Indoor cycling, mitocondri e dimagrimento

Ultima modifica 09.01.2020

La costanza ripaga sempre

È cosa risaputa che l'allenamento, sia di potenza che di endurance, produce degli adattamenti nel nostro organismo; questo principio è noto come supercompensazione. Molto semplicemente in risposta a stimoli crescenti (principio della progressività dei carichi) la macchina uomo mette in atto delle strategie che modificano l'equilibrio attuale per prepararsi ad affrontare al meglio uno stress futuro di maggiore entità.
Non mi sembra fino ad ora di aver detto nulla di nuovo. Vi faccio adesso una domanda: quali sistemi coinvolge la supercompensazione?

  • Ovviamente il sistema muscolo-scheletrico. Tanto è stato detto e scritto su questo argomento, che mi sembra banale parlarne ancora.
  • Il sistema funzionale non può certo sfuggire a noi praticanti di indoor cycling - cardiovascolare e respiratorio-.
  • E poi?

E poi c'è il sistema metabolico-enzimatico.
Tengo a precisare che nessuno di questi tre aspetti può essere considerato separato dagli altri. Gli adattamenti indotti dall'allenamento viaggiano di pari passo per tutti e tre i sistemi considerati. I maggiori effetti sul sistema funzionale e su quello metabolico-enzimatico sono indotti dall'allenamento di endurance.
Ecco perché ho deciso di spendere qualche parola su questo apparato. Vediamo quindi come funziona e come si adatta.
Vorrei che fosse prima di tutto chiaro che i meccanismi energetici hanno tutti la stessa finalità: ricostituire le molecole di ATP (adenosintrifosfato), che rappresentano le riserve di energia prontamente disponibile, a partire dall'ADP (adenosindifosfato). Le poche cose che dirò riguardano essenzialmente il meccanismo energetico aerobico. In questo caso il processo di resintesi dell'ATP avviene all'interno dei mitocondri. Questi sono degli organuli presenti nelle cellule all'interno dei quali avvengono le reazioni chimiche che permettono il processo appena descritto in presenza di ossigeno. Semplificando al massimo possiamo dire che contengono gli enzimi necessari per trasformare gli alimenti in energia, che poi viene immagazzinata nelle molecole di ATP e resa disponibile. Il mitocondrio ha una membrana esterna molto permeabile che lascia passare quasi tutte le molecole presenti nel citosol; al contrario la membrana interna è molto meno permeabile, infatti tramite proteine di trasporto (carrier) vi passano solo le molecole che saranno metabolizzate dallo spazio più interno che contiene la matrice. Una volta all'interno (tralascio volutamente tutti i passaggi chimici) ognuna di queste molecole, in presenza di ossigeno, sarà in grado di produrre 36 moli di ATP. La stessa molecola nel citosol, quindi all'esterno del mitocondrio, produrrà solo 2 moli di ATP! Si capisce così quanto è più efficace il meccanismo di resintesi in presenza di ossigeno, piuttosto che quello anaerobico.


costanza

Schematizzazione di un mitocondrio


Abbiamo visto fino ad ora come è fatto. Occupiamoci invece di come si adatta:
La cosa più bella è che  i mitocondri possono aumentare fino al doppio all'interno della stessa cellula. Anche gli enzimi carrier migliorano velocizzando il trasporto delle molecole che saranno utilizzate a fini energetici nella matrice.
In pratica è come se aumentasse il numero dei "bruciatori" ed inoltre ognuno di essi potesse bruciare più carburante. Ciò vuol dire che più ci alleniamo con costanza e più saremo in grado di utilizzare il carburante disponibile per le nostre performances, che potranno essere  più lunghe ed anche più intense. Vi devo mica ricordare che il combustibile elettivo per noi praticanti di indoor cycling è una miscela di zuccheri e GRASSI?

Ed ora tutti a pedalare (con continuità, però)!!!
FRANCESCO CALISE Personal trainer

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Personal trainer, Istruttore Schwinn Cycling, di ginnastica posturale, yogafit e Mountain bike