Ultima modifica 01.04.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos’è
  3. Cause e Fattori di Rischio
  4. Orticaria Acuta
  5. Orticaria Cronica
  6. Classificazione
  7. Sintomi
  8. Complicazioni
  9. Diagnosi
  10. Trattamento

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Generalità

L'orticaria è un'eruzione cutanea caratterizzata dalla comparsa di pomfi rilevati, rossi e pruriginosi.

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Le lesioni localizzate o diffuse si sviluppano a livello superficiale, ma possono essere associate a reazioni edematose nel tessuto sottocutaneo profondo (angioedema).

La maggior parte degli episodi di orticaria dura meno di sei settimane (orticaria acuta), mentre un'eruzione che persiste per un tempo superiore caratterizza la forma cronica.

L'orticaria può essere provocata da numerose cause, tra cui rientrano reazioni allergiche, punture di insetto, stress emotivi, esercizio fisico e temperature rigide.

Molti casi di orticaria non hanno bisogno di un trattamento specifico, in quanto l'eruzione spesso si risolve spontaneamente entro pochi giorni. Qualora il prurito ed il gonfiore fossero estremamente fastidiosi, gli antistaminici possono contribuire ad alleviarli, mentre i casi di orticaria più gravi possono richiedere un breve ciclo di corticosteroidi orali. 

Cos’è

Orticaria: che cos'è?

L'orticaria è un'eruzione cutanea localizzata o diffusa, che si manifesta con arrossamento, prurito e pomfi rilevati (lesioni eritematose, rotondeggianti o irregolari, di dimensioni variabili).

Nella patogenesi, si riconosce una massiccia liberazione di istamina attraverso i mastociti (cellule che svolgono un ruolo importante nel sistema immunitario), da cui consegue una reazione infiammatoria. L'orticaria può essere acuta (temporanea) o cronica (duratura o recidivante).

Orticaria: perché si chiama così?

Il termine "orticaria" deriva dal nome latino Urtica (ortica). I sintomi che caratterizzano il disturbo, infatti, ricordano le manifestazione cutanee che compaiono dopo essere entrati in contatto con le ortiche. Le foglie di queste piante presentano, infatti, una sostanza ad azione revulsiva, che risulta irritante per la pelle; dall'eventuale contatto con i tricomi (una sorta di peli dell'ortica) risultano piccoli eritemi, prurito e intorpidimento.

Cause e Fattori di Rischio

Orticaria: quali sono le cause?

L'orticaria si manifesta quando uno stimolo provoca una reazione del sistema immunitario, con rilascio di istamina e di altri mediatori che regolano e controllano i processi flogistici (come le citochine). Ciò induce una dilatazione dei vasi sanguigni locali, con un rapido rigonfiamento dovuto al travaso di fluidi e proteine nei tessuti. La tumefazione persiste fino al riassorbimento dei liquidi interstiziali nelle cellule circostanti.

Il processo all'origine dell'orticaria può rappresentare il risultato di una reazione allergica o non allergica (nota: la differenza consiste fondamentalmente per il meccanismo di rilascio dell'istamina).

I mediatori chimici dell'infiammazione vengono rilasciati per una vasta gamma di motivi, tra cui:

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  • Reazione allergica: a seguito dell'esposizione ad un allergene, l'istamina e altre sostanze pro-infiammatorie vengono rilasciate dai mastociti, attivati nella pelle e nei tessuti, in risposta alla reazione IgE mediata. Questa induce un'aumentata permeabilità vascolare, che porta a un rigonfiamento localizzato. L'istamina e altri mediatori sono rilasciati anche da basofili e altre cellule riscontrate nel processo flogistico e potenzialmente responsabili delle reazioni in alcuni tipi di orticaria cronica;
  • Esposizione al freddo o al calore;
  • Infezione: le eruzioni cutanee accompagnano comunemente alcune malattie infettive, dove rappresentano un sintomo o una complicanza;
  • Effetto diretto di alcune sostanze chimiche che si trovano in alcuni tipi di alimenti e farmaci: diversi meccanismi, oltre alle interazioni allergene-anticorpo sono noti per indurre la degranulazione dei mastociti. Ad esempio: alcuni farmaci possono indurre il rilascio diretto di istamina dalle immunoglobuline (come nel caso di morfina, codeina e mezzi di contrasto per le tecniche di imaging). L'orticaria indotta da alcuni farmaci anti-infiammatori non steroidei comporta, di solito, la formazione di leucotrieni. Le reazioni non-allergiche agli alimenti possono essere provocate da salicilati nella frutta, conservanti (come il benzoato) e altri additivi alimentari.

Tuttavia, in molti casi di orticaria, nessuna causa evidente può essere riscontrata (forma idiopatica).

