento del ciclo mestruale. Una volta inserita, la spirale espleterà la sua azione contraccettiva per un periodo variabile (in funzione del medicinale preso in considerazione) dai tre ai sei anni.

Trascorso questo tempo, lo IUD andrà rimosso, sempre da personale sanitario specializzato.

Come agisce

Il principio attivo progestinico contenuto nella spirale contraccettiva ormonale è in grado di esercitare la sua azione prevenendo la proliferazione dell'endometrio, inducendo un ispessimento del muco cervicale con conseguente inibizione del passaggio degli spermatozoi e, in alcune donne, inducendo una soppressione dell'ovulazione.

Vantaggi

  • Effetto contraccettivo di lunga durata, dai tre ai sei anni;
  • Una volta inserita non si sente e non provoca fastidi;
  • Il partner non percepisce la sua presenza durante i rapporti sessuali;
  • Dopo un primo periodo di controlli ravvicinati, se non si hanno fastidi, i controlli possono essere effettuati una volta l'anno;
  • Vomito e diarrea non interferiscono con l'efficacia contraccettiva.

Svantaggi

  • Non protegge dalle malattie sessualmente trasmesse;
  • Deve essere inserita e rimossa dal ginecologo;
  • Richiede controlli periodici per verificare che sia correttamente posizionata e che non siano insorti problemi di alcun tipo;
  • Come qualsiasi altro farmaco, può causare diversi effetti collaterali;
  • Presenta diverse controindicazioni all'uso;
  • Richiede la ricetta medica per essere dispensata ed una visita, meglio se specialistica, eventualmente associata ad analisi specifiche prima di essere prescritta;
  • È necessario sottoporsi a regolari controlli ed analisi durante l'utilizzo.
Per approfondire: Spirale Contraccettiva: cos'è, tipologie, come si usa e controindicazioni

Contraccettivo sottocutaneo

La contraccezione sottocute viene effettuata con il cosiddetto bastoncino contraccettivo o contraccettivo sottocutaneo.

Si tratta di un dispositivo morbido e flessibile, avente una forma "a bastoncino" per l'appunto, che deve essere impiantato sotto la superficie cutanea, generalmente nella parte interna della zona superiore del braccio non dominante.

Il contraccettivo sottocutaneo contiene un principio attivo di tipo progestinico - nel dettaglio, l'etonogestrel - che viene gradualmente rilasciato nel corpo della donna determinando in questo modo l'effetto contraccettivo.

Contraccettivo sottocutaneo Shutterstock

Come si usa

Il bastoncino contraccettivo deve essere impiantato sottocute mediante l'utilizzo dell'apposito applicatore solo da personale medico specializzato nell'inserimento di simili dispositivi.

Il bastoncino, una volta inserito, dovrebbe risultare impercettibile, senza causare fastidi, e dovrà rimanere in sede per tre anni. Trascorso questo tempo il bastoncino andrà rimosso; anche in questo caso, l'operazione dovrà essere effettuata dal medico o comunque da personale sanitario specializzato.

Come agisce

Il progestinico presente nel bastoncino che viene gradualmente rilasciato è in grado di interferire con l'ovulazione e di indurre un aumento della viscosità del muco cervicale, con conseguente ostacolo del passaggio degli spermatozoi.

Vantaggi

  • Contraccezione di lunga durata che permane per un periodo di tre anni;
  • È un metodo contraccettivo discreto, poiché, dopo l'inserimento il bastoncino non crea disagio ed è pressoché invisibile;
  • L'impianto può essere rimosso in qualsiasi momento se la paziente cambia idea;
  • Vomito e diarrea non interferiscono con l'efficacia contraccettiva.

Svantaggi

  • Non protegge dalle malattie sessualmente trasmesse;
  • Richiede l'intervento di personale sanitario specializzato sia per l'inserimento che per la rimozione;
  • Può causare diversi effetti collaterali;
  • Presenta diverse controindicazioni all'uso;
  • Richiede la ricetta medica per essere dispensato ed una visita, meglio se specialistica, eventualmente associata ad analisi specifiche prima di essere prescritta;
  • È necessario sottoporsi a regolari controlli ed analisi durante l'utilizzo.
Per approfondire: Contraccettivi Impiantabili: spirale IUD e bastoncini

Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista