Il riso in bianco non rappresenta una ricetta specifica, ma un aggettivo attribuibile a diverse preparazioni a base di riso accomunate dall'assenza di condimenti o ingredienti di colore differente rispetto al riso brillato.
Il riso in bianco può essere preparato in molti modi: risotto, riso bollito, riso gohan, riso cotto nel latte, riso pilaf e/o cotto in forno ecc.
Alcuni reputano che il riso in bianco sia la ricetta più idonea all'alimentazione dei malati e, più in generale, delle persone che soffrono di disordini dell'apparato gastro intestinale.
Il riso in bianco è anche una preparazione molto utilizzata dagli sportivi; infatti, rappresenta un valido alimento:
L'utilizzo di olio/burro nella ricetta del riso in bianco ne migliora la palatabilità ma può diventare un elemento sfavorente; a tal proposito, per evitare di mangiare il riso senza grassi ma completamente incollato, è sufficiente rispettare alcuni piccoli accorgimenti che elencheremo di seguito.
Per la preparazione del riso in bianco è possibile scegliere la più gradita fra le moltissime tipologie di riso: vialone, carnaroli, arborio, venere, baldo, ribe, selvaggio, red, thai, basmati, colloso ecc.
Inoltre, a seconda dei casi, si prestano tipi di riso con lavorazioni differenti: integrale (con le glumelle), bianco (sbiancato e non), parboiled (precotto industrialmente), germogliato ecc.
Il riso in bianco può quindi essere interpretato mediante l'applicazione di varie ricette. Vediamole più nel dettaglio.
Non prevede l'impiego di varietà specifiche; tuttavia, meglio ricordare che il riso integrale ha dei tempi di cottura molto elevati.
Il riso bollito si prepara tuffando il riso nell'acqua bollente (eventualmente salata), per il tempo necessario alla cottura completa (dettaglio indicato sulla confezione).
Al termine della cottura, va scolato e mangiato, o fatto raffreddare (fase molto importante). Infatti, se lasciato a temperatura ambiente, il riso bollito presenta due inconvenienti: scuoce e si incolla. Per ovviare ad un simile effetto indesiderato, è possibile procedere in due modi differenti:
Ovviamente, utilizzando il riso bianco (che è costituito solo dall'endosperma amidaceo), questo tenderà sempre ad attaccarsi leggermente. Risultati decisamente migliori si ottengono con il parboiled, il tipo di riso più indicato per la bollitura.
Molto utilizzato per il sushi, è un metodo di cottura tipico giapponese.
Gli ingredienti per il riso gohan sono: acqua, aceto di riso, zucchero, sale e alga.
Questa versione asiatica del riso in bianco è utilizzata per preparare il sushi e, come sostituto del pane occidentale, accompagna varie preparazioni.
Questa curiosa tecnica di cottura, poco utilizzata in Italia, può essere molto utile per risparmiare spazio tra i fornelli o per sfruttare appieno l'utilizzo del forno già impegnato per altre ricette (dato che, come sappiamo, è un elettrodomestico dai consumi a dir poco significativi).
Il riso cotto in forno prende spunto dal cosiddetto “riso pilaf”; quest'ultimo (verosimilmente di origine indiana o turca) è il risultato di una cottura mista.
Il riso cotto in forno, invece, è ancora più semplice e sbrigativo. Per un risultato ottimale, è consigliabile utilizzare il riso parboiled; in questo modo è possibile evitare la tostatura.
Il riso pilaf e/o in forno, come il gohan, è un riso in bianco che funge perfettamente da accompagnamento per molte preparazioni (carne e pesce stufato, fritti ecc). La peculiarità del riso pilaf è che, nonostante non vada mai mescolato, al termine della cottura dovrebbe comunque risultare perfettamente sgranato.
Il risotto in bianco è una ricetta italiana molto conosciuta, anche se, a dire il vero, viene spesso confusa con il risotto alla parmigiana (più strutturato e calorico); le tipologie di riso più idonee sono il carnaroli, il vialone nano, l'arborio, il baldo e il ribe (non il parboiled).
Senza dilungarsi troppo, riassumiamo brevemente come prepararlo:
Il procedimento è molto semplice:
Il risotto in bianco è un primo piatto e deve rispettare accuratamente i tempi di cottura; non si presta al trasporto e dev'essere consumato ancora fumante.
L'errore più comune è quello di confondere il risotto in bianco con quello al parmigiano. Come anticipato, quest'ultimo risulta più strutturato e saporito. Rispetto al procedimento già menzionato prevede:
La differenza tra le due ricette è abbastanza nitida e implica soprattutto la varianza del contenuto nutrizionale.
Non è il “RisoLatte” ma, talvolta, costituisce l'ingrediente principale di ricette ben più complesse (come le polpette fritte di riso dolce).
Composizione nutrizionale per 100g di "Riso Bollito" | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Valori nutrizionali (per 100 g di parte edibile) | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Il riso cotto nel latte si prepara facendo sobbollire (quindi poco energicamente) del riso (qualsiasi varietà) in una casseruola antiaderente con del latte vaccino intero.
La cottura va conclusa alla consistenza desiderata, regolando di sale.
La caratteristica di questo alimento, che potrebbe essere considerato un piatto unico, è il contrasto del dolce (lattosio) con il salato.
Anche questo, come il risotto, non si presta al trasporto e rappresenta un primo piatto da consumare ben caldo e appena pronto.
Essendo il tipo di riso in bianco più indicativo, di seguito analizzeremo le caratteristiche nutrizionali di quello bollito senza sale e condito con poco olio extravergine di oliva; gli ingredienti della ricetta sono:
Il riso in bianco è un prodotto che rientra nel III gruppo fondamentale degli alimenti e rappresenta soprattutto una fonte di amido e fibra alimentare.
Si tratta di un alimento vegetale, con un'importanza energetica significativa a carico dei carboidrati; le altre calorie provengono invece dai peptidi e dai lipidi.
I glucidi del riso in bianco sono di tipo complesso, ovvero amido; le proteine sono di medio valore biologico (dettaglio non presente in tabella) e gli acidi grassi prevalentemente insaturi.
Il colesterolo è assente e le fibre ben rilevanti.
Il profilo vitaminico e salino del riso in bianco non evidenzia livelli degni di nota.
Il riso in bianco è un alimento che può essere contestualizzato nella maggior parte delle diete, a patto che le porzioni rispettino eventuali condizioni patologiche come l'obesità, l'iperglicemia o diabete mellito tipo 2 e l'ipertrigliceridemia.
Il riso in bianco non contiene glutine o ingredienti derivati del latte, ragion per cui è concesso nel regime alimentare del celiaco e dell'intollerante al lattosio. Non ha controindicazioni per i vegetariani, per i vegani, per gli ebrei e per i musulmani.
La porzione media di riso in bianco è di circa 160-240g (230-345kcal).