Nota. L'eruzione dell'orticaria è essenzialmente uguale alla reazione pomfo-eritematosa immediata che si ottiene con l'inoculazione degli allergeni nei test cutanei per la determinazione diagnostica dell'allergia; questa risposta può essere provocata anche dalla somministrazione intradermica della sola istamina.

Orticaria Acuta

Orticaria acuta: caratteristiche

L'orticaria acuta è una reazione, in genere, isolata e autolimitante. L'eruzione cutanea appare entro breve tempo, diventa più grave dopo 8-12 ore e poi si risolve, normalmente, entro un giorno (anche se, talvolta, può persistere per 48 ore).

L'orticaria acuta è una condizione comune e insorge più frequentemente nei bambini, nelle donne di età compresa tra 30-60 anni e nei soggetti allergici. L'eruzione cutanea, infatti, può dipendere da una reazione allergica IgE-mediata, con attivazione dei mastociti e il rilascio di mediatori chimici. In un soggetto suscettibile, i pomfi diventano evidenti qualche minuto dopo l'esposizione ad uno specifico allergene, ma, in circa la metà dei casi, il fattore scatenante è sconosciuto.

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Orticaria allergica acuta

Le cause dell'orticaria allergica possono essere:

La maggior parte delle allergie prevedono l'ingestione, l'iniezione o l'inalazione di allergeni, ma l'orticaria può derivare anche dal diretto contatto della pelle o delle mucose con una sostanza, come avviene per la reazione al lattice. La maggior parte delle allergie sono lievi, ma alcune persone possono sviluppare un grave shock anafilattico in pochi minuti dall'esposizione.

L'istamina e altri prodotti chimici vasoattivi possono essere rilasciati nella pelle per molte altre ragioni.

Orticaria non allergica

Le cause non allergiche di orticaria acuta includono:

Orticaria Cronica

Orticaria cronica: caratteristiche

La presentazione clinica dell'orticaria cronica è indistinguibile dalla forma acuta. Inoltre, il modello con cui compaiono i sintomi nella forma cronica è imprevedibile: circa la metà delle persone presentano una sintomatologia che si protrae per 6-12 settimane, seguita da fasi di remissione, durante le quali i segni migliorano o scompaiono. Alcuni fattori scatenanti come lo stress o il consumo di alcool possono peggiorare i sintomi.

Cosa provoca l'Orticaria cronica

L'orticaria cronica è spesso causa di reazioni autoimmuni e può essere associata con altre condizioni: il sistema immunitario rilascia autoanticorpi, per poi innescare il rilascio di istamina e attaccare erroneamente i tessuti dell'organismo. Non è chiaro il motivo per cui si sviluppa l'orticaria autoimmune, anche se spesso può insorgere nel contesto di altre malattie come l'artrite reumatoide, il lupus eritematoso sistemico o una sindrome periodica associata alla criopirina (CAPS). In casi più rari, l'orticaria cronica può anche essere causata da altre malattie e infezioni croniche, come una ghiandola tiroide poco attiva o iperattiva, celiachia, epatite o parassiti intestinali. L'orticaria cronica spesso presenta un andamento altalenante.

Molte persone riscontrano che alcuni eventi fanno riapparire o contribuiscono a peggiorare i sintomi esistenti:

Classificazione

Oltre alla distinzione sulla base della durata, l'orticaria può essere classificata anche in funzione dei fattori scatenanti la reazione.

Le forme di orticaria più comuni sono:

Dermografismo - Orticaria dermografica

Sfiorare, accarezzare, graffiare e strofinare la pelle induce un rigonfiamento e un'infiammazione della superficie cutanea. L'orticaria dermografica (o dermografismo) provoca molto prurito, ma grattarsi provoca l'ulteriore comparsa di pomfi.

Il dermografismo inizia improvvisamente e rappresenta una forma di orticaria cronica, riconosciuta come "orticaria fisica": sintomi possono essere indotti da periodi di stress, indumenti stretti o abrasivi, orologi e occhiali. Anche una doccia calda o estremamente fredda seguita dallo sfregamento con un asciugamano può provocare i pomfi pruriginosi.

Orticaria colinergica

L'orticaria colinergica risulta da un'eccessiva sudorazione, medicazioni occlusive, bagni caldi, febbre e ogni evento simile che comporta una stimolazione delle terminazioni colinergiche. Nei casi più gravi, centinaia di piccole macchie rosse pruriginose si sviluppano dopo l'attività fisica, durante un momento di ansia o di concentrazione.

Orticaria da freddo - Angioedema da freddo

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L'orticaria da freddo (detta anche angioedema da freddo) è causata dalla reazione cutanea scatenata dall'esposizione a freddo intenso, neve, ghiaccio e temperature estremamente basse. Questa particolare forma di orticaria raggiunge il suo picco nel periodo invernale, ma può presentarsi anche in estate in seguito alla manipolazione di oggetti refrigerati, all'ingestione di bevande e cibi freddi o all'ingresso in una stanza con l'aria condizionata.

L'orticaria da freddo ha caratteristiche particolari: i pomfi pruriginosi hanno un aspetto puntiforme ed, almeno in una prima fase, sono limitati alla parte esposta alle basse temperature; quando si diffondono ad ampie zone della pelle possono causare, invece, sintomi sistemici, come dispnea e svenimenti. I sintomi possono comparire anche se una persona si lava le mani con l'acqua fredda o dopo un bagno in piscina o in mare. Altra caratteristica dell'orticaria da freddo è il fatto che le manifestazioni sono più persistenti rispetto ad altre reazioni orticarioidi (in genere, durano più di 24 ore) e danno tregua nelle ore notturne. Gli individui affetti non dovrebbero esporsi all'acqua, al vento o ad oggetti freddi. 

Orticaria da contatto

L'orticaria da contatto consiste nella risposta al contatto di una determinata sostanza con la pelle o una membrana mucosa. Questa reazione può provocare pomfi confinati al sito di contatto o diffondere più ampiamente. L'orticaria da contatto può essere di origine allergica (farina bianca, cosmetici e tessili, lattice, saliva, carne, pesce e verdure) o non allergica.

Esempi di orticaria di contatto non allergica comprende la reazione urticante ad alcune piante, animali (come alcuni insetti) e farmaci.

Orticaria vasculitica - Vasculite orticarioide

Una forma meno comune di orticaria, chiamata vasculite orticarioide, è associata all'infiammazione dei vasi sanguigni che irrorano la pelle e rappresenta l'esito di depositi di immunocomplessi. I sintomi dell'orticaria vasculitica persistono per oltre 24 ore e sono più dolorosi.

Orticaria solare

L'orticaria solare è una reazione cutanea che si sviluppa nel giro di pochi minuti dopo l'esposizione alla luce ultravioletta (entro circa 5-10 minuti).

Sulla pelle esposta ai raggi UV, si presentano una serie di sintomi tipici di una reazione allergica: prurito, bruciore, pomfi ed irritazioni. In rari casi, quando sono coinvolte aree cutanee molto estese, si possono verificare anche mal di testa, dispnea, vertigini, nausea, debolezza, sincope ed altre manifestazioni sistemiche.

L'eziologia dell'orticaria solare non è chiara, ma probabilmente il fattore scatenante (ossia la luce ultravioletta) attiva degli elementi cutanei endogeni che agiscono come fotoallergeni, i quali portano alla degranulazione dei mastociti, come accade in altri tipi di orticaria.

L'orticaria solare può essere classificata in base alle componenti dello spettro UV (UVA, UVB, e luce visibile) che la determina. I sintomi solitamente durano da pochi minuti a qualche ora. Tuttavia, l'orticaria solare può cronicizzare ed aumentare o ridursi nel corso degli anni.

Orticaria acquagenica

L'orticaria acquagenica è una reazione cutanea che compare quando una persona espone la pelle al contatto con l'acqua o altri liquidi, indipendentemente dalle loro caratteristiche chimico-fisiche (sorgente, temperatura e concentrazione salina). In genere, l'orticaria acquagenica si manifesta in giovani adulti (età media all'esordio: 18 anni) e colpisce maggiormente il sesso femminile.

Nelle aree esposte al liquido, compare dopo 3-10 minuti un'eruzione cutanea con arrossamento, eritema, prurito intenso e piccoli rigonfiamenti perifollicolari (pomfi). Questa manifestazione dura da qualche minuto ad un'ora circa, quindi regredisce lentamente, fino a scomparire. Successivamente, le sedi cutanee esposte sono refrattarie allo stimolo per diverse ore. Il contatto prolungato con il liquido è ovviamente responsabile di una manifestazione più fastidiosa ed intensa.

Tutti i tipi di acqua possono scatenare una reazione orticarioide, compresa quella piovana o proveniente dal rubinetto. Nei soggetti più sensibili, compare anche dopo un bagno in mare o in piscina. L'orticaria acquagenica può essere evocata anche dal contatto con sudore, lacrime e saliva.

Altre forme di Orticaria

  • Orticaria pigmentosa: è indotta da un'anormale accumulo di mastociti nel derma;
  • Orticaria da pressione: reazione ad un'eccessiva pressione esercitata sulla pelle.

Sintomi

Orticaria: come si manifesta?

