La vitamina C, o più correttamente Acido Ascorbico, è una molecola idrosolubile che svolge numerose funzioni essenziali: tra queste pare che sia stata riconosciuta la capacità di prevenire e ridurre i sintomi del raffreddore comune; l'argomento è comunque tutt'ora controverso.
La vitamina C è un cofattore enzimatico di idrossilazione e consente la formazione del collageno, dell'adrenalina e di composti aromatici nel fegato. La vitamina C è un potente antiossidante che interviene nella difesa cellulare dai radicali liberi, favorisce la riduzione dell'acido folico nonché la conversione del ferro ferroso (Fe++) a ferro ferrico (Fe+++). Ma non è finita...
Da circa 50 anni la comunità scientifica si spacca in due nel valutare l'utilità clinica che riveste la vitamina C nella cura e nella prevenzione del raffreddore comune. Riassumendo brevemente le scoperte più significative è possibile definire che:
Inoltre, è importante precisare che (citazione dei LARN):
Ad alte dosi di vitamina C, come quelle che vengono assunte a scopo farmacologico (10 o più g/die), si sono riscontrati disturbi a livello gastrointestinale, che però sembrano dovuti più all'acidità che alla vitamina C in sé, in quanto sali tamponati non danno più lo stesso effetto. Sono stati riscontrati anche altri effetti, come una aumentata escrezione urinaria di ossalati e la formazione di calcoli renali. Sembra comunque che dosi fino a 10g/die possano essere considerate sicure (Flodin, 1988).
Tuttavia, l'utilizzo di vitamina C contro il raffreddore è ancora oggetto di numerose discussioni, pertanto, fino al raggiungimento di un compromesso tra terapia e dose massima raccomandata, se ne SCONSIGLIA vivamente l'abuso integrativo o farmacologico nella lotta ai sintomi e nella prevenzione del raffreddore comune
Bibbliografia: