Cellulite: dieta e attività fisica
Ultima modifica 26.01.2024
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INDICE
  1. Cellulite: Cos’è?
  2. Cellulite: come si presenta?
  3. Dieta anti cellulite: cosa fare e cosa mangiare
  4. Attività fisica e cellulite

Cellulite: Cos’è?

La cellulite è uno stato infiammatorio del tessuto sottocutaneo che comporta lo sviluppo di noduli dolorosi al tatto e di depositi di grasso; è un processo degenerativo dei tessuti connettivi ed adiposi che colpisce il 95-98% della popolazione femminile e molto raramente quella maschile.

Sarebbe più corretto definirla cellulalgia, pannicolopatia o indurimento cellulalgico.

Negli ultimi 30 anni, il concetto di bellezza femminile si è modificato radicalmente: dalla femminilità florida e abbondante si è passati a fisici più atletici, longilinei, con spalle più larghe e maggior percentuale di muscoli.

Si è quindi sviluppata la consapevolezza di problemi quali l'obesità, le smagliature e la cellulite.

Per approfondire: Cellulite: Cos'è nei dettagli
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Cellulite: come si presenta?

Generalmente la cellulite si presenta in quattro modi diversi a seconda del livello di gravità:

  1. Non si vede, se non comprimendo con le dita la zona interessata e in condizioni di particolare illuminazione.
  2. Si intravede, si apprezzano ombre leggere, segni di rilievi e grumi cellulitici disegnati sulla pelle.
  3. Il grasso che preme contro le fibre cutanee forma piccole protuberanze, rendendo l'epidermide ruvida e creando la classica pelle a buccia d'arancia.
  4. Presenta buchi e nodosità, si assiste ad un ispessimento del tessuto sottocutaneo e ad un aumento della consistenza di tutta la cute, accompagnato da diminuzione della sua elasticità.
    La struttura al tatto non è uniforme, ma granulosa ed indurita. La zona è dolorante perché i filamenti nervosi sono compressi dall'ispessimento delle fibre connettive.

Tipi di cellulite

Possiamo distinguere tre tipi di cellulite:

  • Compatta: localizzata generalmente sulla parte superiore ed esterna delle cosce e nei glutei; presente in genere in ragazze molto giovani.
  • Molle: localizzata, generalmente, nell'interno delle cosce e nelle braccia; presente di norma in donne oltre i 30 anni.
  • Edematosa: connessa a disturbi del circolo venoso; colpisce in genere gli arti inferiori.

Nel 60% dei casi, i tre tipi di cellulite sono associati.

La sintomatologia è caratterizzata da calore al tatto, sensazione di peso e stanchezza nelle gambe, formicolii alle dita dei piedi, facilità ai lividi, dolori muscolari e alterazioni locali nei capillari, con rottura degli stessi (in questo caso rivolgersi ad un angiologo).

Nel caso si volesse la certezza matematica di trovarsi in presenza di cellulite si può ricorrere alla "termografia".

Le zone in cui si localizza di preferenza sono le natiche, il ventre, i polpacci, l'esterno delle cosce, la nuca e le braccia.

Anomalie frequenti sono il cosiddetto "stivale" - in presenza del quale la cellulite colpisce la caviglia, il polpaccio e il ginocchio, dando origine a disturbi circolatori - il "salsicciotto" - con cellulite localizzata nella zona posteriore della coscia, vicino all'articolazione del ginocchio - e la "culotte de cheval" o "pantaloni da cavallerizza", con eccessiva iperlordosi lombare e addome prominenterilassamento muscolare e cellulite nella zona dei glutei e delle cosce.

Dieta anti cellulite: cosa fare e cosa mangiare

Come si è visto, la cellulite è una condizione infiammatoria dei tessuti, sostenuta da problemi circolatori.
Ecco di seguito alcuni punti da ricordare nell'impostazione di uno schema dietetico in presenza di cellulite:

E ricorda... non utilizzare diuretici nel tentativo di eliminare la ritenzione idrica: molte donne ricorrono a questo sistema, che però risulta inutile e controproducente perché regala risultati solo temporanei e crea un circolo vizioso che, nel lungo periodo, può dare problemi di salute anche gravi.

Per approfondire: Creme anticellulite: sono davvero efficaci?

Attività fisica e cellulite

Il trattamento della cellulite non può essere univoco, ma deve avvalersi di terapie specifiche, attività fisica e diete appropriate.

È da sottolineare  che le cure "locali" (massaggi, agopuntura, talassoterapia, idromassaggi, saune, termomassaggi, linfodrenaggio, mesoterapia, bagni, applicazioni ecc.), avulse da un piano d'intervento che coinvolga ginnastica e dieta, possono portare a miglioramenti ma non a una vera e propria inversione del processo.

Il trattamento sarà condizionato dallo stato di gravità della cellulite; a seconda delle fasi si ricorrerà a metodiche dolci, tipo ginnastica e trattamenti localizzati, fino al trattamento chirurgico (tenendo presente che il risultato ottenuto non sarà comunque definitivo e la cellulite potrà riformarsi).

L'attività fisica riveste un ruolo di primaria importanza nel trattamento e nella prevenzione di questa patologia; il movimento, infatti, migliora la composizione corporea - aumentando il tessuto muscolare e sgonfiando quello adiposo -, ottimizza il ritorno venoso, il circolo linfatico e l'azione capillare sull'adipe.

Per approfondire: Cellulite: Rimedi e Attività Fisica

Quale attività fisica praticare in palestra?

Si è visto che uno dei fattori di rischio per la cellulite è una cattiva composizione corporea, caratterizzata da bassa quantità di muscolatura.

Il tessuto muscolare, a livello metabolico, è da 10 a 20 volte più attivo di quello adiposo, sia a riposo che in attività. In effetti, è pressoché impossibile, o molto raro, vedere un culturista o un atleta di fitness con la cellulite.

Al tempo stesso, ricordiamoci che la cellulite colpisce il tessuto adiposo il quale, se più scarso, è anche meno interessato dal problema; quindi, spesso, il dimagrimento sta al centro del programma.

Nell'impostazione di un programma di bodybuilding, bisogna tenere sempre presente il concetto di gradualità, partendo da esercizi a corpo libero o con piccoli sovraccarichi.

Prendetevi il tempo necessario per realizzare dei cambiamenti di rilievo (almeno un anno), poiché mai come in questo caso la fretta è controproducente; riattivare un tessuto inerte, infatti, è un processo che richiede tempo.

Occorre dare la giusta importanza all'attività aerobica, per riattivare la circolazione, e all'allenamento di forza. Possono essere molto utili le metodiche promiscue, come l'allenamento funzionale e/o metabolico a circuit training, perché ha un effetto promiscuo tra pesi e cardio.

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