L'orticaria si manifesta principalmente con la comparsa di un'eruzione cutanea pruriginosa, associata, talvolta, ad una sensazione di bruciore o pizzicore. L'orticaria è caratterizzata da segni in rilievo e rossastri, noti come pomfi. Queste lesioni possono cambiare rapidamente entro 24 ore: possono scomparire dopo poco tempo, per poi insorgere altrove.

I pomfi presentano dimensioni variabili: da alcuni millimetri a diversi centimetri di diametro. Il rash cutaneo può comparire ovunque, essere limitato a una parte del corpo o diffuso su vaste aree. La pelle ritorna normale, non appena i pomfi scompaiono.

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Orticaria: quanto dura?

La maggior parte degli episodi acuti di orticaria è temporanea e si autolimita completamente entro sei settimane dall'esordio. Complessivamente, la durata può variare da pochi giorni fino a qualche settimana.

L'orticaria cronica dura, invece, più a lungo (oltre le 6 settimane) o addirittura per tutta la vita. Quest'ultima forma è caratterizzata da fasi di remissione, durante le quali i segni migliorano o scompaiono, a periodi di riacutizzazione.

Complicazioni

Angioedema

Circa un quarto delle persone con orticaria acuta e la metà con orticaria cronica sviluppa una condizione nota come angioedema. Questa manifestazione può essere grave, improvvisa e interessare diverse parti del corpo, come occhi, labbra e genitali. L'edema è causato da un accumulo di fluidi interstiziali che avviene molto più profondamente rispetto alla reazione orticarioide (cioè a livello sottocutaneo o negli strati sottomucosi).

Di solito, l'angioedema dura 1-3 giorni e può causare i seguenti sintomi:

  • Sensazione di bruciore, calore e dolore nelle zone tumefatte;
  • Restringimento delle vie aeree che può indurre difficoltà respiratorie;
  • Rigonfiamento della congiuntiva (che riveste l'occhio).

Alcuni farmaci, come antistaminici e compresse di corticosteroidi, possono essere utilizzati per alleviare il gonfiore. Iniezioni di steroidi possono essere necessarie per i casi più gravi.

Anafilassi sistemica

L'orticaria può rappresentare uno dei primi sintomi di una grave reazione allergica, nota come anafilassi. Questa evolve con manifestazioni come dispnea, debolezza e collasso, perciò dovrebbe essere sempre trattata come un'emergenza medica.

Diagnosi

Orticaria: esami per la diagnosi

L'orticaria acuta è diagnosticata mediante un'accurata anamnesi (che comprende la raccolta delle informazioni relative al cibo ingerito, farmaci assunti ecc.) e l'esame dei segni e sintomi associati alla comparsa delle lesioni cutanee. Nel corso della visita medica, possono essere eseguite prove allergiche su pelle o sangue per evidenziare se i pomfi sono causati da una reazione allergica, soprattutto se la loro insorgenza sembra essere determinata da determinati fattori scatenanti.

Occorre precisare che, nella maggior parte dei casi lievi di orticaria, non vi è alcuna necessità di eseguire indagini specifiche. Se l'orticaria dura per più di sei settimane, è estremamente improbabile che essa sia dovuta ad una allergia, quindi le prove allergiche non sono normalmente raccomandate.

Tuttavia, nei pazienti che non rispondono al trattamento o manifestano gravi sintomi ricorrenti, le seguenti indagini possono essere utili per valutare una causa sospetta e per escludere altre patologie:

Trattamento

Orticaria: cosa fare quando si manifesta

L'orticaria è una reazione cutanea difficile da prevedere in anticipo. Tuttavia, se una persona è predisposta a soffrirne, è importante che cerchi di evitare il più possibile le cause scatenanti (es. allergeni alimentare, farmaci, punture di insetti, infezioni virali o batteriche, esposizione a stimoli meccanici o fisici, quali sforzo fisico, sfregamenti, freddo e caldo).

Nella maggior parte dei casi, i sintomi cutanei dell'orticaria acuta regrediscono spontaneamente entro pochi giorni. Se la sintomatologia pruriginosa è estremamente fastidiosa, gli antistaminici costituiscono il trattamento di prima scelta. Questi farmaci, infatti, sono in grado di inibire l'effetto dell'istamina, quindi riducono il prurito e l'eritema nella maggioranza delle persone. Nei casi più persistenti e nelle forme molto severe, il medico potrebbe indicare anche l'assunzione di corticosteroidi per via sistemica.

Per l'orticaria cronica refrattaria ad altre terapie, una possibile opzione è costituita dell'omalizumab (anticorpo monoclonale che riconosce e si lega alle IgE, prodotte in grandi quantità nei pazienti allergici, utile anche nella reazione orticarioide).

Come si cura l'Orticaria?

Vedi articolo di approfondimento: Orticaria - Farmaci per curare l'orticaria.

Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici