Il condizionamento fisico nello sport attraverso il controllo della mente

Ultima modifica 02.10.2019

In questa società dove purtroppo tutto è ormai lontano dal vivere secondo dei parametri di "normalità" spesso paghiamo il prezzo di una qualità di vita certamente migliore ma contornata e condizionata da ritmi di produzione troppo elevati, caos snervante e momenti importanti della nostra crescita in cui siamo obbligati a stressanti sedute giornaliere sui banchi di scuola, quando il nostro reale interesse sarebbe in realtà la scoperta del mondo esterno attraverso il gioco ed il movimento.
A seguito di tali situazioni e condizioni ci ritroviamo quasi sempre a confrontarci con quella subdola malattia chiamata stress, che spesso e volentieri ci debilita lasciandoci senza riserve energetiche.
In tali condizioni il corpo lentamente diventa talmente stanco e innaturale che spesso arriviamo al punto di trattarlo e considerarlo come se fosse una borsa porta oggetti nella quale portare a spasso il nostro cervello.
Trovare la strada per la consapevolezza e capire che siamo anche e soprattutto un corpo con il proprio sistema vegetativo da far ben funzionare in cui scorre diversa energia pura, ci porterebbe a raggiungere probabilmente una diversa e più equilibrata sintonia "mente corpo", che potremmo sfruttare al meglio in ogni situazione e condizione quotidiana, preparandoci nel tempo con maggior grinta al mondo esterno pieni di energia e di azione, prendendo così finalmente completa e vera coscienza di noi come organismo vivente con tutti i processi fisiologici che spesso ignoriamo, trascuriamo e consideriamo poco importanti.
Anche nell'ambito sportivo la percezione del corpo e delle sue potenzialità rimane una meta essenziale e fondamentale per il raggiungimento dei propri obiettivi e deve essere acquisita e migliorata giorno dopo giorno attraverso un mirato e ponderato approccio mentale ai meccanismi di autocondizionamento.
In termini pratici tutto ciò, permetterebbe nel caso di un utilizzo sportivo, di aumentare nel tempo tutti i livelli energetici del corpo riducendo successivamente i tempi di recupero e gli stress neuro-muscolari dettati dagli allenamenti.
E' perciò importante riuscire con la propria volontà ad influenzare in ogni situazione le sensazioni del corpo modificandole attraverso la capacità di condizionare la mente per migliorare il controllo delle emozioni e l'auto-suggestione.
Potremmo quindi proporci realisticamente di ottenere alcuni risultati importanti nel grafico delle nostre performance, utilizzando in modo corretto le metodiche e le potenzialità dell'ormai ben conosciuto training autogeno (training = allenamento, autogeno = che si genera da sè).
Con questo ottimo metodo di rilassamento e autocondizionamento, attraverso la costanza, la perseveranza e l'esercizio continuo, riusciremo in poco tempo ad ottenere quei miglioramenti psico-fisici tanto sperati.
Nel tempo infatti un sensibile cambiamento di alcuni meccanismi naturali di controllo della mente e del corpo di cui tutti disponiamo condizioneranno positivamente:     

Il profondo e rapido recupero di energie

Il controllo dello stress fisico e delle emozioni

Il miglioramento della concentrazione e della memoria

La diminuzione della percezione del dolore

Una maggiore consapevolezza del sé

La riduzione di alcuni sintomi psicosomatici

Attraverso il lungo e costruttivo percorso nella pratica del training autogeno, quindi si potrà raggiungere nel tempo la capacità di conoscere e di controllare psichicamente il proprio corpo, evidenziando perciò, sempre più ciò che meglio si adatterà alle esigenze personali di ogni momento.
A questo punto non vi resta che assumere una posizione di totale rilassamento, cominciare l'esercizio con qualche bel respiro profondo, immaginando di inspirare calma ed energia e di allontanare tutta la stanchezza quotidiana e la tensione.
...Quindi.....Inspiro consapevolmente calma ed energia.... ed espiro stanchezza e tensione....